Botta e risposta tra sindaco e Rfi sui lavori dell’anello ferroviario
Mentre i lavori dell’anello ferroviario proseguono, in forte ritardo sulle date previste per la consegna, Rfi ha risposto al sindaco Orlando che mercoledì aveva polemizzato.
Orlando aveva chiesto controlli sulla spesa comunitaria e la rescissione del contratto d’appalto e aveva detto a Rfi: «giustifichi in modo chiaro e puntuale sia i gravi errori progettuali segnalati dall’Anac, nonché i ritardi inaccettabili nel porvi rimedio e nell’esecuzione complessiva dei lavori».
Rfi si è detta pienamente disponibile a illustrare all’amministrazione comunale di Palermo lo stato di avanzamento dell’anello ferroviario e il dettaglio dei problemi riscontrati finora, spesso causa di forti disagi per la cittadinanza per il protrarsi dei cantieri, e si è impegnata a minimizzare gli effetti di questi ritardi e disagi nei limiti che l’attuale situazione consente. Rfi dice di non potere rescindere il contratto «in quanto non esistevano in passato e non esistono tuttora le condizioni per procedere alla rescissione del contratto con Tecnis». Per quanto riguarda i presunti errori progettuali, Italferr precisa di aver risposto all’Anac sulla questione nel dicembre 2015: la progettazione ha sempre seguito le regole previste, coinvolgendo direttamente gli enti gestori interessati al censimento dei sottoservizi interferenti. Peraltro, le differenze fra la progettazione definitiva e quella esecutiva derivano anche dal lungo tempo intercorso tra queste due fasi, soprattutto a causa del ricorso della seconda impresa classificata nella procedura di affidamento. In tale periodo sono intervenute modifiche sostanziali ai luoghi delle opere, che hanno reso necessari cambiamenti progettuali.
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