Le “sardine” a piazza Verdi, polemica per l’adesione del Comune di Palermo
Stanno riempendo piazza Verdi dalle 18:30 le “sardine” palermitane, emuli del movimento nato in Emilia Romagna con l’intento di dimostrare la numerosità delle piazze che si oppongono a Matteo Salvini (Lega).
In mattina la pagina facebook del Comune di Palermo ha pubblicato un post con cui il Comune dichiara di aderire al raduno.
#NewsPA – Il Comune di Palermo aderisce al raduno del movimento delle Sardine
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando,…
Posted by Comune di Palermo on Friday, November 22, 2019
Il post è stato da più parti considerato inopportuno perché strumentalizzerebbe un canale di comunicazione che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini palermitani, utilizzandolo per delegittimare un avversario politico. Oltre alle proteste sui social hanno manifestato disappunto i consiglieri comunali della Lega, di Forza Italia e del MoVimento 5 stelle.
I rappresentanti palermitani del movimento delle “sardine” hanno preso le distanze e puntualizzato con un post.
+++ COMUNICATO UFFICIALE +++
Nelle ultime ore stiamo assistendo alle adesioni di diversi esponenti politici.
Vogliamo…Posted by 6000 sardine – Palermo on Friday, November 22, 2019
Plauso incondizionato al movimento delle “sardine”, abbasso gli oppositori antidemocratici.
si si… poi guardi le foto e vedi “che a titolo personale” c’erano i più tristi esponenti della politica siciliana…. c’era Ollando Furioso e il Ferrandello, c’erano tanto consiglieri ed ex consiglieri comunali di sx… proprio una manifestazione apartitica….
Il Sindaco rappresenta tutti Cittadini di destra, di sinistra, di centro, ma anche anarchici e apartitici, tutti comunque liberi di pensarla come vogliono, purché non usino alcuna violenza, se non – talvolta – quella verbale, che in alcuni casi esprime solo la legittima rimostranza verso situazioni oggettivamente opinabili e quindi criticabili.
Egli (il Sindaco) non può e non deve essere di “fazione”, perché tantissimi Cittadini, da Lui rappresentati, fra cui anche molti seguaci di Salvini o comunque semplicemente “populisti”, preferiscono lottare democraticamente con il voto e – comunque – senza plateali manifestazioni di piazza, che appalesano soprattutto la realtà di non disporre di un governo capace di evitare il proliferarsi di tali estremismi, impantanato in un “buonismo” e talvolta persino nell’incapacità di sapere contemperare il principio della giustizia col criterio dell’equità.
Platone, già nel 370 a.c., scriveva così:
“Quando la città retta a democrazia si ubriaca di libertà confondendola con la licenza, con l’aiuto di cattivi coppieri…in un ambiente … in cui tutto si mescola e si confonde… in cui chi comanda finge, per comandare sempre di più… In un ambiente siffatto, quando raggiunge il culmine dell’anarchia e nessuno è più sicuro di nulla e nessuno è più padrone di qualcosa perché tutti lo sono, anche del suo letto e della sua madia a parità di diritti con lui e i rifiuti si ammonticchiano per le strade perché nessuno può comandare a nessuno di sgombrarli… Ecco, secondo me, come nascono le dittature. Esse hanno due madri: una è l’oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia, l’altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l’inettitudine dei suoi capi, precipita nella corruzione e nella paralisi. Allora la gente si separa da coloro cui fa la colpa di averla condotta a tale disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza che della dittatura è pronuba e levatrice.
Così la democrazia muore: per abuso di se stessa.
E prima che nel sangue, nel ridicolo”
Auspico che il “nostro” (?) Sindaco rilegga questo eletto pensiero e dedichi la Sua attenzione più ai problemi reali della nostra amata e sofferente città, comportandosi da “homo super partes” piuttosto che paladino di movimenti che, se ingigantiti a dismisura e inopportunamente alimentati, potrebbero degenerare in pericolosa rivolta di piazza, dando – di contro e paradossalmente – fuoco a reazioni opposte di dissenso (populiste e non), che potrebbero facilmente sfociare soltanto nel caos sociale e politico.
