Orlando sui rifiuti: “Organizzazione criminale, cerco le prove” e impegna 200 vigili
In una conferenza stampa convocata oggi per fare un punto sulla campagna #facciamounpatto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato: «Siamo in presenza di un’organizzazione criminale, da oggi comincia la ricerca delle prove. Spero di essere chiamato dalla Procura della Repubblica. Diciamo in modo chiaro che scatta la tolleranza zero con l’abbandono dei rifiuti ingombranti. Siamo in presenza di persone organizzate che controllano la città in modo criminale. Su questa partita ci giochiamo la credibilità dell’amministrazione comunale. […] Non ci sarà pietà per nessuno. La città non puà essere consegnata al crimine organizzato. Se ci dovessero essere proteste farò altre ordinanze. Il sindaco si è scocciato. Per me il decoro è colpire gli incivili. Faremo accertamenti verso coloro che si occupano di trasloco e sanzioneremo le aziende che violano l’ordinanza. Più colpiamo meno dura l’ordinanza». Un’ordinanza prevede che 200 vigili urbani in borghese verranno utilizzati per controllare il territorio e prevenire gli abbandoni di rifiuti.
Negli scorsi giorni alle polemiche si era aggiunta una pagina di giornale, acquistata dall’imprenditore Tommaso Dragotto, che chiedeva al sindaco come intendesse risolvere il problema rifiuti che pregiudica il decoro urbano e penalizzerebbe il turismo.
Sorvolo sulla pericolosa “banda degli ingombranti” e chiedo al sindaco:
1) Gli addetti allo spazzamento sono forse stati rapiti dalla stessa organizzazione criminale?
2) L’efficientamento e la crescita della raccolta differenziata (Palermo è partita in ritardissimo ed è molto indietro) viene forse impedito dalla stessa organizzazione criminale?
3) Il fatto che servano pulizie straordinarie ma non esista sostanzialmente un efficiente servizio di raccolta è forse causato dalla stessa organizzazione criminale?
4) Ma non è che questa organizzazione criminale ha un altro nome?
Un Sindaco che scarica sui cittadini tutte le sue inefficienze. Non se ne può più…
Caro Tony, effettivamente le tue domande sono legittime e di buon senso.
Quello che colpisce è l’enfasi e il modo con cui Orlando ha comunicato questi provvedimento che di “straordinario” hanno poco. Si tratto infatti di provvedimenti che in una città normale sarebbero la normalità.
Invece il nostro sindaco drammatizza tutto e fa credere che, se la città e sporca , la colpa è di un …..complotto criminale contro di lui.
La vicenda ha del paradossale :Orlando convoca un conferenza stampa “straordinaria” a Palazzo delle Aquile , alla presenza dei suoi più stretti collaboratori, Giambrone e Catania, e annuncia
”SIAMO IN PRESENZA DI UN’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE, da oggi comincia la ricerca delle prove. Spero di essere chiamato dalla Procura della Repubblica………Non ci sarà pietà per nessuno ,la città non può essere consegnata al crimine organizzato( sob!). Diciamo in modo chiaro che scatta la tolleranza zero , Alla fine annunciava che …..Il sindaco si è scocciato.“.
Francamente ,ascoltando queste parole, abbiamo pensato a un attacco internazionale di bande criminali mafiose che hanno dichiarato guerra alla città e al suo sindaco, unico baluardo di legalità rimasto.
Poi si scopre che Orlando parlava semplicemente di….”munnizza” o meglio , dell’incapacità del Comune di pulire la città e di combattere l’inciviltà di alcuni suoi cittadini ( indigeni e d’importazione).
Ci saremmo aspettati anche un minimo di autocritica ( la RAP e la RESET sono “creature” sue) e del mezzo fallimento della campagna #FacciamoUnPatto e della raccolta differenziata ma chiaramente …niente.
Siamo di fronte alla solita strategia comunicativa cioè …la miglior difesa è l’attacco, Lui non ha colpe e chi lo critica è un colluso , un complice , un mafioso e ….. uno sporcaccione.
Dopo 30 anni e 5 mandati ormai queste strategie sono logore e non funzionano più. Forse farebbe meglio a pensare a come amministrare questa città , ma temo che è l’unica cosa che non sa fare.
Rispondo ad alcune delle domande di Tony Siino:
2) L’efficientamento e la crescita della raccolta differenziata (Palermo è partita in ritardissimo ed è molto indietro) viene forse impedito dalla stessa organizzazione criminale?
