Racconti ucronici, cronache di una Palermo possibile: il Roney
Clelia aveva dormito un po’ sull’aereo che la stava riportando a Palermo.
Aveva lasciato la sua città da oltre 20 anni ed ora finalmente avrebbe rivisto i luoghi a lei tanto cari. Non era passato un solo giorno in cui non avesse ripensato a qualcosa che riguardasse Palermo. Aveva trovato un lavoro in Germania nel lontano 1995 ed, a malincuore, era partita. Da allora non era più tornata e non aveva neanche voluto leggere più notizie, avvenimenti, informazioni della sua città. Era molto arrabbiata con il suo paese perché l’aveva costretta, per mancanza di un lavoro che non la svalutasse, ad essere una straniera in un luogo tanto lontano dai suoi affetti più cari. Spesso chiacchierava al telefono con sua madre, rimasta a Palermo, o con i suoi fratelli sparsi per il mondo, ma non parlavano mai, per tacito accordo, dei cambiamenti della città. Continua »
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