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giovedì 21 nov
  • "Compra prima, spendi meno"

    Caro voli, la Regione avrebbe dovuto investire su campagna comunicazione: “Compra prima, spendi meno”

    L’esperienza dovrebbe insegnare che ogni tentativo di manipolare il mercato per ottenere, nel breve, maggiori benefici per i consumatori è sempre la via più rapida per l’inferno. Economico, s’intende. Ne è la riprova il bonus edilizio del 110 per cento, un lascito pauroso in termini di debito pubblico per le future generazioni. Lo potrebbero essere anche, con una gradazione inferiore di pegno da pagare, le misure che il governo siciliano ha deciso di mettere in piedi per tentare di contrastare il “caro prezzi” dei biglietti aerei. Lo scopriremo nel tempo.

    Il mercato ha le sue regole. Il compito dei governanti è quello di non interferire, semmai creare un ecosistema che garantisca trasparenza, sicurezza e certezza. Nel caso siciliano, ciò che certamente è mancato è stata una strategia di comunicazione istituzionale.

    Se è vero com’è vero che, come ampiamente argomentato dal Fact Book 2023 del centro ITSM (Iccsai Trasport and Sustainable Mobility Center) dell’Università degli studi di Bergamo sulla competitività del trasporto aereo in Europa, le tariffe medie che interessano la Sicilia sono molto competitive, ciò che le fa impennare è il forte dynamic pricing, ovvero l’incremento nei dieci giorni precedenti il volo, che in alcuni casi raggiunge anche il 40 per cento.

    Al di là delle esternazioni dei vertici della Regione, nulla è stato fatto per informare i siciliani su come comportarsi di fronte a questa “tipologia” di mercato. Investire risorse in una campagna di comunicazione istituzionale (radio, tv, web e social) incentrata sul claim: «Compra prima, spendi meno» avrebbe aiutato. Innanzitutto, in termini di trasparenza, perché avrebbe fatto comprendere bene ai consumatori il funzionamento dei meccanismi che regolano le tariffe aeree, ovvero responsabilizzandoli di fronte alla loro scelta.

    I 30 milioni di euro investiti dalla Regione per “calmierare” i prezzi sono funzionali nel breve periodo, aiutando anche chi ha scelto di acquistare un biglietto all’ultimo momento, ma non risolvono affatto il problema. Lo annacquano. Con l’aggravante che le compagnie aeree, stando così le cose, non avranno alcun interesse a modificare il loro modus agendi sui prezzi, perché non perderanno un solo euro.

    Palermo, Sicilia
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