“Sulle orme del mito”, mostra italo-greca a Larissa
Si è inaugurato a Larissa lo scorso 10 giugno 2022 presso il Mulino di Pappas, INSIDE THE MYTH, progetto d’arte diffusa dedicato al fiume Pineiós, nell’ambito dell’omonimo Festival.
La grandissima affluenza di pubblico, più di 1000 visitatori nelle prime tre settimane, denota il successo raggiunto, malgrado la difficile situazione internazionale, da questo progetto definito dalla stampa nazionale come uno «strabiliante progetto artistico» e che fa della città di Larissa un inedito palcoscenico dell’arte contemporanea.
Organizzato dal Comune di Larissa-Dipartimento Cultura e Scienza, ideato e curato dal palermitano Francesco Piazza con la direzione artistica di Vassilis Karampatsas, il progetto sostenuto dall’Istituto Italiano di Cultura di Atene, dalla Comunità Ellenica Siciliana “Trinacria” e dall’associazione Mansourcing, si articola attraverso diversi momenti artistici diffusi all’interno del perimetro urbano nel tratto compreso tra il Mulino di Pappas, che ospita una mostra d’arte contemporanea con 28 artisti greci e italiani e un murale posto nel cortile, la via Venizelou, una delle arterie pedonali più importanti della città, dove è stata allestita una galleria a cielo aperto con 11 artisti di Larissa, e la parte sottostante il ponte Alcazar dove trovano posto un grande murale e un’installazione.
La Comunità Ellenica Siciliana “Trinacria” colleziona così nell’arco di poco più di un anno, grazie alla attività curatoriale del palermitano Francesco Piazza e alla direzione artistica di Vassilis Karampatsas, quattro importanti progetti culturali: WAAG. We are all Greeks! Salonicco/Palermo, Canone doppio Atene/Palermo, POST ad Atene e appunto INSIDE THE MYTH.
È proprio il curatore a descrivere il concept di quest’ultima: Inside the Myth è stato pensato come un percorso artistico e narrativo diffuso in luoghi significativi della città di Larissa, volto alla comprensione di quella identità acquisita nel presente attraverso il contributo fondamentale della storia e della memoria collettiva. Perché la mitologia non deve essere vista come un sistema compiuto e perfetto, bensì come una fase di un processo di sviluppo e trasformazione utile per individuare sia i punti di forza sia le criticità della società contemporanea e, allo stesso tempo, possa essere l’azione fondativa per le culture successive. In questa prospettiva rigenerativa, abbiamo bisogno, sempre di più, di credere anche nei miti per riconquistare una dimensione spirituale e una consapevolezza tale che ci permetta di costruire il nostro futuro con un approccio all’esistenza che sia propositivo, ecologico, comunitario e soprattutto etico.
A sottolineare l’importanza strategica è l’assessore alla Cultura e alla Scienza del Comune di Larissa, Panos Sapkas, ricordando che finalmente dopo due anni di interruzione pandemica, il Festival di Pineiós torna arricchendosi volutamente di questo evento prefestival allestendo una vasta galleria dedicata al fiume “dalle acque argentate”.
Nella mitologia greca infatti, il dio fluviale figlio di Oceano e Teti, è conosciuto come Pineiós, era il padre della ninfa Dafne che trasformò nella pianta di alloro per salvarla dal dio Apollo che la inseguiva.
Un progetto “ben piantato con le radici” nell’importanza maieutica del mito, identità e allo stesso tempo fonte d’ispirazione per l’arte contemporanea attraverso la pluralità dei linguaggi dei circa 50 artisti italiani e greci chiamati a partecipare.
Vassilis Karampatsas sottolinea quanto Il mito possa ancora essere un’occasione creativa di espressione personale. Il progetto Inside the Myth rappresenta per la città un interessante momento culturale incentrato sul fiume Pineiós e sul mito di Apollo e Dafne. Artisti greci e italiani ne raccontano la loro versione contemporanea lasciando qui le proprie tracce.
L’evento, accompagnato dal catalogo in uscita nei prossimi giorni, vede in mostra al Mulino di Pappas i lavori degli artisti: Salvatore Alessi, Roberta Baldaro, Marco Bettio, Ismini Bonatsou, Paolo Casazza, Giorgio Distefano, Angelo Foschini, Francesco Fossati, Mario Fournaris, Christos Giannopoulos, Panagiotis Kefalas, Kiki Kolympari, Helen Kyrkilis, Theodoros Lalos, Aggeliki Loi, Alexandros Maganiotis, Alexandros Magkos, Nikos Moschos, Stefania Orrù, Maria Papatzelou, Zoi Pappa, Alessandra Rovelli, Max Serradifalco, Vasilis Soulis, Giorgos Tansarlis, Samantha Torrisi, Massimiliano Usai, Katerina Zafeiropoulou.
Alla OPEN GALLERY in via Venizelou, curata da Piazza con la collaborazione di Valentini Margaritopoulou partecipano: Artemis Diamanti, Konstantinos Douloudis, Dimitra Exarchou, Eleni Gatsiou, Ioulitta Karamavrou, Dimitris Lapousis, Christos Laskaris, Konstantinos Papargiris, Giannis Petrou, Eleni Sarli, Maria Zisopoulou
L’installazione sulla Riva del Pineiós è stata affidata all’artista ateniese Vasilis Goumas. Il murale al Mulino di Pappas all’artista siciliano Demetrio Di Grado e quello sulla Riva del Pineiós al Collettivo di Larissa, ETouKrou del Progetto Ippocampo formato da: Ιlion Afeslari, Grigoris Daskoulidis, Adonis Gagaras, Melandros Ganas,Thomas Kefalas, Alexandros Kiskinis, Giannis Samarinas, Paris Tournavitis, Ioannis Tsetsilas.
Ancora una volta un progetto curatoriale che attraverso il connubio tra genius loci e creatività site specific, amplifica il valore aggiunto della coralità delle opere dei singoli artisti, trasformando in un prezioso momento di riflessione collettivo le singolarità, costruendo ancora un evento mediatico capace di definire il sempre più solido “ponte culturale” italo/greco nell’anno in cui la Sicilia decide, grazie anche all’impegno ventennale della Comunità Ellenica Siciliana “Trinacria”, la restituzione del piccolo frammento del Partenone alla madre patria.
Sette gli artisti siciliani voluti da Piazza a rappresentare il sentire artistico dell’isola: Salvatore Alessi, Roberta Baldaro, Demetrio Di Grado, Giorgio Distefano, Max Serradifalco, Samanta Torrisi e Stefania Orrù ormai siciliana d’adozione.
La mostra chiuderà il 31 agosto.
Ultimi commenti (172.543)