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sabato 23 nov
  • Aeroporto di Palermo

    Un “sentito dire” sbagliato

    È affascinante scavare a fondo in maniera scientifica dentro le abitudini di un popolo e dei comportamenti di massa che ne derivano.
    In ogni periodo storico queste si adattano al contesto sociale e tecnologico.
    Certo è più complicato capire la diffusione di questa abitudine ed i suoi perchè.
    Ovviamente tante persone sconosciute e che vivono in luoghi diversi non si mettono d’accordo su un tale modo di fare,e spesso per certi argomenti non c’è un dibattito pubblico o sui social network.
    L’unico sottile filo conduttore è “il sentito dire” che viaggia da un orecchio all’altro e va da paese a paese.
    Quel “sentito dire” verrà applicato senza magari valutarne le conseguenze o l’effettiva applicabilità.
    È così che solo per “sentito dire” (non perché ci si documenta) persone di ogni ceto e provenienza sanno che dentro l’aeroporto di Palermo il posteggio è a pagamento e che addirittura si rischia una multa se si sosta nel posto sbagliato (invece i primi 15 minuti di sosta all’interno del parcheggio dell’aeroporto sono gratuiti).
    Ed allora per conseguenza nasce la soluzione sperta e geniale, sempre “per sentito dire” e cioè quella di posteggiare le auto nella corsia di emergenza del ramo autostradale prima di arrivare in aeroporto.
    Ncà arriva me frati/me figghia…..ci vaiu du ure prima e aspiettu…..ma ‘un ci lassu picciuli a chiddi r’u posteggiu!!
    E così di giorno e specialmente di sera, in coincidenza di determinati voli o periodi festivi, vedi incolonnamenti luccicanti di auto che come un bruco lampeggiante si estendono per chilometri e chilometri!
    Auto posteggiate come fossero in una stradina secondaria del paesello o una doppia fila in città, auto posteggiate di traverso e oltre la linea bianca della corsia di emergenza!
    Non si può fare, è tutto vietato!
    E mannaggia mai una volante che metta fine a ‘sto carosello luminoso!
    Il problema principale è la pericolosità,sia perché sono posteggiati male e sia perchè molte auto si immettono nella corsia di marcia con noncuranza, nessuno sembra capire che si trovano in autostrada.
    Ma cavolo, se proprio la testa vi fa dire che non potete spendere soldini, ma dico io, perché non attendete nella stradella Cristoforo Colombo, parallela all’autostrada, che porta al piazzale di Torre Orsa?!
    Là c’è abbastanza spazio per tante auto, se proprio devono attendere meglio là che stare in autostrada in maniera non lecita e rischiare di provocare incidenti.
    Ecco la massa non pensa a tutto questo ma si lascia convincere che tutto ciò sia giusto e più conveniente dal “sentito dire” facendo così nascere spontaneamente abitudini e comportamenti che non hanno una spiegazione logica e scientifica.
    Ok, bene, con questo post adesso avete un altro “sentito dire” che vi consiglia di non fare qualcosa di sbagliato e pericoloso.

    Palermo
  • Un commento a “Un “sentito dire” sbagliato”

    1. Caro Luca,
      nonostante l’evidente conflitto di interesse che probabilmente ti ha fatto scrivere l’intervento, mi trovo d’accordo. E’ capitato anche a me di farlo, avanti verso la rotonda che porta alla vecchia aerostazione, quando è spuntato che l’aereo era in ritardo.
      Ammetto la colpa e la pericolosità. Tra l’altro è una pratica che si adotta anche a Roma Fiumicino (stessa filosofia dei 15 min, del gira e rigira), solo che là è una autostrada molto trafficata e ogni gira e rigira rischia di sucarti km e km di benzina.
      Seguirò il tuo consiglio, appena avrò individuato come accedere alla Torre Orsa.

      OT: ma dov’è che Parkingo sta aprendo il suo nuovo punto? 🙂

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