Per un’amministrazione che ha fatto dell’allontanamento delle auto private dal centro cittadino il suo cavallo di battaglia, i parcheggi “scambiatori”, a supporto della tanto agognata intermodalità dei sistemi di trasporto, dovrebbero essere uno strumento risolutivo.
Ma, come suggerisce l’esperienza di tutte le grandi aree urbane, la corretta collocazione di questi parcheggi è fondamentale. Nel caso del piano parcheggi allegato al progetto delle nuove linee tranviarie, gran parte di essi sarà collocato in aree centralissime come piazza Giulio Cesare, piazza Don Bosco, il Foro Italico, la stazione Notarbartolo, piazzale Ungheria. Si tratta di strutture che assumeranno dimensioni considerevoli (al Foro Italico sono previsti 400 posti/auto) e che, a rigor di logica, dovrebbero stare da tutt’altra parte: in periferia. Continua »
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