Orlando iscrive quattro migranti all’anagrafe contro il decreto sicurezza
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha firmato quattro pratiche di iscrizione nei registri dell’anagrafe di migranti che erano state dichiarate irricevibili dai dipendenti dell’ufficio anagrafe in violazione della legge che ha convertito il decreto sicurezza.
Orlando, che secondo alcuni rischia di andare incontro all’incriminazione per abuso ufficio se i prefetti li denunciassero o la rimozione dalla carica, motiva così la sua scelta: «Firmare questi atti è per un sindaco che ha giurato fedeltà alla Costituzione e allo statuto comunale un atto praticamente dovuto, perché questi due “estremi” del nostro diritto, in sintonia l’una con l’altro, ci dicono che la tutela dei diritti collettivi va di pari passo con la tutela dei diritti dei singoli, perché solo così si garantisce e si costruisce la vera sicurezza di tutta la comunità locale. Si tratta di un provvedimento amministrativo che ha basi giuridiche e amministrative solide, anche se so già che qualcuno parlerà di provvedimento politico per distogliere dal suo contenuto più profondo: la tutela dei diritti di tutti e di ciascuno, come garanzia delle libertà per tutti e per ciascuno».
I dipendenti dell’anagrafe avevano sollevato perplessità sull’istruttoria delle pratiche e si sono verificati casi di malattia per cinque dipendenti su sei.
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