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  • L’Italia è il paese europeo dove si gioca di più, in Sicilia Catania in testa

    PROMO L’Italia è il paese europeo dove si gioca di più, in Sicilia Catania in testa

    La pubblicazione dell’inchiesta L’Italia delle slot, da parte del Gruppo Gedi, ha creato un certo interesse circa i dati relativi al gioco nel nostro Paese. In particolare emerge quali sono le città e le province più virtuose d’Italia e dove si gioca con maggiore assiduità. In Sicilia, ad esempio, il primato delle città capoluogo spetta a Catania rispetto a Palermo. Nella Sicilia orientale si spende mediamente il doppio rispetto a quella occidentale. A Palermo nel 2016 per quanto riguarda le slot machine e videolottery sono stati giocati pro-capite 399 euro, mentre a Catania la spesa ammonta a 668 euro pro-capite. Le giocate complessive, sempre per il 2016 sono state di 269 milioni di euro per Palermo, e il totale di apparecchi presenti in città è di 2.635. Questo è il dato che per il 2016 mostra quanto si è speso in ogni singola città e comune d’Italia. Spesso si discute, per quanto riguarda il tema del gioco d’azzardo sulla dicotomia: innovazione vs tradizione. Il gioco, di per sé, cambia ma resta sempre uguale a se stesso, da diversi secoli. Tuttavia, i maggiori cambiamenti visibili, si sono verificati proprio nel corso degli ultimi cento anni. In particolare lo scatto tra la tecnologia elettronica e quella digitale è stato il più palese, visto che ha modificato di fatto le abitudini dei giocatori. Per quanto riguarda il casinò invece, i dati pubblicati nel corso del 2017, ci mostrano come alcuni grandi classici siano stati la colonna portante in ambito di giochi. Oggi, gli utenti accedono direttamente tramite web alla propria piattaforma di gioco; nonostante questa innovazione però, i giochi maggiormente praticati restano gli stessi.
    Abbiamo assistito nell’ultimo biennio a un grande ritorno di realtà come la roulette, il Blackjack, per quanto concerne il gioco delle carte, ma ancora di più il successo delle slot machine ha caratterizzato questi ultimi tempi. In Italia, in ambito di gioco, non si parla d’altro, anche grazie alla lodevole iniziativa dell’Italia delle slot, che ha pubblicato un database, che raccoglie tutti i dati relativi al gioco delle videolottery VLT, con i dati che riguardano gli ultimi anni e in particolare il 2015 e il 2016. Sono dati interessanti, visto che il volume d’affari per quanto riguarda la somma del gioco in Italia ammonta a circa 96 miliardi di euro. Nel 2014 il dato invece si attestava sugli 84,5 miliardi. Una crescita esponenziale che se si osserva nel dettaglio il dato delle slot, riflette le abitudini dei giocatori, da quelli più appassionati, passando per i soliti curiosi e giocatori occasionali. Dai piccoli centri alle grandi città giocano praticamente tutti, o quasi. In particolare è interessante notare come nei centri urbani ci sia una massiccia quantità di sale slot sparse nei nostri comuni.
    L’iniziativa del Gruppo Gedi, evidenzia questo dato, facendo un rapporto tra numero di abitanti e spese pro-capite. In alcuni casi il dato è davvero preoccupante e allarmante. Quello che però quasi nessuno dice, è quanto gli italiani spendano, senza avere un ritorno economico diretto. Le proverbiali perdite, che però non interessano solo le slot machine, ma ogni tipo di gioco, ovvero scommesse sportive, casinò e lotterie varie. Sarebbe interessante avere un dato completo di quanto gli italiani hanno speso, e quindi perso nel corso degli ultimi anni. Non sono ancora stati pubblicati dati così affidabili per avere una stima attendibile, tuttavia sappiamo che chi gioca online, di base ottiene un ritorno anche in termini di guadagno, cosa che invece non avviene per chi gioca sulle slot machine fisiche-terrestri. Tuttavia la percentuale di chi ha giocato nel 2016 online è ancora relativamente bassa, nonostante con Voglia di Vincere giochi slot machine ci sia la possibilità di accedere a iniziative come bonus di benvenuto e altre offerte esclusivamente legate al discorso del gioco online. Nonostante il gioco digitale e virtuale non sia minimamente paragonabile a quello fisico, i dati dimostrano che gli under 40 in particolare, preferiscano questo tipo di canale per il gioco e lo svago. Il gioco online tuttavia, deve ancora recuperare molta strada, anche per via del fatto che è stato introdotto legalmente solo nel 2012 nel nostro Paese.

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