Mentimeter, una startup svedese per un mese a Palermo in un palazzo del centro
Oggi vi racconto la storia di Mentimeter, la startup svedese più in crescita nell’ultimo anno e che ogni anno si sposta per un mese in una città diversa nel mondo. Da venerdì un team di 35 persone è a Palermo nel lussuoso Palazzo Pantelleria, dietro piazza San Domenico (da La Bella Palermo).
In passato la relocation temporanea era stata a San Francisco, Barcellona e Lisbona. Quest’anno il ballottaggio era tra Palermo e Valencia. Probabilmente ha pesato anche l’origine di Federica De Luca, siciliana di nascita e dipendente. Cinque persone restano a turno nella sede di Stoccolma, le altre vanno in cerca di nuovi stimoli continuando a svolgere il lavoro che nel resto dell’anno si fa al quartier generale.
Ho incontrato Johnny Warström, amministratore e co-fondatore con alcuni colleghi al tempo dell’università, che mi ha parlato del software: si tratta di uno strumento che permette al pubblico di un evento, un workshop, una conferenza o una presentazione di interagire live. Lo usano già, tra gli altri, Microsoft, McKinsey, Accenture, Harvard, Unilever e Uber.
La Svezia ha una bella tradizione di innovazione tecnologica, passano da lì i successi di Skype e Spotify.
Johnny cercava una città da cui si potesse raggiungere facilmente la Svezia, al caldo, grande e che fosse frontiera, in cui i dipendenti potessere cambiare lo scenario rimanendo a loro agio.
Le prime impressioni su Palermo sono di genuinità, la gente gli sembra aperta e amichevole (ma per un nordico è quasi scontato) e ne apprezza l’architettura e la storia. Stanno provando a spostare gli orari di lavoro dall’originario 9:00/17:00 più in avanti, se non altro perché al team a mezzogiorno viene già fame e i ristoranti non servono ancora il pranzo. Sono già stati alla Vucciria e da Ferramenta, un nuovo locale a piazza Meli. Gli ho chiesto una cosa che non gli piacesse della città. Ha detto nulla. A fine mese tornerò a incontrarlo, vedremo se la penserà allo stesso modo. 🙂
DISCLAIMER: non è stata corrisposta alcuna somma per questo post.
E’ mai successo che a Palermo, a mezzogiorno come a qualsiasi altra ora, qualcuno a cui sia venuta fame non abbia trovato come soddisfarla adeguatamente nel raggio di cento metri dalla sua posizione?
Se non si riesce a far capire a questi svedesi questa semplice ma fondamentale verità, come città abbiamo perso…
Queste sono iniziative di cui la città ha bisogno…Abbiamo bisogno di liberare energie e i nostri ragazzi hanno bisogno di queste opportunità