Scontro sulla turnazione idrica: la Regione chiede di partire, il Comune prende tempo
L’Assessorato all’Energia della Regione Siciliana ha inviato una nota al Comune di Palermo in cui ha chiesto (invitando e diffidando) l’avvio immediato della turnazione idrica in città.
La Regione ha ribadito la presenza scarsa negli invasi, che le recenti piogge non hanno generato significativi afflussi e che al ritmo attuale le risorse idriche si esaurirebbero a marzo e ha chiesto una riduzione di 870 litri al secondo.
La Regione attende di conoscere il testo del provvedimento con cui il Governo nazionale ha approvato lo stato calamità naturale.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato: «Mentre tornano le piogge e la neve, ci auguriamo che non tornino anche vecchie pratiche di insensibilità e disattenzione istituzionale che tanti danni hanno portato alle nostre comunità e che hanno responsabilità gravissime nella attuale situazione di crisi, almeno tanto gravi quanto la carenza di precipitazioni. Ho rappresentato al presidente Musumeci che il provvedimento emesso dai suoi uffici non è sostenibile per la città di Palermo. Continuiamo a pensare che qualsiasi provvedimento debba e possa essere adottato dal commissario straordinario, che avrà il quadro completo della situazione, degli interventi necessari e possibili ed anche delle risorse disponibili. Auspico che grazie alla ritrovata sinergia fra le istituzioni, grazie al commissariamento deciso dal governo ed alla collaborazione della struttura commissariale, degli enti gestori e degli enti locali si possano finalmente avviare interventi organici e risolutivi della situazione».
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha replicato oggi a Orlando: «Nel consolidato rapporto di reciproca collaborazione istituzionale con il sindaco Orlando, vorrei ricordargli che il commissario-presidente non ha compiti gestionali in tema di regolamentazione dell’acqua, ma solo quello di programmare e realizzare alcune infrastrutture. La scelta spetta al gestore del sistema idrico. La nota del dipartimento Acqua e rifiuti è la conseguenza di diverse riunioni tecniche, che si sono susseguite in questi mesi, alle quali hanno partecipato sia il Comune di Palermo che l’Amap. Incontri nei quali, da più parti, è emersa la criticità di approvvigionamento idrico nei quattro bacini che servono Palermo e i Comuni costieri della provincia”. Di qui la necessità, quindi di procedere a una riduzione dei prelievi. D’altronde, l’acqua si risparmia quando c’è. Penso che sia una misura di prudenza e di saggezza conservarla ora. Da parte nostra, non appena riceveremo il testo delle ordinanze di Protezione civile, ci adopereremo immediatamente per pianificare e avviare ogni infrastruttura necessaria a tirare fuori la Sicilia, e non solo Palermo, da una crisi che era prevedibile e prevista, almeno da circa dieci anni».
Tranquilli, i turni cominciano il 5 marzo. Dopo le elezioni, che tipicamente sono l’evento metereologico per eccellenza.