Consiglieri della Lega contro Orlando: “Accordo per candidarsi col Pd al Parlamento”
Secondo il consigliere comunale Elio Ficarra e il consigliere della V Circoscrizione Andrea Aiello (Lega) il sindaco di Palermo Leoluca Orlando «se si dovesse andare al voto anticipato per le nazionali, ha già pronto l’accordo per uno scranno a Roma in quota Pd. Una vera e propria via di fuga che gli consentirebbe di abbandonare Palermo non essendo più capace di governarla e amministrarla».
Sull’azione amministrativa e sul rapporto Confcooperative Habitat i due dichiarano: «Prima il tanto annunciato e decantato piano di decoro che doveva dare a Palermo un nuovo volto. Poi il flop e il conseguente scaricabarile nei confronti dei dirigenti comunali rei di non aver compiuto il loro dovere. E, dulcis in fundo, la teoria della “presenza di un’organizzazione criminale”, di cui però non si ha alcuna prova. Insomma il solito ritornello demagogico di chi ormai è ai titoli di coda. E adesso anche la tegola del rapporto Censis che inserisce Palermo tra le ultime città in Europa per qualità della vita. Una classifica impietosa che evidenzia come Palermo viva delle criticità e dei disagi che solo Orlando non riesce a vedere obnubilato dal suo ego infinito di re assoluto e immobile. Se si pensa che in questa graduatoria siamo preceduti da Sofia e Bucarest. Orlando continua a prendere in giro i palermitani con operazioni di maquillage mal riuscite».
Quanto è vero, ahinoi.
Re assoluto, la cui tentacolare corte privilegiata t’ostracizza ed esilia se si osa soltanto accennare di pensarla diversamente. Infinite lagrime.
Premesso che lo sfascio amministrativo del Comune di Palermo è purtroppo una realtà che non può essere negata, ma questa storiella che «se si dovesse andare al voto anticipato per le nazionali, Orlando ha già pronto l’accordo per uno scranno a Roma in quota Pd. ” da quali fonti proviene ? Forse da qualche fonte del “ministero degli interni”?
Francamente mi sembra una bufala come quelle che racconta il sindaco Orlando tutti i giorni, per nascondere il suo fallimento ( dopo più di 30 anni) e la sua incapacità e inadeguatezza ad amministrare questa città.
Non vorrei che la Lega, ancor prima di governare a Palermo, comincia a usare gli stessi metodi del sindaco Orlando.
Ma anche nell’ipotesi che il PD, in un momento di follia autodistruttiva, lo volesse candidare, chi lo voterebbe?
Tra l’altro la sua esperienza passata di senatore è stata negativa.
Vorrei ricordare che Orlando era legato a un “patto personale” con Renzi e l’appoggio alla candidatura a sindaco fu imposta e mal vista all’interno della base.
Già ci bastano le “balle” del sindaco per non dover aggiungere anche le “balle ” padane.
Ci mancavano solo le fake news dei leghisti siciliani. Adesso si che ci sono solide alternative ad Orlando!