I palermitani volevano solo un servizio di trasporto pubblico efficiente
Oggi si comprende in maniera chiara uno dei motivi del perché, insieme a Massimo Merighi, abbiamo fortemente voluto mettere in piedi il ricorso contro la Ztl estesa sino in via Notarbartolo. La Ztl serve a far vivere un tram che neanche passa nel perimetro chiuso alle auto. Una tassa occulta, come la definì lo stesso sindaco in aula, ideata insieme all’ex assessore alla mobilità a discapito delle tasche dei palermitani. Chiaramente per l’amministrazione era la Ztl2 il vero obiettivo, perché è il cuore economico della città, dove sarebbero stati maggiori gli introiti del “balzello”. Per fortuna il Consiglio di Giustizia Amministrativo, al quale ci appellammo, mise un freno costringendo il Comune a rimodulare il perimetro con una nuova delibera, concepita anche per sfuggire alla sentenza del Tar. Sono scappati e noi non li abbiamo inseguiti, perché sapevamo che era solo questione di tempo. Oggi Amat minaccia di riconsegnare il tram a Orlando perché, scrivono tra i motivi, la ztl1 è troppo “risicata”, dimenticando però che la sentenza sulla Ztl2 è solo sospesa.
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