Io sono Persona. Noi siamo Comunità.
…Bastava che lo spirito si avvicinasse al capezzale di un malato, e quello subito dimenticava la sua sofferenza; visitava un paese straniero e l’esiliato si credeva di ritorno a casa; avvicinava degli uomini in preda alla sventura, e gli infelici riprendevano coraggio e fiducia, i poveri si credevano ricchi; negli ospizi, negli asili, nelle prigioni, ovunque la vanità e l’orgoglio umano non erano arrivati a impedire l’ingresso dello spirito del Natale, questi lasciava la sua benedizione e insegnava come si deve vivere… (cit. C. Dickens, Canto di Natale)
Il diritto alla vita e ad una vita di dignità viene prima di qualsiasi altro diritto. Solo potendo vivere con dignità abbiamo la possibilità di costruire, di immaginare, di sognare e di avere gli altri diritti.
In questi giorni di memoria della nascita di un bambino che diviene per molti luce del mondo, che con la sua fragilità cambia radicalmente l’idea dei rapporti fra gli esseri umani e il potere, che mette al centro la persona e la sua comunità; in questi giorni occorre che la nostra città continui nel suo percorso di profondo cambio culturale che l’ha investita e vista protagonista in Europa, nel Mediterraneo.
Oggi più che mai tutti dobbiamo impegnarci, l’Amministrazione comunale e tutta la comunità devono impegnarsi perché non solo il Natale ma tutto l’anno ci veda attivi nel costruire solidarietà e diritti. Diritti e servizi.
In questo non possiamo che camminare insieme, tutta la comunità, tutti i palermitani; senza creare differenze o peggio competizione fra chi è in difficoltà, fra coloro che sono soli, fra i poveri. Perché tutti abbiamo la stessa dignità e tutti siamo uguali, come ci insegna con forza la storia e la vita del bambino che celebriamo.
Non bastano i proclami. Non bastano le risorse. Non basta l’istituzione. Serve la Comunità. Serve un’assunzione di responsabilità che ci porta a non lasciare indietro nessuno, che faccia della nostra città un luogo che non lascia da solo chi è in difficoltà.
Le famiglie che fanno fatica tutti i giorni, i senza dimora alla ricerca di un riparo, gli anziani soli, le persone con disabilità, gli stranieri e minori che arrivano in cerca di una vita migliore, i ragazzi dei nostri quartieri, tutti coloro che semplicemente non arrivano alla fine del mese: tutti hanno necessità e diritto di essere ascoltati, accolti, sostenuti. Deve farlo l’istituzione, devono farlo le istituzioni. Ma certamente deve farlo tutta la comunità.
Palermo ha vissuto e sta vivendo uno straordinario cambio culturale. Un tempo capitale della mafia, della violenza e dell’individualismo, sta divenendo sempre più capitale del rispetto di tutti e di tutte, capitale della solidarietà.
L’augurio a tutti e tutte coloro che abitano a Palermo o che la visitano è quello di poter e voler contribuire a continuare in questo faticoso percorso di cambiamento. Poter e voler contribuire a costruire la nostra Comunità, che, come la grotta che accolse Maria e Giuseppe in cerca di un riparto, sia una comunità-grotta che si prende cura di chi ha bisogno, di tutti coloro che hanno bisogno.
Facciamo nostro questo invito, perché lo spirito del Natale porti a tutti e a tutte Pace e dignità.
Quanta ipocrisia.
quanta poesia, la realtà è ben diversa, la monnezza unisce le culture… ahahah
Buon lavoro Sindaco….. Giusto o sbagliato è il primo cittadino