Tram, nuove linee: perché il finanziamento è perduto
Avevamo preannunciato con largo anticipo i problemi legati al finanziamento delle linee tranviarie inserite nell’avviso pubblico del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con scadenza 31/12/2019.
La Conferenza Unificata Stato-Regioni tenutasi ieri, mercoledì 18 dicembre 2019, ha sancito definitivamente l’esclusione di Palermo dai finanziamenti ministeriali di cui sopra, richiesti dal Comune per le linee tranviarie D, E, F, G. Passano progetti che interessano le città di Milano, Torino, Roma, ma anche Bologna, Bergamo e La Spezia. Non Palermo.
Si tratta, peraltro, del progetto più consistente (450 milioni di euro) fra quelli esclusi dai finanziamenti. Agli uffici comunali non resta altro che redigere nuovamente la domanda, integrandone la documentazione, ritenuta carente già dopo il primo esame tecnico, la cui relazione conclusiva è datata 7 agosto 2019. I tecnici avranno tempo fino al 30 aprile prossimo, quando si chiuderanno i termini per una nuova “tranche” di finanziamenti, la cui ripartizione sarà decisa solo fra un anno, ovvero entro il 31/12/2020. Ma, a quel punto, la domanda relativa a Palermo dovrà vedersela non soltanto con gli altri progetti esclusi in questa fase, ma anche con quelli che saranno presentati ex-novo da altre amministrazioni: la “finestra” è infatti aperta ad ulteriori domande. E con fondi ben più ridotti (1500 miliardi di euro contro 2320).
Pertanto, nessuno può affermare, come è stato fatto, che questi finanziamenti saranno acquisiti con certezza nel 2020, per il semplice fatto che per l’anno prossimo tutto è ancora da decidere. Il Ministero ha semplicemente aperto alle richieste escluse dal finanziamento del bando del 2019 la possibilità di accedere a quello del 2020 senza presentare una nuova domanda, ma soltanto integrando quella presentata per il 2019.
Naturalmente, la ripresentazione della domanda di finanziamento per le linee tranviarie, alla luce del loro costo rispetto alle esigue somme disponibili in ambito nazionale, esclude qualsiasi ipotesi di richiesta per altri sistemi. Ricorderete invece, che era stata preannunciata, sugli stessi fondi, una analoga domanda per finanziare la Metropolitana Automatica Leggera, già dotata di progettazione preliminare, approvata nel 2014.
Un esito paradossale per la nostra città: la bocciatura del tram finirà per allontanare la realizzazione di una vera metropolitana.
(in collaborazione con Palermo in Progress)
grazie, è strano ma gds e gli altri giornali locali parlano di rinvio dei finanziamenti, quindi di una possibilità in più. ma siccome su questo sito si deve fare la campagna contro orlando e il tram, va bene perdere i finanziamenti. l’importante è che i redattori e i lettori di rosalio possano posteggiare in via libertà e prendere l’autobus elettrico.
Non mollare Giusto Catania, i soldi ci sono, i soldi si devono spendere!
Antonino Stella anche questo post riporta le informazioni complete. Rosalio non è né contro né pro. Ciascun autore può scrivere la sua opinione.