Orlando condivide la proposta di cambiare nome alle scuole Vittorio Emanuele III
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha scritto all’Ufficio scolastico regionale per chiedere che le scuole intitolate a Vittorio Emanuele III cambino nome. Il re ha apposto la firma sulle leggi razziali del 1938 e la proposta era stata avanzata nel 2019 della senatrice a vita Liliana Segre, deportata ad Auschwitz a causa delle norme.
Perché non si preoccupa di riparare le strade, gestire la raccolta immondizia ed altro….e poi vada a cercare tutti parlamentari che approvarono la legge razziale, Vittorio Emanuele è stato costretto a firmarla, non poteva esimersi, non ne aveva i poteri, era un re costituzionale.
Personalmente condivido appieno la scelta, specialmente considerando che si tratta di scuole, che dovrebbero formare in termini valoriali oltre che nozionistici. La strada però è ancora lunga: quante altre scuole, strade, piazze, qui e altrove, sono intitolate a individui dal passato per lo meno discutibile?
Per Vittorio: vorrei ricordarti che non sono pochi i casi, anche nel passato recente, di capi di stato che si sono perfino autosospesi pur di non firmare leggi a loro avviso controverse (uno su tutti, re Baldovino in Belgio). Per me la responsabilità ci sta tutta.
L’insegna del’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE VITTORIO EMANUELE III l’ha fornita mio padre.
Dopo circa 70 (SETTANTA) anni pensavo avesse un valore storico rappresentativo dell’artigianato locale del dopoguerra ed affettivo per le tante migliaia di alunni che vi sono passati sotto, piuttosto che della persona a cui è stato intitolato l’istituto.