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  • Consiglio comunale

    Il sindaco lo sa fare per davvero

    Chapeau. A torto o a ragione sostengo da anni la necessità di un cambiamento nella gestione della città. Lo slancio che sembrava avere Orlando in questa sua ennesima esperienza si è spento troppo presto, tenuto opaco da un corteggio di assessori a mio avviso tendenzialmente inadeguati ed a loro volta stanchi e probabilmente arresi all’ineluttabile della nostra città.
    Ho orgogliosamente votato e sostenuto punti di vista diversi, Ferrandelli prima ed il MoVimento 5 stelle all’ultima tornata.
    Restano di questa gestione, che verosimilmente sarà l’ultima timbrata Orlando, tra luci ed ombre, alcune pietre miliari per la città. Il tram, piaccia o non piaccia come è stato realizzato (a me non piace), esiste e di fatto cuce la periferia (dove io abito, e quindi ne ho contezza diretta) al resto della città. E sebbene la narrazione sulla cultura sia ben più alta della sostanza, resta il segno di alcuni tentativi, io penso un po’ provinciali ma comunque in essere, di dare un qualche segnale di dinamismo.
    A fronte di questo la città è abbandonata a se stessa, sporca, come un suq mediorientale, a detta del sindaco; spopolata: non si contano più gli amici trasferiti all’estero; accartocciata sul suo centro e dimentica delle periferie, e soprattutto senza un vero progetto che faccia intravedere la speranza di un futuro diverso.
    C’è quindi spazio, sia per chi sostiene l’operato dell’amministrazione che per chi ritiene di contestarlo.

    Il sindaco, però, ha un valore aggiunto – lo dico senza alcuna ironia -, ed il suo valore è quello di riuscire a gestire questa complessità, e queste contradizioni; decisamente lo sa fare.
    Ne ho preso contezza in occasione di una recente delibera relativa alla Tari ed indirettamente all’approvazione del bilancio. Senza il sostegno del MoVimento 5 stelle, questa delibera non sarebbe stata approvata.

    La votazione ha avuto luogo a due giorni dalla discussa trasmissione di Report, nella quale, lo scrivo in favore di chi non ha avuto modo di vederla, il sindaco ha normalizzato lo stato di degrado della città, imputandolo alla vocazione mediorientale di Palermo. Ovvero dichiarando il fallimento della sua gestione, ma incorniciandola in modo accettabile al suo uditorio radical: semplificando l’idea guida è che se Palermo non fosse sporca non potremmo rivendicare la nostra matrice culturale.
    L’approvazione di questa delibera con i voti di parte dell’opposizione, senza il desiderio e la capacità di aprire un dibattito sul tema, è io credo un segnale della capacità del sindaco di rendere la sua narrazione la sola possibile. Se poi la delibera viene approvata con il voto favorevole del MoVimento 5 stelle cittadino, il segnale è quello di una resa incondizionata.
    Anche i più volenterosi restano ipnotizzati dalle sue parole, questo è un fatto. Alla narrazione di Palermo sporca perché orgogliosamente mediorientale, di fatto non esiste sul tavolo una narrazione alternativa. Non esiste nessuno in grado di dare una cornice diversa al modo di essere e rappresentarsi della città. Siamo destinati a vivere culturalmente nell’immondizia, nonostante il percorso arabo e Manifesta, o forse proprio in ragione di questi.
    E siccome nel mondo che io amo abitare sono le idee che cambiano la realtà e non viceversa, riconosco che la forza delle idee espresse dal Sindaco è superiore, più ideologicamente ferma, più solida delle idee proposte dalle sue controparti.

    Io ho contribuito a scrivere il programma cittadino del MoVimento 5 stelle. Nella visione che noi proponevamo la delega al turismo avrebbe dovuto averla l’assessore alle attività produttive, che ha anche le competenze sulla Rap. In quella visione turismo è economia, è decoro della città, è servizi per i turisti. Solo dopo è fantasticazione, sogno. Perché se dai prima spazio alla narrazione di ciò che desideri essere e non ti curi di pulire ed organizzare, il rischio è quello di giustificare, come avvenuto al sindaco, l’immondizia come segno positivo e non come inadeguatezza di metodo e contenuti.
    Mi viene in mente la storiella sufi dell’allievo che chiede al maestro indicazioni sulla Via, ed il maestro tagliando corto: hai mangiato? Ora vai a lavare le scodelle.

    Ai miei amici del MoVimento 5 stelle cittadino dico soltanto di darsi una svegliata. Io credo sia necessaria una narrazione diversa in città, che passi dalla capacità di critica ed analisi dello status quo. Forse quello rappresentato da Orlando è il migliore dei mondi possibili per Palermo. Ma comunque sia il compito dell’opposizione deve sempre essere quello di cercare ed indicare nuove strade.
    Se intendete costruire un progetto diverso di città forse è il caso di mettersi al lavoro.
    È il momento di lavare le scodelle.

