Palermo – Bari, dal Barbera e dintorni è (quasi) tutto
Prima della partita
Si torna al Barbera passando sotto un suggestivo albero di Natale messo all’ingresso. Il campionato dei rosa a fine anno, al giro di boa del girone di andata, è certamente deludente per risultati e gioco. Inutile stare a ripercorrere le dinamiche dei singoli. Se una squadra funziona bene ciascuno riesce a dare il meglio. Non è tennis, nel calcio in campo va un articolazione complessa dal punto di vista tecnico e societario. Inutile pure dire che si gioca bene o non malissimo come l’ultima partita a Sassuolo, se poi perdi sia fuori che dentro e ti ritrovi a pochi punti dalla zona retrocessione e da una valanga di punti dalle prime tre. Dobbiamo ammettere che con i diciotto metri quadrati di porta, soprattutto i rosanero che giocano avanti, fanno fatica a fare amicizia. Del resto come gol fatti prima della partita di stasera il Palermo con sole 18 reti ha soltanto quattro squadre dietro. Zona retrocessione. Che del resto come posizione in classifica generale, in tredicesima posizione e 21 punti, è a soli due punti. Ho letto un’analisi. Praticamente, in sintesi estrema, gli attaccanti entrano poco in area. I tifosi sono sempre più delusi, soprattutto adesso che si vive la situazione peggiore dei tre anni di serie B. Certo, l’aspirazione sarebbe la promozione diretta, i primi due posti. Ma pure io del resto vorrei concittadini meno incivili. Da serie A immediata. Ma sino a ieri il tappeto di auto in seconda e talvolta terza fila, nell’asse Empedocle Restivo, Sciuti, Terrasanta, ci informa che altro che play off, saremmo in paradiso, qua siamo in serie Z. Poi c’è questa storia dei tifosi che vanno in trasferta e sono quasi degli eroi cui tutto si deve. Un attimo di calma. Gli eroi sono quelli che, magari per una paga non proprio lussuosa, si spaccano la schiena per gran parte della giornata. Insomma, andare allo stadio in altre città non è come scendere in miniera. Relativizziamo. Sempre di calcio si tratta e di trasferte dove ci si diverte. L’eroismo riserviamolo per cose più importanti. La squadra che sbuca in campo dagli spogliatoi è reduce da un lungo ritiro voluto dalla società in quel di Torretta, dove c’è il bel centro sportivo rosanero di recente inaugurazione. Il ritiro è un rimedio di risposta a periodi di crisi ormai quasi in disuso, che ci rimanda a stagione calcistiche novecentesche. Il Bari al fischio d’inizio ha tre punti in più dei nostri, cioè 24, ed è al settimo posto, in zona play off. Fuori casa i baresi hanno collezionato, prima di scendere al Barbera, 4 pareggi, 2 vittorie e 2 sconfitte. Non è un ruolino catastrofico. Tutt’altro. La formazione annunciata un’ora prima del fischio d’inizio, in una Palermo con un barometro decisamente invernale, fissa Brunori al centro dell’attacco ed è probabilmente il migliore undici che la rosa attuale dei rosanero può consentire. Facciamo un pronostico mezz’ora prima della partita. Palermo 2 – Bari 0. Rimetto dopo mesi una delle sciarpe rosanero. Perché è facile essere tifosi quando tutto gira bene. Fila lunga per entrare in zona tribuna, un tornello è chiuso. Bel regalo di Natale con questo freddo. Come ampiamente previsto pochi spettatori. Sia per il giorno festivo che per la disaffezione al momento serpeggiante tra i supporter rosanero. Un suggestivo gioco di luci, buon Natale e buon anno, prima della canzone proiettata dappertutto di Sergio Endrigo, io che amo solo te.
La partita
Fischi attesi accolgono le squadre in campo e pure criminali petardi. La zona dei tifosi ospiti è vuota, i bambini e le bambine che accompagnano i calciatori hanno in testa il berretto di Babbo Natale. Dalla nord si inizia con «Dionisi vattene via».
Si parte con un colpo di testa in attacco del Palermo abbastanza pericoloso preso dal portiere e una traversa colpita da Brunori con un bel tiro da fuori. Il Bari subito dopo, quasi al quinto, fa la barba al palo, poi pericoloso con una punizione dal limite, quindi ancora avanti. Solo la maglia, dicono dalla nord. Al decimo quasi gol del Bari. I rossi pugliesi sembrano più sicuri nei primi quindici minuti. Tendono a schiacciare il Palermo nella propria metà campo. Il solito «Chi non salta è catanese», dalla nord gridato per alcuni minuti. Possono sempre vincere il nobel dello slogan più stupido. Dionisi e il suo vice parlottano contrariati. Al 18mo Di Francesco da fuori punta il sette, ma il portiere avversario c’è. Nei secondi quindici minuti del primo tempo i rosa tentano di alzare il baricentro. Il gioco del Palermo, che attacca verso la nord, si sviluppa quasi tutto sull’asse sinistro con un buon Di Francesco. Al 30mo il portiere del Palermo salva lo 0 a 0.
