Cosa nostra: nuovi arresti per la “cupola 2.0” e dolci, regole e soprannomi
Continuano a emergere dettagli relativi alla nuova “cupola” di Cosa nostra dopo gli arresti di sette persone eseguiti ieri dai Carabinieri con la collaborazione dei due capi mandamento che stanno collaborando con gli inquirenti, Francesco Colletti e Filippo Bisconti (arrestati a dicembre).
Tra gli arrestati ci sono Leandro Greco e Calogero Lo Piccolo, nipoti di Michele Greco e Salvatore Lo Piccolo. Gli altri sono Giovanni Sirchia, Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco e Carmelo Cacocciola.
Una tavola imbandita con cornetti e dolci aveva accolto i boss alla riunione del 29 maggio 2018 della commissione provinciale di Cosa nostra dopo la morte di Totò Riina (avvenuta a novembre 2017).
Nei colloqui emerge la certezza che esistano delle regole scritte di Cosa nostra custodite a Corleone e scritte più di un secolo fa.
I mafiosi usano dei soprannomi: Alessandro D’Ambrogio, alias Carlo e/o Giufà; Onofrio Lipari, alias Nenè; Antonino Scimone, alias Cassata; Francesco Scimone, alias figlio del Cassata; Antonino Ciresi, alias Burraccia e Burraccione; Francesco Paolo Desio, alias Ciccio Bubbù; Salvatore Sorrentino, alias Studente; Giovanni Di Salvo, alias Stampella; Nunzio Milano, alias Vaviettu; Salvatore Gioeli, alias Mussolini – Musso – Lina; Vittorio Emanuele Lipari, alias Mastrovito; Giuseppe Dainotti, alias Mago di Magonza.
Facce d’inferno. Immondi.
Lombroso aveva ragione.
ma l’arrestato ha il giubbotto dei carabinieri? salvini style!!