    Palermo
  • 12 commenti a “Il sindaco lo sa fare per davvero”

    1. Cmq questo sindaco è un relitto fermato di 25 anni fa

    2. Il punto caro Uwe è che sembra essere l’unico ad avere una visione, della città e per la città, per quanto poco io possa condividerla.

    3. Quale visione? Giovanni?

    4. che palermo è un suq mediorientale, e quindi giustificatamente sporca. che ospitare una manifestazione preconfezionata sia fare cultura; che palermo esista solo nel suo centro storico… 🙂 vogliamo continuare?

    5. Diciamo che tu fai un prestito in una banca. Se hai rendite come una casa dei tuoi parenti, ti da: casa nuova, macchina nuova, motore nuova, nozze oppure ferie nelle maledive. Poi ti danno una tabella dei loro interessi. È una visione? Se hai veramente una visione nuova, non ti danno un prestito. Nel caso di un sindaco di palermo la banca è la ecb: tram, zona pedonale turismo, zona residenziale turismo, turismo di cultura, jogging turismo, fun turismo, turismo dello sport, city bike turismo, skate park, lidl turismo, swimming pool turismo, acqurio turismo, depuratore d’acqua turismo. Però con riguardo centro storico. È una visione? Se un sindaco di palermo ha veramente una visione nuova alla misura della nostra città sarebbe lui in grande difficoltà a prende solo un prestito 🙁 siamo fottuti nel mondo dei debiti giovanni 🙁 e con quello sindaco hanno trovato un canditato perfetto fermato mentale già da 25 anni 🙂

    6. Sig.Uwe credo che il Sig. Giovanni abbia centrato il punto, e sta dicendo che Orlando non ha una visione nuova di Palermo, ha una visione, nel senso che lui la vede così, giustificando i comportamenti maledettamente antisociali di noi palermitani, come espressione di una identità. Se Palermo è sporca è perché la sua essenza è quella, cioè non sarebbe Palermo altrimenti, se Palermo è moribonda perché non c’è futuro, è la sua natura, deve essere così, diversamente non esiste Palermo.
      Ora caro Sig. Giovanni è sconfortante il suo post, ma non la sto criticando, le sto dando ragione, il problema è che la cittadinanza non vede niente di migliore che la visione mediorientale di Orlando, non capisce che il fallimento mascherato da identità culturale è la cosa peggiore che potesse capitare, perché se anche chi dovrebbe essere critico accetta questo andazzo, allora è finita la speranza, finisce l’altro punto di vista, si appiattisce tutto, il passato diventa ridondante e il futuro preferisce partire per altri lidi.
      Ma non me la prendo con il Sindaco ci mancherebbe, lui è fatto cosi, me la prendo con i palermitani che non solo non vedono aldilà del proprio naso, ma con questo naso percepiscono profumi mediorientali invece che di puzza di munnizza solo perché il califfo ha detto che è cosi!!!
      E anche lei Sig. Uwe ha ragione nel dire che Orlando è rimasto a 25 anni fa, ma credo che lei 25 anni fa non era a Palermo, e quindi non può sapere come si viveva, Orlando 25 anni fa è riuscito a cavalcare un’onda molto alta, che era l’antimafia, ed è riuscito a cavalcarla nel momento migliore per farlo, ovvero nella stagione delle stragi, proponendo un’alternativa a chi fino a quel momento aveva spolpato il ventre molle di Palermo, parlando ai giovani e al popolo. Ecco Sig. Uwe la maggior parte di quei giovani non vive più a Palermo, o al massimo è diventato come i loro padri, quindi sente profumo di gelsomino dove ci dovrebbe essere puzza di munnizza.

    7. Caro Antonio, il mio maestro di coaching mi ha insegnalo l’importanza del giudizio. Quando ad esempio incontiramo qualuno è semre bene elicitare il giudizio su quella persona almeno a noi stessi. Perchè solo riconoscendo il nostro giudizio (che poi è un pregiudizio) possiamo superarlo. Il mio post per quanto amaro, è indispensabile per provare a ripartire con una proposta di visione alternativa per la città. Senza il riconscimento del fatto che al momento nessuno ha una proposta migliore di quella di Orlando sul tavolo, non si potrà provare a costruire il percoso di una proposta alternativa. Per cui paradossalmente al cumine della sua amarezza il mio post è la base indispensabile per costruire delle alternative di pensiero.

