Ho seguito con attenzione e curiosità le vostre iniziative nel corso di questi giorni, ho cercato di studiarvi, ho provato a capirvi, ma mi permetto di criticarvi perché credo ci sia un errore di fondo. Una sorta di peccato originale, del quale ahivoi, non sarà possibile liberarvi. Per chi crede nella Politica con la P maiuscola, quella che parla ai cuori e li emoziona, nella Politica della proposta e non della protesta fine a se stessa, la Piazza è sacra.
Appartengo ad una cultura politica che crede nella Piazza, quando è per qualcosa e non contro qualcuno. Una cultura che al populismo preferisce il popolo, che ai massimi sistemi preferisce il pragmatismo, che all’odio e ai cori contro qualcuno, preferisce la speranza. Appartengo ad una comunità che crede fortemente nel rispetto di tutte le culture, ma a partire dalla nostra, senza alcuna subalternità.
Ho visto volti e occhi pieni di sogni, ho visto gente che credeva nella purezza di un momento di libertà di espressione, ai quali però si contrapponevano zavorre delle quali difficilmente riuscirete a liberarvi. Ai cuori liberi e rivoluzionari faceva da contrappeso il fardello di dubbi personaggi politici, pronti ad indossare i panni di sardine per rifarsi una verginità, salvo essere consapevolmente pescatori di frodo. Continua »
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