L’esito della raccolta differenziata dipende innanzitutto dai cittadini, questo soprattutto per quanto riguarda gli imballaggi: la qualità della raccolta differenziata è direttamente proporzionale ai corrispettivi erogati dai consorzi di filiera delle rispettive frazioni merceologiche. In poche parole se si fa una buona raccolta differenziata si ha un ritorno economico grazie alla vendita dei materiali (non chiamiamoli rifiuti). Non è importante solo la % (per gli obiettivi di legge) ma anche e soprattutto la qualità di quello che si differenzia: questo per mantenere un modello di economia circolare. A Palermo non solo la raccolta differenziata è di pessima qualità, non solo non ci sono impianti a sufficienza per riciclare i materiali, ma sussiste un problema di “cultura del rifiuto” che è ben evidenziato dai dati del PaP avviato in varie zone della città: per esempio Palermo Differenzia 1, che include quartieri della città “bene”, ha registrato negli ultimi anni una flessione negativa della percentuale di RD, in buona sostanza, la gente non differenzia più. Per non parlare poi dei fenomeni di migrazione dei rifiuti che si registrano dalle aree coperte da PaP a quelle esterne, non coperte. Imbarazzanti poi i dati della raccolta di prossimità in zona Uditore, dove da anni l’80% dei rifiuti viene conferito nell’indifferenziato. A tal proposito la domanda posta dal commentatore risulta quantomai sciocca, neanche provocatoria: il problema degli ingombranti è un problema serio, considerato che a Palermo il costo di raccolta della frazione è superiore ai 500€/t contro una media italiana sensibilmente più bassa (parliamo di centinaia di €/t). In che modo i traslocatori dovrebbero influenzare la raccolta di altre frazioni?
3) Il fatto che servano pulizie straordinarie ma non esista sostanzialmente un efficiente servizio di raccolta è forse causato dalla stessa organizzazione criminale?
Pulizia e raccolta rifiuti sono servizi differenti. Se sono necessari turni straordinari di spazzamento e raccolta, ciò è dovuto all’inciviltà di chi conferisce i rifiuti fuori orario (quante volte vi è capitato di vedere cassonetti pieni di mattina?) o abbandona illecitamente i rifiuti, o ancora conferisce rifiuti differenziati nei cassonetti dell’indifferenziato.
4) Ma non è che questa organizzazione criminale ha un altro nome?
Certamente e si chiama INCIVILTÀ: quella che affligge il palermitano medio da decenni, che porta il 60% degli utenti ad evadere la TARI, che obbliga l’azienda di gestione a turni straordinari e dunque ad un esborso spaventoso per cui il Comune è obbligato a trovare le risorse necessarie.
I rifiuti sono una cosa seria, invito tutti coloro non abbiano la minima padronanza dell’argomento a fare un passo indietro, perché questa presunzione e demagogia nel parlare senza avere la minima preparazione tecnica è uno dei tanti motivi che stanno alla base del grave problema di gestione dei rifiuti urbani a Palermo.
Non sento la necessità di controbattere con saccenza. Semplicemente non accetto il processo ai requisiti. Se Palermo è così lapalissianamente indietro sulla raccolta dei rifiuti e c’è uno che ha fatto il sindaco per sei volte, nomina i vertici delle partecipate e può emanare ordinanze ad hoc e lo fa soltanto adesso ha una responsabilità, incivili o meno.
Tony prendersela ESCLUSIVAMENTE con il Sindaco non ha alcun senso, se non quello di distrarre l’attenzione dai veri problemi. Il Comune può rescindere il contratto di servizio con la società di gestione se quest’utlima non adempie ai propri doveri; tuttavia è un extrema ratio, in genere si preferisce cercare di risolvere le criticità, soprattutto quando le cause delle inefficienze sono principalmente esterne. Io nel caso di Palermo non riesco a vedere alcuna responsabilità dell’amministrazione comunale (se non la perdita di tempo nel nominare il Presidente). Davanti ad una cittadinanza che evade la TARI e non collabora, puoi metterci anche A2A a Palermo, la gestione dei RU sarà sempre un casino.
Le argomentazioni del signor Andrea Di Piazza, certamente ben esposte , arrivano a queste conclusione
-Che non c’è nessuna responsabilità dell’amministrazione comunale (se non la perdita di tempo nel nominare i Presidenti della RAP e di RESET)
– Palermo è sporca perché i palermitani sono incivili.
Affermazioni un po’ drastiche e assolute che assolvono totalmente il Comune e le sue aziende partecipate.
Però lo stesso signor Di Piazza ammette che a Palermo “non ci sono impianti a sufficienza per riciclare i materiali”.
