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martedì 19 nov
  • Romagnolo

    Tra il fare e il facete nulla cambia…la costa di Romagnolo nel suo “Grande” splendore

    Quando ancora Mondello era una palude, la costa di Romagnolo era la spiaggia dei palermitani.

    Tra i bagni della salute, i bagni Petrucci, e i bagni Virzì, il palermitano aveva l’imbarazzo della scelta nello scegliere dove potersi scialacquare godendosi la tanta miracolosa Poseidonia.

    Il tempo passa inesorabilmente per tutto e tutti quindi anche per la spiaggia di Romagnolo; cosa è cambiato dai tempi gloriosi della “Belle Époque”? Perché abbandonare Romagnolo e la sua spiaggia?

    Qualcuno in tempi non sospetti intercettò i primi finanziamenti “taggandoli” con il termine innovativo di riqualificazione.

    Ecco, incominciammo ad assistere ai grandi cambiamenti che avrebbero portato finalmente una volta per tutte al giusto abbandono e degrado: la distruzione di Villa Moncada (gioiello di architettura e storia), il graduale abbandono di tutta la costa sud, via gli stabilimenti, mai più i “Bagni della Salute”, in compenso qualche palma e l’abbandono più assoluto.

    Da quel momento in poi, finalmente Romagnolo si sarebbe potuta riqualificare; «mettiamo una palma lì», qualche panchina, un pontile (che poi ovviamente dobbiamo abbandonare e se è il caso bruciare), e poi non devono mancare i progetti di ogni tipo, dal noto architetto ai progetti universitari.

    Finalmente possiamo avviare un bel progetto, serve una visione per il territorio, mettiamo delle maestranze specializzate a lucidare le foglie.

    Ma ancora la formula non è completa, dobbiamo fare comizi e workshop, seminari e tanta altra roba.

    Tuttavia, in questo splendido scenario, in cui tutto rispetta la regola aurea del giusto degrado, dove l’immondizia è presente in strada e in spiaggia, l’illuminazione stradale funziona a giorni alterni e i liquami che scaricano a mare sono censiti dal comune, c’è qualcosa che tende a rovinare tutto.

    Purtroppo, se scendi in spiaggia e becchi la corrente giusta, l’acqua è limpida, rischi anche di trovare della brava gente (fortunatamente non tutti), insomma pochi metri per isolarti dal mondo dalla nevrosi cittadina.

    Per fortuna questo spiraglio di civiltà non ha la meglio, tra la gente civile non mancano i MAO MAO, tribù trapiantate tra la gente autoctona che con riti ancestrali riescono a imporre la propria presenza, come ad esempio la macchina in riva al mare, il gazebo in spiaggia e tanti altri “buoni” costumi, bottiglie di ogni forma abbandonate in spiaggia, resti di falò e tanta sporcizia.

    Qualche riflessione fatta a voce alta, e se improvvisamente qualcuno decidesse di far rispettare le regole e fare bene il proprio dovere?

    Un disastro: spiaggia pulita, niente più rifiuti e un luogo fruibile dai palermitani.

    Palermo
  • 4 commenti a “Tra il fare e il facete nulla cambia…la costa di Romagnolo nel suo “Grande” splendore”

    1. intanto al lido Sporting, centinaia di topi galleggiano, anche sulle spiagge di aspra …

    2. Sarò anche testardo io, ma ogni tanto ritorno su questo blog che ho praticamente visto nascere nel lontano 2005. E cosa trovo? Degli ultimi dieci post, solo tre sono scritti da autori ospiti, e quasi la metà riguardano la presenza di rifiuti in città. Argomento, questo, che pare difficile credere sia “scelto a caso”, visto che è da sempre il principale “appiglio” (a torto o a ragione) di chi non ha troppa simpatia per Leoluca Orlando…
      Ripenso a ciò che Rosalio era nei primi anni di vita e vedo un abisso. Per qualità degli argomenti, per equidistanza dalle posizioni, per varietà e ricchezza dei contributi, o anche semplicemente per cura editoriale. Chi ha ideato Rosalio, chi nei primi anni di vita lo ha portato avanti tra poche difficoltà, ha un merito innegabile, soprattutto perché animato da vero desiderio di contribuire al dibattito in città: di questo sono testimone convinto. Da tempo però queste stesse persone, probabilmente coinvolte in nuovi interessi, sembrano averlo lasciato a sè, alla sua mera funzione di generatore di reddito (e qui serpeggia il dubbio: ma davvero renderà così tanto? Gli utenti sono sempre più smaliziati e l’uso di estensioni browser anti-pubblicità come AdBlock Plus è sempre più consistente…)
      Eppure sono convinto che esista ancora uno spazio per il dibattito così come il format del blog l’ha veicolato; dunque, per dirla con una battuta, qualcosa di differente dal distacco “autorevole” del giornalismo, e al contempo altro dallo scambio “mordi e fuggi” dei social network. Servirebbe un nuovo progetto, eventualmente nelle mani di nuovi “attori” che siano non per forza più intraprendenti, non per forza più arguti, ma anche semplicemente più motivati degli attuali…

    3. Fabio Vento grazie per i suggerimenti, purtroppo qui off topic. Ti invitiamo in futuro a utilizzare l’e-mail per comunicare con noi.

    4. Credo che romagnolo sia ormai un posto come la terra dei fuochi. È vero: basta la corrente giusta per trovare un mare limpido.. ma sotto la sabbia cosa c’è? Anni e anni di accampamenti, mafia, incuria. Cosa possiamo trovare? Personalmente quel mare e quella spiaggia non mi vedranno mai.

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