Rispetto comunque la Sua sensibilità verso tutti i problemi sociali, la Sua cultura ed il Suo amore verso la nostra città, ma, quale uomo che accetta e tollera la diversità, accetti e tolleri chi non la pensa come Lui ed eviti, schierandosi, di fomentare disordini in una città che – oggi – purtroppo del “disordine” può farsene (ahimè) solo un vanto!
Adelante Pedro (alias Leoluca), con juicio…!
Antonio, citi un passo di un immortale monumento. Queste “degenerazioni” democratiche, invece, spariranno nel nulla, senza lasciare traccia. L’età dell’INCONSISTENZA. È questa. Come dice giustamente il buon Platone, la democrazia è una delle madri della Tirannide, che diventa cieca, ancora più in una società di massa, ben lontana dalla concezione comunitaria e senza dubbio più ristretta della polis greca, modello oggi inattuabile proprio a causa delle masse brulicanti, contenitori vuoti pronti ad accogliere IDEALI, si badi bene, veicoli pericolosissimi che virano verso una inevitabile e inarrestabile deriva, non IDEE, ponderate, individuali.
La cosa inquietante di questa democrazia è il suo paradosso, che pare non vedere, o meglio, non vuol vedere: avendo raggiunto nel nostro secolo, e almeno in occidente, un (vogliamo definirlo così) efficace sistema democratico in cui ognuno può (in teoria) esporre e condividere la propria idea nel segno del confronto, assistiamo all’assurdo linciaggio di chi OSA non pensarla come la massa di coloro i quali considerano il loro ideale come UNICO e GIUSTO plausibile.
In altre parole, SI PENSA SIA GIUSTO PENSARE CIÓ CHE GLI ALTRI RITENGONO SIA GIUSTO PENSARE. Illudendosi di avere la libertà. Che invece è totalmente schiacciata e crocifissa. Perché oggi che abbiamo acquisito i diritti e la libertà, nessuno è più capace di pensare. LIBERAMENTE.
forza sardine. i cialtroni vi attaccheranno perchè hanno già preso atto che costituite un serio pericolo rispetto alle loro aspettative inqualificabili. non mollate e continuate a riempire le piazze italiane comprese quelle del sud tanto bisognoso di equità e legalità. la parte seria e sana del popolo, ancora prevalente malgrado le interferenze dei nuovi barbari, è tutta con voi ed apprezza incondizionatamente il vs candore, la vs semplicità, la vs attenzione per la qualità della vita quotidiana e per i tanti altri valori morali ignorati da una classe politica, con pochi da salvare, che ha superato ampiamente i limiti della cialtroneria anteponendo a tutto la sete di potere e la voglia di distruggere gli avversari mettendo in campo i mezzi piu’ disparati e disperati. un caro saluto.
I cialtroni sono coloro i quali, come ho detto prima, non riescono più a pensare liberamente, pensando sia giusto pensare ciò che si suppone sia giusto pensare. Gli ideali come questi, non le idee, sono pericolosi, germi di tirannide senza scampo. La vera tirannide, quella di chi si professa democratico ma non tollera chi la pensa diversamente; di chi spende parole a favore del popolo e poi naviga nell’oro, atteggiandosi a proletario per moda. È l’eterna parata di falsi assoluti che tanto il buon Pasolini criticava già, tempi addietro. Falsi. Come falsissimo è continuare a ribadire che questo movimento sia apartitico. Ribadisco e non mi stanco di ripeterlo. Civiltà dell’inconsistenza, contenitori vuoti pronti ad accogliere soltanto ideali, non idee. L’idea è deleteria per gli ideali. E gli ideali preparano il terreno per l’assolutismo.
Il fascismo è figlio di un socialismo degenerato, proveniva da un’ideale, appunto, che avrebbe dovuto favorire il popolo.
E il comunismo? È la stessa cosa, ma in maniera più estrema. La differenza è che l’ideale comunista si applica ancora. Ah, sì, alle porte del 2020 le tirannie che distruggono interi popoli togliendo la libertà a milioni di persone si fregiano dell’egida della falce&martello. Che fuorilegge, paradossalmente, non è.
Questo è il mondo in cui viviamo. Inconsistente. Teste vuote senza intelligenza.