Emma Dante: “Spazio per provare o me ne vado”, risposta gelida dall’assessore
La regista e attrice teatrale Emma Dante ha chiesto al Comune di Palermo uno spazio per provare in occasione della presentazione dello spettacolo La scortecata. La Dante, artista residente al Teatro Biondo che ha mancato recentemente per la seconda volta la promozione a teatro nazionale, ha detto «Senza uno spazio vado via da Palermo». L’assessore alla Cultura Andrea Cusumano ha risposto lapidario: «Ognuno è libero di scegliersi il posto in cui si sente a suo agio».
La replica è arrivata su facebook:
in occasione della presentazione de "la scortecata" a palermo, intervistata dalla stampa locale, ho manifestato il mio…
Posted by Emma Dante on Thursday, April 12, 2018
Nel 2013 c’era stata un’aspra polemica per una frase della Dante: «Palermo dovrà anche essere all’altezza di avermi».
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siino ma sei troppo simpa! stiamo ridendo a crepapelle…
Mi sa che stavolta la penso come l’assessore, pur avendo grande stima di Emma Dante, e poca dell’assessore. Capisco che ad un artista non può essere chiesto di farsi carico dei problemi di un comparto, ma avrei aprezzato se Emma avesse usato la sua credibilità di artista per porre il problema degli spazi per la cultura, per le compagnie, anche e sopratutto di quelle giovani, meno popolari e meno mediaticamente performanti della sua. Davanti alla richiesta circostritta al suo problema specifico io da assessore avrei più o meno risposto allo stesso modo. Forse in modo più elegante, ma la sostanza è quella. Il dato è che questa amministrazione non ha affrontato in 6 anni di governo il tema degli spazi per la cultura. Il problema di Emma Dante, seppur grave è una goccia nel mare di disattenzione nel quale il comparto culturale cittadino sta sprofondando.
Da anni che piangeva e finalmente ha avuto l’impiego pubblico (v. soldi pubblici ) al teatro Biondo. Ora ricomincia a piangere ? E misurarsi SOLO col mercato, no ? A parte il fatto che tutti quei soldi pubblici servono a soddisfare solo le fantasie (non sempre intellettuali, ma spesso “provinciali”) di una piccola parte (in numeri) di “élite”… e non è chiara la distinzione tra spettacoli passatempo (per pochi spettatori rispetto alla popolazione, ripeto) e la cultura utile ai cittadini e che, magari, contribuisce all’evoluzione della città.
DISTINGUIAMO TRA SPETTACOLI PASSATEMPO (che hanno la loro legittimità, e valore comunque) E CULTURA.
Ed è pure fastidiosa questa sua pretesa di volersi ritenere indispensabile per la città, al punto da DOVERLE finanziare quelli che, secondo non pochi critici (tra gli addetti ai lavori ed il pubblico), sarebbero solo masturbazioni pseudo intellettuali.
Stanotte ho dormito male. Rassicuratemi, ditemi che Emma Dante non ha ancora lasciato Palermo.
Tony io invece non vorrei che lei non avesse dormito pensando a te che avevi sto pensiero 🙂