    8. Sig. Giovanni l’essenza del suo post è sempre stata chiara per me fin dalle prime parole, le chiedo una cosa però, politicamente il movimento 5 stelle ha avuto una battuta d’arresto o vuole in qualche modo accelerare la caduta del Califfo?
      Chiedo perché se il motivo è il primo risulta anche essere il meno pericoloso, infatti tutti possiamo sbagliare, quindi potrebbe andare bene cosi. Viceversa se il motivo dovesse essere aiutare Orlando a darsi la zappa sui piedi, risulta una scelta pericolosissima principalmente perché i “piedi” sono i palermitani.
      Aiutare qualcuno a fallire il proprio compito istituzionale per mancanza di idee è quantomeno rischioso, sia per la gestione della città, sia perché qualcuno potrebbe ricordarsi che una volta il M5S ha dato ragione al Califfo.
      Solo per capire chiedo
      Sabbenerica

    9. Carissimo, non so quale siano le intenzionidei consiglieri del movimento 5 stelle, io mio post publbico aveva l’intenzione di scoprirlo. Vedremo se qaulcuno avrà voglia di dare spiegazioni o quantomeno delucidazioni.

    10. Ho letto con interesse il tuo articolo e ho condiviso il tuo spirito ” laico” di affrontare il problema. Se Orlando è al suo 5° mandato non è solo perche ” il sindaco lo sa fare” ma perche, purtroppo, non abbiamo una valida alternativa politica.
      Orlando vince pur rappresentando 1/4 dell’elettorato palermitano e tutti coloro che lo hanno votato negano di averlo fatto.
      Tra l’altro tale elettorato è il più ” conservatore”e il meno disponibile al cambiamento: cioè lo ha votato la borghesia radical – chic e il sottoproletariato . Certamente non lo ha vota i tanti giovani laureati senza lavoro e senza futuro e il ceto produttivo, immiserito dai 30 di mal governo della citta, che non ha , da tempo, un punto di riferimento politico degno di questo nome.
      Inoltre la ” stampa” è completamente allineata e asservita al sindaco.
      Se un qualunque politico avesse pronunciato la seguente frase ” Palermo non è una città europea ma una città mediorientale in Europa […] Palermo é Istanbul, Gerusalemme, Beirut: ….. con il tram e il wi-fi. ……. Un ulteriore passo sulla strada dell’innovazione, mettendo insieme Google e Alì il migrante, la connessione virtuale e la connessione umana”. Oppure ” Con il tram mettiamo le ali alle nostre radici”., credo che sarebbe diventato una “macchietta”, peggio dell’ex senatore Razzi.
      Invece nessuno ha il coraggio di dire che il nostro sindaco ” straparla”
      Forse è giunto il momento di dire pubblicamente che il “Re è nudo”.

    11. Di recente ho ascoltato Orlando ad un incontro organizzato dall’Ordine degli Architetti di Palermo con tema: il futuro delle città.
      Ebbene, nella tana del lupo, dove si sarebbe dovuto chiedere conto e ragione dello sfacelo…il sindaco non ha fatto altro che autoincensarsi, senza alcun contraddittorio, citando le innumerevoli mostre in giro per la città…
      La cosa surreale è che adesso lo slogan dell’amministrazione sembra essere: + concorsi di progettazione
      Hanno da poco scoperto che esiste questo strumento per garantire qualità architettonica..peccato che è una ovvietà e che si sono persi anni preziosi. Risultato? il roseto di viale Campania…le future, miserevoli, stazioni della “metropolitana”, il vuoto di villa Deliella dopo 60 anni ancora lì.. la costa sud…la circonvallazione, etc, etc, etc
      A proposito, ovviamente della MAL (metropolitana leggera) nessun cenno ad un incontro dove si discuteva del futuro di Palermo..eppure Arcuri, presente all’incontro, si scandalizza che le nuove piazze siano i centri commerciali..ma lui è solo Assessore alla Rigenerazione Urbanistica e Urbana. LL.PP., nessuna responsabilità.

    12. Mio nonno diceva che a certa gente manca u Russuri na facci, che chi è palermitano come me dovrebbe sapere che cosa vuol dire, ma visto che siamo buoni, lo spieghiamo a tutti, Aviri u russuri na facci vuol dire avere un minimo di dignità e di vergogna quando si affermano miniate sapendo di affermarle. Questa gente non ha il Russuri, gli manca la vergogna, hanno di barattato la capacità di vergognarsi, con la faccia da culo di poter dire tutto e il contrario di tutto, sicuri che nessuno obietterà se prima si lamentano che a palermo non si programma nulla, e poi diventati assessori, o sindaci, non programmano nulla dicendo che Palermo è una meravigliosa città mediorientale. Ma itivinni a sudarci u piritu o gnuri.

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