Tra la notte e l’alba del 9/10 luglio 1943, la Sicilia rurale del governo fascista, fu teatro del più grande sbarco aereo-navale della storia della seconda guerra mondiale.
Per cominciare in grande stile l’invasione della “fortezza Europea” gli alleati misero in campo otto divisioni per un totale di 160.000 uomini armati di tutto punto e ben equipaggiati, tutti provenienti dal Nord Africa liberato il maggio precedente e scortati da 2500 navi, 1200 mezzi da sbarco tra cui nuovissimi Duck americani, 14.000 veicoli, 600 temibili e versatili carri armati Sherman, 1800 pezzi d’artiglieria, 750 navi da guerra di diverso tonnellaggio ed armamento, 4000 aerei occupando di fatto cieli, mare e terra.
Non fu una passeggiata per nessuno, 38 lunghi giorni di battaglie, macerie e ferro contro carne, e se Palermo fu presa già il 22 di luglio, Catania e Messina furono teatro di uno dei ripiegamenti logistici delle truppe dell’Asse più riusciti e ancora oggi studiati dell’intero conflitto. Continua »
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