Lettera al sindaco Orlando, da parte di un giovane palermitano deluso
Caro “sindaco” Orlando, sì metto sindaco tra virgolette e non caro, perché in fondo ormai, sei quasi uno di famiglia ma il sindaco invece non lo fai da tempo.
Chissà in quanti, nel corso della tua lunghissima carriera politica, ti avranno etichettato come cornuto. Tanti, tantissimi. In fondo il palermitano lo conosciamo: un giorno ti ama, il giorno dopo ti odia.
Ma forse, i veri cornuti siamo noi palermitani: ammaliati, affascinati e poi, troppo facilmente, traditi e abbandonati.
Amministrare questa città, coacervo di bellezze, sogni, speranze, problemi e particolarità, non è certo facile. Chissà quante volte avrai pensato: «Ma chi me l’ha fatto fare?» ne sono certo. Ma il punto caro “sindaco” è un altro: da quanto hai smesso di amministrare questa città? Continua »
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