L’antifascismo in scarpe da tennis e con lo scotch adesivo attorno al polso
Lo scotch adesivo è stato uno dei simboli della manifestazione antifascista di sabato a Palermo.
Sì, quello usato da chi ha pestato l’esponente di Forza Nuova, Massimo Ursino, il 20 febbraio scorso. Quello attorcigliato con orgoglio al polso del portavoce/leader dei centri sociali, Giorgio Martinico, lo stesso che, a poche ore dall’aggressione e con spavalderia, alla stampa ha espresso solidarietà e sostegno legale ai responsabili. Quello mostrato con orgoglio durante il corteo, farcito di slogan contro l’esponente di Forza Nuova.
Lo scotch adesivo con cui gli è stata tappata la bocca per evitare che urlasse quando lo hanno preso a calci, riprendendo il tutto con lo smartphone così da diffondere la spedizione dimostrativa e punitiva come fanno i bulli, con tanto di rivendicazione stile Brigate Rosse inviata ai giornalisti.
Insomma, lo scotch simbolo di un’azione violenta e soprattutto liberticida. Un bavaglio contro cui, paradossalmente, hanno combattuto gli antifascisti durante il regime di Benito Mussolini. Sì, perché per gli antifascisti estremisti, la violenza è legittima se colpisce un fascista. In barba ad ogni legge di uno Stato democratico per cui molti giovani della Resistenza hanno perso la vita.
L’antifascismo, quello che ha anche manifestato sabato, rifiuta la giustizia fai-da-te e l’odio; rifiuta il simbolismo violento e i bavagli. Eppure, l’antifascismo che ha percorso le strade del centro di Palermo ha condannato solo la violenza commessa dagli altri ma non quella perpretata e legittimata dalle sue frange violente. E il silenzio, si sa, può essere facilmente interpretato come assenso e, quindi, complicità morale.
A proposito, poi, della scarcerazione dei due militanti dei centri sociali, il cui fermo è stato comunque convalidato, con divieto di dimora e obbligo di firma. Per il già citato Martinico la decisione del gip è stata un successo, accusando i giornalisti di avere esasperato i toni (?), trascurando il fatto che le lesioni aggravate non sono delle scaramucce tra compagni di classe per una figurina.
Emblematico il post pubblicato su Facebook dal Centro Sociale Anomalia, lo stesso dove i bambini del Borgo Vecchio fanno a fare doposcuola.
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Ordine di scarcerazione immediato con obbligo di firma , per Gianmarco e Carlo emesso dal…Posted by Centro Sociale Anomalia on Saturday, February 24, 2018
Gran bel linguaggio, complimenti.
Nel pieno rispetto per il lavoro della magistratura, poi, c’è un elemento che mi ha lasciato un bel po’ perplesso. Come si legge su Live Sicilia una delle motivazioni che hanno spinto il gip a far cadere l’accusa del tentato omicidio è che «otto persone che hanno aggredito Ursino non erano armate, ma lo hanno colpito con calci e pugni; se avessero voluto ucciderlo avrebbero indossato scarponi pesanti, non di certo quelle da tennis».
Beh, ora sappiamo che basta non indossare gli anfibi per prendere a calci qualcuno e non essere accusati di avere avuto la volontà di uccidere. L’importante è non dimenticarsi di indossare un paio di Nike o Adidas.
Ottimo articolo. Coraggioso!
Ridicolo articolo. Stiamo parlando di una persona (?!), Ursino, che ha fatto della violenza e dell’odio un modo di vivere. Lo scotch, le “carezze”, sono più ferite dell’orgoglio che altro. Il piccolo fascistello si è messo a piangere… Non fate lo stesso e non siate ridicoli.
