Quella che vedete in foto è la mia Vespa, che a causa delle piogge delle scorse settimane è diventata famosa. Una foto scattata non so da chi, sotto casa dei miei genitori, per giorni girava sul web. La gente, soprattutto chi ha riconosciuto il mio motociclo mi ha così chiesto: «Ma è tua la moto che galleggia?». Oppure: «Zoppi ma la tua Vespa è ancora viva?». Quindi rilascerò delle notizie ufficiali in merito al mio mezzo di locomozione a due ruote. La mia Vespa è partita dopo il terzo tentativo. Appena accesa, dalla marmitta è uscito un po’ di tutto: per lo più detriti, acqua, monnezza. Non ho nemmeno cambiato la candela. Ma non è per questo che oggi scrivo dopo anni che non lo facevo.
Come ben sa anche il sindaco Orlando, la bellezza del centro storico, da anni oramai è sotto gli occhi di tutti. Le sue scintillanti zone per passeggiare, i bei palazzi ristrutturati. E mentre si programma una nuova pedonalizzazione nel centro di Palermo, mentre arriva l’inverno nel capoluogo siciliano, la gente di Partanna-Mondello, si sostiene vicendevolmente aspettando l’ennesimo allagamento in zona. L’ennesima acqua piovana in casa, l’ennesima automobile da portare in officina, a causa dei torrenti d’acqua, l’ennesima scopa da tener in mano; unica arma, per spazzare via questo malessere dalle strade e case, a cui nessun sindaco o chi per lui, da decenni, vuole risolvere. Anzi per essere abbastanza precisi e corretti: esiste qualche politico, residente a Partanna-Mondello a cui sta a cuore questo problema. Ma ad oggi, nulla di fatto. Nemmeno le parole del vice-sindaco Arcuri, che in questi giorni ha dichiarato alla stampa il piano di interventi per la mitigazione del rischio idrico in città, possono far risollevare il morale dei cittadini di una zona in cui da decenni qualsiasi politico a decantato la pozione magica a questo problema senza mai trovare un vero rimedio. Continua »
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