Diecimila passi
Si dice che, per mantenersi in forma, bisogni percorrere circa diecimila passi al giorno preferibilmente all’aria aperta.
La vita frenetica, il tempo sempre assente e le innumerevoli attività settimanali che ogni giorno la routine impone, spesso comportano l’aver dimenticato cosa siano le piccole forme di escursionismo cittadino, utili ad evadere dalla realtà per un’ora o due.
Io corro, quando posso corro, quando ho tempo corro. Ma correndo spesso mi perdo almeno il 70% della realtà che mi circonda e quindi, quando non opto per la tenuta sportiva, passeggio e cammino.
Se lascio a casa le chiavi del motorino, cammino per decine di chilometri, di proposito senza una meta, percorrendo molti passi in più rispetto ai diecimila che tanti medici consigliano.
A Palermo, non penso sia possibile prefissare un obiettivo se si rinuncia all’uso dei mezzi di trasporto. Ad ogni angolo c’è un motivo in più per non fermarsi, ogni strada percorsa e conclusa da una ragione nuova per intraprenderne un’altra, e così via finché i polmoni tengono e le app “salute” del cellulare, che contano i passi, non iniziano a confondersi.
Camminare è un’escursione senza tempo, in qualsivoglia città del mondo, ma a casa propria ha un fascino diverso: so perfettamente cosa c’è ad ogni incrocio ma non trovo mai un motivo per fermarmi.
Al mare, in centro, al porto, alle stazioni, davanti chiese e monumenti, tutte le ragioni per cui ho caricato l’Ipod e ho chiuso la porta di casa le ho dimenticate ad una ad una.
Del resto «la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi».
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