Sam nel suo ambiente non posso saperlo ma in Italia c’è un sistema giudiziario non basato sulla legge del taglione o sulla vendetta fai da te. Se Ursino ha commesso azioni delittuose ne risponderà o ne ha già risposto con la giustizia. Prendere un uomo, legarlo, picchiarlo in gruppo e riprenderlo (tipico di chi si compiace dell’atto di prevaricazione) è un’azione ascrivibile al reato di lesioni gravi e, per me, può anche starci la fattispecie di “tentato omicidio”. Se durante le percosse fosse sopravvenuto un problema respiratorio serio ( basti pensare alla banalità di avere il naso chiuso…lei riesce a respirare lo stesso avendo le fauci chiuse?). Quindi l’episodio è grave, minimizzare come fa lei lo è altrettanto… perché si giunge alla conclusione che è lecito picchiare alcuni e non altri. Deriva far west, insomma. Le motivazioni poi del Gip sono sconvolgenti. Se Ursino fosse stato picchiato in “tappine” non c’era neppure la lesione? Cosa era? Una cappotta tra amici? Se del ridicolo c’è in questo spazio… quello è il suo commento. Saluti e Antudo.
Articolo ineccepibile. Palermo sabato ha perso un’occasione per dire NO a ogni tipo di violenza. Mentre i forzanovisti dall’hotel dove hanno tenuto il comizio-conferenza stampa sottolineavano il loro no alla violenza e alla vendetta, in strada gli antifascisti mostravano orgogliosi il nastro adesivo con cui era stata tappata la bocca a Ursino e legati i piedi mentre veniva picchiato.
Nessun corteo di persone ha sfilato per dire SI’ alla libertà di espressione e NO alla violenza di nessun tipo. Ci auguriamo che la maggioranza dei palermitani (che non è scesa in strada) però la pensi in questo modo.
Ma libertà di espressione per chi? Per quelli che inneggiano a Traini, il fascioleghista che ha ferito 6 persone e sparato sulla folla, sulla sede del Pd e sui negozi? Libertà di espressione per chi offende la Repubblica, offende la Liberazione e canta che “il 25 aprile è nata una p…. l’hanno chiamata Repubblica italiana”? Nessuna libertà di essere fascisti!
Solidarietà ai centri sociali e a tutti gli antifascisti!
Palermo è antifascista e antileghista!
va scupati u mare Giannó la libertà di espressione ai fascisti ?tu hai capito tutto.
Il fascismo non è un opinione imbecille
Mi perdoni, lei davvero crede che la Resistenza abbia avuto tra i suoi fini il dialogo democratico coi fascisti?
@Salvatore. Forza Nuova e Casapound sono regolarmente eleggibili, come comprovato dalla scheda elettorale del 4 marzo. Ergo, non è stato riscontrato alcun elemento in contrasto con le leggi vigenti. Quindi, hanno il diritto di fare comizi. La legge si rispetta, sempre.
@Paola: chi ha parlato di dialogo? Io parlato della libertà per cui ha lottato la Resistenza. E in quel caso non si chiamava violenza ma forza.
“Bisogna confessare che il nostro tempo è povero di grandi moralisti, che Pascal, Epittèto, Seneca, Plutarco sono poco letti, che lavoro e attività –normalmente al seguito della gran dea Salute– sembrano a volte infuriare come una malattia. Poiché manca il tempo per pensare e la calma nel pensare, non si medita più sulle opinioni divergenti: ci si accontenta di odiarle”. La frase e’ di Nietzsche.
[…] scritto già e per due volte su quanto successo a Palermo – qui e qui – dove un gruppo di estremisti di sinistra ha accerchiato, imbavagliato con lo scotch e […]
Da ex concittadino vostro. Dico ad anyifa amo la politica dell’odio, dell’intolleranza, contro i clandestini, contro i mafiosi,. Unica cosa che ammiro in voi nelle manifestazioni avete le palle di darle a quei esaltati col casco blu.. Qua vi appoggio da destra.ma io sono di destra, leghista, fratelli d’Italia, anche estrema. Ma NON MOLLATE A FARE VALEERE I VOSTRI DIRITTI COSE CHE GLI ESTREMISTI DI DESTRA NON FANNO È LA VERITÀ. voi vi battete contro i manganellari rischiando a destra più che alzare il braccio destro ni si fa.. CONTINUATE NELLA VOSTRA LOTTA, MA NON PRENDETEVELA CON IRAGAZZI DI DESTRA. BISOGNA ESSERE UNITI QUA. TI SALUTO ANTIFA. DATECI FORTE. Nelle università. Lottate per tende degli studenti