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venerdì 22 nov
  • Coronavirus in Sicilia, l'andamento degli ultimi giorni rende incerta l'evoluzione

    Coronavirus in Sicilia, l’andamento degli ultimi giorni rende incerta l’evoluzione

    Continuiamo a seguire l’evoluzione del contagio del Coronavirus in Sicilia dopo il post della scorsa settimana letto da quasi ventimila persone. Ricordo che sto ragionando insieme alla prof. Mascellaro con un occhio al lavoro dei physicists against sars-cov-2.

    Covid transmission
    (elaborazione di 4g0st1n0)

    L’andamento degli ultimi giorni aggiunge incertezza e preoccupazione sull’evolversi della situazione. Vediamo perché.

    Ricorderete che ipotizzavamo un picco di 800 contagi al 30 marzo ma i punti, dopo aver seguito per alcuni giorni una curva gaussiana compatibile si sono sganciati (l’ipotesi/certezza è, purtroppo, che siano contagi arrivati con i treni dal nord dopo il “lockdown” dell’11) e sembrano compatibili (soprattutto con il 630 di oggi) con una nuova gaussiana (in verde). Considerato il fatto che il picco nazionale non è stato il 18 marzo e potrebbe spostarsi in avanti di due settimane (lo ha affermato Angelo Borrelli due giorni fa) abbiamo provato a immaginare il picco siculo (siamo in ritardo di qualche giorno sul nord Italia) il 9 aprile. Purtroppo se così fosse potremmo attestarci a poco più di tremila contagi.

    Coronavirus in Sicilia, l'andamento degli ultimi giorni rende incerta l'evoluzione

    Abbiamo iniziato a ragionare con più attenzione anche sulla funzione Gompertz che segue un modello matematico per una serie temporale (ad esempio l’adozione di una nuova tecnologia, la temperatura nella meteorologia, le cellule tumorali e, appunto, le epidemie). La curva logistica minima ci dice che, con i valori ad oggi, difficilmente scenderemmo sotto duemila contagi e, purtroppo, potremmo arrivare fino a quattromila (le due curve sono tracciate in rosso). Anche mantenendo l’attuale rapporto tra contagiati e terapie intensive sarebbe una dura prova per il sistema sanitario regionale, che però si sta attrezzando proprio per fare fronte a numeri importanti.

    Nei prossimi quattro/cinque giorni potremo valutare il reale impatto dei “cervelli in rientro” dell’11 marzo e dei timidi/tardivi “lockdown” all’amatriciana sui contagi.

    Restare a casa, rispettare le regole, mantenersi fiduciosi perché comunque finirà è l’unica cosa che possiamo fare.

    Covid transmission

    Se vi piace il genere tornate più tardi e nei prossimi giorni per vedere che cosa pensiamo dei prossimi numeri e leggetevi anche il nuovo post del blogger Tomas Pueyo che parla di ciò che verrà nei prossimi 18 mesi, perché tutto ciò non sarà breve.

    AGGIORNAMENTO del 23 marzo: il dato di oggi vira di nuovo verso numeri più miti con +91 e totale 721, speriamo bene.

    AGGIORNAMENTO del 24 marzo: pesa sul bilancio totale il disastro di Villafrati, oggi +125 e totale 846, torniamo verso la gaussiana ipotizzata.

    AGGIORNAMENTO del 25 marzo: +148 e totale 994, si sale verso il picco in perfetta linea con la gaussiana.

    AGGIORNAMENTO del 26 marzo: +170 e totale 1164, purtroppo previsione fedele con la gaussiana.

    AGGIORNAMENTO del 27 marzo: +96 e totale 1260 ma con sempre più tamponi. Coraggio.

    DISCLAIMER: questo post riporta opinioni e ipotesi strettamente personali; per la scrittura non ho in alcun modo utilizzato informazioni riservate, mi sono basato esclusivamente su dati e notizie disponibili a tutti attraverso i canali social e la stampa. Se non l’avete fatto anche voi è probabilmente perché eravate ancora a piagnucolare pensando alla vostra corsetta perduta. 😛

    Palermo, Sicilia
  • 5 commenti a “Coronavirus in Sicilia, l’andamento degli ultimi giorni rende incerta l’evoluzione”

    1. La mai base di calcolo è il numero di rientrati ovvero 50.000, da zone dove i tamponi danno una % di positività del 25%, tenuto conto che sono fatti sui sintomatici e paucosintomatici, quest0 25 andrebbe attribuito a cautelativamente un 27% per cui presumo un fattore di 0,07. Per cui i nuovi contagi da nord da rientro li stimo in 0,07 per 50.000 ovvero 3.500 persone che in 36 48 ore potrebbero averne infettate altre 5.000, cui sommare gli infettati da quello che già girava prima qua. Per cui vedrei gli effetti tra una settimana e penso che il numero totale di casi potrebbe superare i 10.000. Spero di sbagliarmi.

    2. Complimenti per l’articolo, trovo che la vostra analisi sia davvero accurata e puntuale! In quanto al commento di Giacomo, il verificarsi del temibile scenario prospettato dipenderà dalla diligenza dei conterranei ritornati in Sicilia, ovvero dal fatto che abbiano denunciato il proprio rientro ed osservato correttamente il periodo di quarantena. Se hanno osservato le regole, allora forse riusciremo a contenere la velocità dei contagi.

    3. P.S.: in questi giorni ho raccolto i dati relativi alla sola provincia di Palermo, basandomi sulle comunicazioni ufficiali della Regione Sicilia, ed ho prodotto un grafico dei contagi palermitani che aggiorno quotidianamente. Se può essere utile, lo metto volentieri a disposizione del blog, Tony. 🙂 Ti invio e-mail privata?

    4. Grazie Alessandro, manda pure.

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