Se non ci sono gli impianti di riciclaggio la colpa è dei “cittadini Incivili”?
Il signor Di Piazza ricorda giustamente che i tassi di evasione della TARI sono del 60% ( con punte anche del 80% per alcune categorie professionali): la colpa è certamente dei “cittadini incivili” che non la pagano ma forse anche di chi dovrebbe controllare ?
Vorrei ricordare che chi, nel passato, doveva verificare tale situazione , ha fatto una bella carriera e invece l’ex assessore Gentile, che ha “scoperto” questa situazione , è stato mandato a casa ( chi sa perché ?)
Come giustamente ha ricordato il signor Di Piazza “Palermo Differenzia 1, che include quartieri della città “bene”, ha registrato negli ultimi anni una flessione negativa della percentuale di RD, in buona sostanza, la gente non differenzia più.”
Perché i cittadini dei quartieri “bene”, che, almeno teoricamente, hanno una cultura e una sensibilità ecologica superiore a un certo momento non hanno differenziato più i rifiuti?
Forse si sono stancati di essere presi in giro?
E come mai i cittadini di Romagnolo, che secondo alcuni fedelissimi del sindaco sono “ sporchi e incivili”, si puliscono da soli la spiaggia del quartiere ?
Forse si sono stancati dei tanti “annunci “e delle tante promesse di questa amministrazione comunale?
Come ricordava giustamente l’amico Tony Siino , se il prof. Leoluca Orlando Cascio “che ha fatto il sindaco per sei volte, nomina i vertici delle partecipate e può emanare ordinanze ad hoc” non riesce a risolvere il problema della pulizia forse non è solo colpa dei cittadini.
Vorrei ricordarle che questi cittadini “incivili” lo hanno votato, in questi 30 anni per ben 5 volte, con percentuali “bulgare”.
Forse la loro colpa è proprio questa.
Errare è umano ma perseverare è diabolico e …… “incivile”
Le argomentazioni dell’utente anonimo Belfagor sono interessanti, nella misura in cui alle domande poste dall’utente si risponde con ulteriori domande e dunque con nessuna soluzione. Sì i Palermitani sono mediamente incivili, non lo dico io, lo dicono i numeri ed i fatti. Lo dicono i turni straordinari cui è costretta la RAP, con le relative ricadute sui costi di gestione e sulla raccolta ordinaria, lo dicono i cumuli di rifiuti abbandonati illecitamente, lo dicono i conferimenti fuori orario e la pessima qualità di quella bassissima percentuale di raccolta differenziata che la città riesce a produrre.
Giustificare la città che non differenzia è veramente patetico, per quanto mi riguarda quasi quanto giustificare i piromani o chi commette crimini contro l’ambiente. I rifiuti sono una cosa seria e questo messaggio continua a confermare la totale insensibilità e scarsa educazione sul tema.
La mancanza di impianti di riciclaggio o di trattamento dei rifiuti non è certamente colpa dei cittadini, ma nemmeno dell’Amministrazione Comunale. La mancanza di un’impiantistica adeguata è colpa della totale assenza di un Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (obbligatorio per legge, e proposto soltanto all’inizio di quest’anno dall’Amministrazione Regionale), e dalla pesante mafia delle discariche private. Nell’ottica di centrare gli obiettivi della CE, esposti nelle recenti direttive sui rifiuti, è meglio iniziare a sbracciarsi perché da domani della raccolta differenziata non impoterà a nessuno a livello normativo: i nuovi obiettivi di legge dovranno essere tarati sull’effettivo avvio a riciclo (dando per scontato che in circa 10 anni, la raccolta differenziata abbia raggiunto, per quantità e qualità, gli obiettivi imposti al 2012 – pensate che ridere). In aggiunta sempre le nuove direttive impongono il conferimento in discarica al max 10% dei RU prodotti. Oggi in Sicilia si parla ancora solo e soltanto di discariche. Questo per dimostrarvi come il sistema di raccolta di gestione dei rifiuti sia, appunto, un sistema integrato e come tale vede partecipare diversi attori. Prendersela SOLTANTO con l’Amministrazione Comunale, che ha il compito di vigilare sul Contratto di Servizio e garantire la stabilità finanziaria tramite TARI, senza considerare il Gestore del Servizio, che effettivamente svolge la raccolta, organizza i turni, pianifica il servizio, oppure il Governo Regionale che dovrebbe progettare il sistema di gestione di tutti i RU prodotti nella nostra Isola (e lo fa con decenni di ritardo), oppure (peggio ancora) il cittadino che non segue leggi, regole e nemmeno il buon senso civico, è patetico e strumentale.