Al 33mo Palermo quasi in gol, ma non riesce a tirare in porta. Al 35mo stessa cosa a parti invertite. Al 39mo Palermo pericoloso ma niente tiro verso il portiere. Potrebbe essere il ritornello noioso di questa stagione. Appena superato il 40mo il tiro in porta c’è e c’è pure il gol di Le Douaron. In fondo il calcio può essere semplice. Adesso un incivile «barese pezzo di merda» dagli spalti. Il codice penale, questo sconosciuto dentro gli stadi. Si conclude il primo tempo con un colpo di testa su calcio da fermo che fa quasi scattare il secondo gol. Si va a prendere una bevanda calda.
Nel secondo tempo il Palermo parte sostituendo Di Francesco con Lund. Aveva giocato bene. Si tratterà di un problema fisico sopravvenuto. I rosa ora attaccano verso la sud. Davvero poca gente. I tre posti alla mia sinistra e i quattro alla mia destra vuoti. La temperatura adesso è decisamente bassa. Al 51mo il Bari si fa sotto ma non impegna lo specchio della porta avversaria. È comunque ripartita bene la squadra pugliese. Al 56mo infatti a portiere battuto prende il palo. Carambola e palla che finisce al portiere. Vasic nei rosa al posto di Verre. Un ragazzino gasato da del mongoloide e poi del ritardato a qualcuno dei rosa. Da premio Nobel il pargolo. Al 59mo il Bari quasi sull’1 a 1.
Manca mezz’ora. I rosa provano a darsi una svegliata. Ci provano al 65mo ma non vedono la porta. Poi ancora e ottengono una punizione dal limite sinistro dell’area. Tiro molto bello di poco fuori dallo specchio della porta. Il Bari a questo punto cambia quasi mezza formazione. I rosa provano a restare alti. Al 75mo il portiere rosa salva ancora il risultato. Entrano in attacco Henry e Insigne al posto di Brunori e Le Douaron cambiando tutta la linea di testa. Al 78mo i rosa vedono la porta, ma il portiere del Bari è attento. Poi il Bari pare poter affondare il coltello nelle incertezze difensive rosa. Quasi al minuto ottanta il Palermo ancora pericoloso. Tre ragazzini con tre piccoli cartelli colorati chiedono, quando finirà l’incontro, le maglie dietro la panchina dei rosa. All’83mo il Bari pericoloso. Un difensore del Palermo questiona vivacemente con la panchina. Ceccaroni esce per Nedelcearu quando mancano sei minuti. Al 90mo tempo di recupero di cinque minuti. Calcio d’angolo per il Bari, pure il portiere in attacco. Finisce 1 a 0, non ho preso il pronostico di 2 a 0, ma sempre di vittoria si tratta.
Dopo la partita
Tutti ad abbracciare il portiere del Palermo. Mezza vittoria in effetti è sua. Cancellate sul campo le incertezze mostrate contro il Sassuolo. Tutti in cerchio i rosa. Poi vanno verso la nord. Fischi profusi da parte dei commissari tecnici della nazionale del tifo organizzato. Tantissima, troppa, fatica per vincere una partita in casa. Incontro comunque giocato con la dovuta attenzione dai rosa. Si devono registrare tensioni nella squadra e tra questa e la panchina. Il duo iniziale in attacco Brunori – Le Douaron ha convinto. Sarebbe meglio utilizzarlo sempre come prima scelta. Del resto Brunori ha segnato in rosanero una valanga di gol. Quelli che mancano. Il Palermo di fatto riaggancia la zona play off con 24 punti con un gruppone di sei squadre
È un’affermazione che può costruire un futuro meno problematico? O tutto durerà, visto che il periodo è quello giusto, da Natale a Santo Stefano? Vedremo. Anche se al
momento non sembra questa una squadra con un’identità precisa. Si va da partita a partita. Non si capisce tuttavia chi parla di problemi difensivi. In questo reparto l’unico discrimine per portiere e colleghi di reparto sono i gol subiti. Ebbene, i rosanero ne hanno incassati 17, solo lo Spezia ha fatto meglio. Semmai, come evidenziato, c’è un problema realizzativo evidente. La prossima gara sarà fuori con il Cittadella, a ridosso di San Silvestro. Ci rileggiamo nel 2025, il 12 gennaio al Barbera c’è il Modena. Intanto, Buon Anno.
Ultimi commenti (172.542)