Palermo – Spezia, dal Barbera e dintorni è (quasi) tutto
La cronaca. Le Aquile e gli Aquilotti. Lo scudetto dello Spezia. Le ragioni di Brunori. Il segno sulla mano.
Due Aquile si confrontano al Barbera in questo primo giorno di dicembre dopo la fine, non sappiamo se temporanea, della lunga estate palermitana. Che ci porta in dono la scarsità d’acqua. Tutte e due le squadre hanno l’Aquila come simbolo, nel caso di Palermo è pure il simbolo della città. Palazzo delle Aquile, al cui interno, va detto, non sempre si è volato alto e nell’interesse della città. Gli aquilotti ospiti al momento volano più in alto delle Aquile padroni di casa. Si fa per dire, ovviamente, visti i pochi punti racimolati al Barbera dai rosanero in un campo che sembra più esterno che interno.
L’imbattuto Spezia è invece un esempio di un campionato di vertice di una squadra che ha totalizzato sinora in casa il doppio dei punti fatti fuori. Dove pure ha un buon ruolino di marcia, con 10 punti e 2 vittorie in 7 partite. Ma in casa registra 20 punti e 5 vittorie in 7 partite, con un solo pareggio. Tutto ciò, prima della partita al Barbera, posiziona con 30 punti in seconda posizione lo Spezia, che quindi al momento verrebbe promosso direttamente. Il Palermo, prima dell’inizio di questa partita, è fuori dalla zona play off con 18 punti al nono posto. Ha più vicina la zona play out che il vertice. I rosa soli 6 punti in 6 partite in casa, un punto a partita. Fuori 12 punti, più dello Spezia ma in 8 partite.
I gol fatti e subiti dicono molto di più delle performance delle due squadre. 22 gol fatti dallo Spezia contro i 14 del Palermo, 8 reti subite dalla compagine ligure, 12 dalla squadra siciliana. Lo Spezia è la squadra che sinora ha preso meno gol di tutte le squadre del campionato di B. Anche i rosa hanno subito poco, sono infatti nella fascia alta in questa speciale classifica. Per i gol fatti il Palermo è in coda. Con 10 squadre che hanno fatto meglio, e 4 che hanno realizzato 14 reti come i rosa. Vedremo a fine partita come si trasformeranno questi dati di gol, fatti e subiti, e classifica.
La quindicesima giornata del campionato cadetto inaugura il mese delle feste di fine d’anno, che ci farà conoscere il campione d’inverno del campionato. Allo stadio si va con abbigliamento decisamente invernale da questa giornata. Se piove, quando piove, il fatto di essere al riparo della grande tettoia della tribuna, non sempre significa non prendere pioggia. Chissà se con gli ultimi lavori si è risolto il problema.
Nello Spezia diversi giocatori sono stati “palermitani”. A cominciare dall’attaccante Soleri. Nata nel 1906, la squadra ligure ha quasi la stessa età del Palermo. Come la società di Viale del Fante, anche gli aquilotti sono stati rifondati, nel 2008. Lo Spezia ha uno scudetto cucito sulla maglia, può infatti vantare un titolo nazionale, grazie alla vittoria del campionato di guerra 1944 di un club a esso affiliato. La sua storia si è svolta tra la seconda e la terza serie, approdando in serie A soltanto nel 2020.
Nel 2008 con lo Spezia in cattive acque finanziarie, la città scende in campo con un’iniziativa popolare per tentare di salvare la società. Viene costituito un sodalizio che raccoglie contributi economici da tifosi, sportivi e sponsorizzazioni da realtà economiche della Provincia. Questa neonata società rileva il 70% delle quote societarie e diventa azionista di maggioranza, realizzando così in Italia il primo caso di società di calcio gestita dagli stessi tifosi.
Da settimane tra i rosanero c’è il dilemma legato all’ex capitano e bomber del Palermo, Matteo Brunori. Che ha avuto con i tifosi un contrasto dopo che ha detto la seguente frase. «Sicuramente giocare a Palermo non è semplice: hai delle pressioni che ti responsabilizzano, ma a volte la piazza in un attimo ti può distruggere». Come se un calciatore non potesse esprimere la propria opinione. Peraltro nel caso specifico assolutamente condivisibile e vera riferita alla piazza calcistica palermitana. Che ragiona più con la pancia che con la testa. Il bomber, che ha segnato 63 gol nell’anno della promozione in B e negli altri due anni, è ormai la terza scelta. La guida tecnica afferma che si fanno giocare quelli più in forma, cioè i calciatori che negli allenamenti si impegnano di più. Resta il fatto che in classifica non vanno gli allenamenti e che le soluzioni in attacco alternative sinora sperimentate non vanno bene. Sia in termini di gioco che di gol.
