Riaperto il Villino Favaloro come Museo regionale della fotografia, orari e costi
Il Villino Favaloro di Palermo (piazza Virgilio) ha riaperto oggi dopo oltre vent’anni al termine dei lavori di restauro ed è divenuto sede del Museo regionale della fotografia.
Il progetto di ristrutturazione, avviato durante la precedente legislatura regionale, è stato curato dal Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione, per un importo di 1,7 milioni di euro a valere sul Pon “Cultura e sviluppo” 2014/2020.
È stata realizzata la musealizzazione di una parte dell’archivio fotografico storico del Centro, selezionando i beni più rappresentativi e di maggiore valore artistico: negativi e positivi su lastra e pellicola risalenti ad un periodo compreso tra il 1854 e il 1970; album appartenenti alle famiglie dell’aristocrazia siciliana e all’alta borghesia, tra cui i Florio; apparecchiature fotografiche di fine Ottocento.
Un secondo intervento a carico del Pon “Cultura e sviluppo”, con un importo di 912600 euro, ha consentito di curare l’allestimento multimediale e immersivo, affidato a Vodafone Business ed ETT, per integrare e potenziare il sistema espositivo.
Il Centro ha curato i contenuti dedicati alle varie tematiche: storia delle tecniche fotografiche, i fotografi del Grand Tour, la fotografia tra naturalismo e pittorialismo, la storia della ritrattistica, i grandi fotografi siciliani, la documentazione fotografica legata allo sviluppo industriale e alla riforma agraria.
Un’app con testi e immagini guida il visitatore alla comprensione del percorso di visita lungo il piano rialzato e il primo piano, diversi exhibit con art wall, touch interattivi, ricostruzioni virtuali consentiranno di viaggiare nel tempo attraverso gli scatti fotografici di Sommer, Sevaistre, Incorpora, Interguglielmi, Benedetto ed Eugenio Bronzetti, i Seffer.
Il Villino è stato costruito, tra il 1889 e il 1891, su progetto di Giovan Battista Filippo Basile, come punto di incontro tra stilemi tardo medievali e rinascimentali in equilibrata sintesi stilistica delle tendenze sperimentali del geniale architetto. I pannelli a mosaico del piano superiore e della sala pompeiana sono verosimilmente opera di Carmelo Giarrizzo. I modi e le formule liberty risalgono ad alcuni interventi del 1903 a cura di Ernesto Basile, lo stesso che nel 1914 ha effettuato l’ampliamento del Villino con la costruzione del torrino belvedere. Le decorazioni pittoriche interne e i mosaici sono stati realizzati da Salvatore Gregorietti.
Il Museo regionale della fotografia è aperto al pubblico dal martedì al sabato dalle 9:00 alle 13:00, ultimo ingresso alle 12:15; aperture straordinarie la prima e la terza domenica del mese.
Biglietti 2 euro (intero); un euro (ridotto); ingresso gratuito la prima domenica del mese. L’accesso, inoltre, è gratuito o ridotto, secondo normativa regionale.
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