Riforma del catasto, aumenti boom a Palermo: +163,4% sulla prima casa, +657,1% sulla seconda

La riforma del Catasto, approvata ieri in Commissione Finanze alla Camera dei deputati, potrebbe comportare aumenti boom per l’Imu, l’imposta comunale sugli immobili.

L’articolo 6 della legge delega per la riforma fiscale, con cui il Parlamento ha demandato all’esecutivo il compito di occuparsi della materia, prevede la modifica della disciplina relativa al sistema di rilevazione catastale, al fine di modernizzare gli strumenti di individuazione e di controllo delle consistenze dei terreni e dei fabbricati, e un’integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale, da rendere disponibile a decorrere dall’1 gennaio 2026.

Il testo prevede anche che, insieme alla rendita catastale già prevista dalle leggi in vigore, per ciascun immobile venga determinato anche il valore patrimoniale e una rendita che sia calcolata sui parametri del mercato.

Gli aumenti medi, secondo una proiezione della Uil, potrebbero essere del +128% Imu seconde case e del +318% sulla prima casa ai fini Isee.

Per Palermo la revisione avrebbe un impatto maggiore: +163,4% Imu seconde case e
+657,1% prima casa fini Isee.