Oltre una recente rifondazione e l’Aquila come simbolo, il Palermo e lo Spezia hanno un’altra cosa in comune. Le proprietà sono straniere. Quella dello Spezia è statunitense, la proprietà del Palermo, il City Football Group, è un’azienda multinazionale britannica attiva nel campo dell’intrattenimento sportivo, posseduta in larga maggioranza da una società degli Emirati Arabi. Il Palermo ha un suo centro sportivo, il club ligure è in affitto. Gli investimenti sulla società palermitana sono stati maggiori rispetto a quanto avvenuto nello Spezia. Sette allenatori sinora lo Spezia, tre il Palermo nelle gestioni straniere.
C’è il grande ex giocatore in tribuna autorità. Applausi e ovazioni. Questa città guarda spesso o sempre indietro. Si conferma Brunori in panca ed Henry al centro dell’attacco. Unica missione in questa partita è fare gol e vincere. Noi vogliamo questa vittoria gridano dalla nord. Sempre gli stessi slogan. Che noia. I rosa attaccano verso la sud al fischio d’inizio. Pochi spettatori. Al quinto minuto quasi gol per i rosa, il portiere alza sopra la traversa. Dopo pochi attimi un’altra prodezza nel mandare la palla in angolo. Al 10mo tiro da sinistra sull’esterno della rete degli aquilotti spezzini. Al 13mo ammonito il centravanti del Palermo per un fallo che sembra evidente nei confronti del difensore. I primi 15 vanno al Palermo. Lo Spezia al momento non sembra una squadra seconda in classifica. Scaramucce continue tra il centravanti rosa e il difensore come strascico dell’episodio di prima.
Al 17mo il Palermo si mangia un gol, subito dopo un palo. Poi un tiro sopra traversa. I Rosa pressano alla grande. Partita nervosa. Al 21mo è lo Spezia ad andare vicino alla rete. Al 28mo un tiro debole dei rosa va sulle braccia del portiere. Più deciso subito dopo lo Spezia, c’è un contatto in area rosa. Il Var dice che non è successo nulla. I secondi quindici minuti del primo tempo vedono lo Spezia più pericoloso. Nella panchina i tecnici del Palermo parlottano.
Al 31mo il Palermo va di nuovo vicino al gol. Lo Spezia si salva in angolo. I rosa ancora verso la porta avversaria, respinge casualmente un difensore una palla diretta in rete. Al 35 di testa il meritatissimo vantaggio del Palermo con il difensore Baniya. Il Palermo non si tira indietro e pressa ancora. Al 40mo Henry pericoloso da fuori area ma non centra la porta. Fine primo tempo. Palermo meritatamente in vantaggio, prima frazione giocata bene in tutti i reparti. Con una grande, almeno in classifica perché nel primo tempo lo Spezia si è visto poco, i rosa sembrano esaltarsi. Anche se si segna l’unica rete con un difensore.
All’inizio del secondo tempo cambio tra gli attaccanti rosa Henry, che esce, e Le Douaron. Lo Spezia parte a testa bassa. Il tecnico rosa si dispera e incita la squadra a venire avanti senza farsi schiacciare. Al 50mo quasi rissa nel controcampo dello Spezia con un ex del Palermo coinvolto. Raggiunto dagli spalti da improperi che incivili è dire poco. Dalla nord il solito intelligente slogan catanese vaffanculo. Lo Spezia attacca, colpo di testa sopra la traversa dei rosa al 55mo. Al 58mo quasi gol per l’ex Soleri. Al 60mo altre due sostituzioni per il Palermo. Vasic e Lund, escono Verre e Di Francesco. Ci si vuole coprire meglio evidentemente. Nel primo quarto d’ora del secondo tempo meglio di poco lo Spezia.
Al 64mo i rosa si masticano un gol, ma subito dopo c’è il raddoppio con un’autorete. Al 66mo super parata del portiere del Palermo. Applausi a Soleri che esce. Entra nel Palermo Di Mariano al posto di Insigne. Che ha ben giocato. Come tutti quelli del Palermo oggi del resto. Nei secondi quindici minuti del secondo tempo i rosa mettono in frigo il risultato con il secondo gol e controllano la partita.
Al 76mo possibile rigore per lo Spezia rimandato dal Var all’arbitro. Rapido controllo in video e rigore non dato. The end dopo altre due sostituzioni nei rosa e un quasi 3 a 0. Il Palermo rientra nei play off, lo Spezia perde il secondo posto ed esce molto ridimensionato dal Barbera. Vediamo se questa partita è la svolta per il Palermo verso una stagione meno altalenante. Oppure è soltanto un bel pomeriggio d’inverno. Va sempre sottolineato che davanti si continua a non segnare. Si torna a Palermo il 15 dicembre con il Catanzaro. In mezzo il 7 la trasferta a Carrara. Due squadre sotto il Palermo.
Nella foto a corredo di questa quasi cronaca vedete la mia mano con i colori rosanero che riproducono l’aquila stilizzata. Non mi piacciono i segni sul corpo. Questa è la prima volta che accetto. Se può servire per future vittorie dentro casa, a disposizione.
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