Palermo, non buona la prima
Il Palermo contro il Brescia mostra parecchi ed evidenti limiti fisici e tattici e si appalesa ai nostri occhi con tanti passi indietro rispetto a Parma e pure in confronto al migliore Palermo dei due anni di B appena passati.
Resta da capire se i rosanero sono parenti, anche se non di primo grado, di quelli della prima di Coppa Italia. Oppure se somigliano di più al brutto, facciamo bruttino, anatroccolo visto al Rigamonti. A Parma, contro una motivata ed attrezzata compagine di serie A, abbiamo veduto veramente una bella squadra al di là delle prestazioni dei singoli. A Brescia di fatto nessun reparto ha funzionato bene, si sono viste soltanto rare e neppure tanto altisonanti giocate individuali. Neppure le sostituzioni hanno spostato più di tanto, anzi per nulla, il corso degli eventi.
Il Brescia ha meritato ampiamente la vittoria con un primo tempo attento e con un secondo tempo superbo e lucido. Il Palermo nella seconda metà della partita, ed è accaduto come sappiamo pure nel recente passato, è invece scomparso dai radar. E questo ci dice che la malattia rimane anche se cambia la terapia. Parlare dei singoli perciò è abbastanza difficile e con tutta onestà abbastanza inutile. Una cosa è certa. Non può assolutamente essere questo il Palermo che viene dato dagli osservatori nel gruppo delle squadre favorite per andare in A nel campionato appena iniziato.
Ho avuto l’impressione, spero di sbagliarmi, che difesa, centrocampo e attacco stessero giocando tre partite diverse per quanto apparivano slegati i reparti. E se hanno giocato la stessa partita, allora il lavoro da fare è ancora tanto. A meno che non si sia trattato soltanto di un brutto e umido sogno di mezza estate, da archiviare come il ferragosto afoso appena trascorso.
Certo, una cosa va detta. Questo fatto di giocare subito tre partite lontani dal Barbera, per le note vicende legate allo stadio, che magari potevano prima essere affrontate e concluse, certo non aiuta e può segnare in negativo l’inizio di questa stagione. Insomma, vedremo come andranno le altre due partite fuori casa di agosto. Se i rosanero saranno subito in grado di recuperare a Pisa e a Cremona la via maestra, come vivamente ci auguriamo. Oppure se saranno rimandati a settembre in diverse materie e dovranno il primo del mese entrante sostenere importanti esami di recupero al Barbera. Al cospetto del pubblico palermitano che si sta abbonando in massa. Ma questa oramai non è più una notizia per nessuno.
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