Il 2018 rappresenterà un momento pressoché unico nella, tutt’altro che gloriosa, recente storia di Palermo. Una serie di manifestazioni interessanti, e di tutto rispetto, come la grande kermesse Manifesta 12 e Palermo capitale italiana della cultura ed altro, che quest’anno coinvolgeranno la città. Città che per sua natura e per sua storia, e anche per una serie di avvenimenti internazionali che hanno reso altre mete turistiche meno sicure – e non certo grazie alla nonpolitica degli amministratori più recenti- ha un incredibile appeal a turistico e culturale. D’altro lato, tuttavia, abbiamo un’assoluta mancanza di programmazione in quella che dovrebbe diventare la politica di rilancio territoriale per eccellenza, quella turistica. Necessaria per limitare questa emorragia di posti di lavoro e di emigrazione, soprattutto giovanile.
Per capire quanto l’amministrazione stia improvvisando, e sia totalmente priva di un’idea precisa di quella che può essere una vera politica turistica in città, basta pensare a due note dolenti: la tassa di soggiorno e la Tari per le strutture ricettive non alberghiere. Continua »
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