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venerdì 20 dic
  • Torna il “Blocchiamo tutto day”

    Torna oggi il Blocchiamo tutto day degli studenti che protestano contro le misure del governo ritenute dannose per le fasce più deboli della popolazione. Già a fine ottobre si verificarono interruzioni del traffico e tentativi di occupazione.

    I punti di concentramento a partire dalle 9:00 saranno in piazza Croci, piazza Politeama e piazza Verdi.

    Palermo
  • 13 commenti a “Torna il “Blocchiamo tutto day””

    1. Il “blocchiamo tutto” DAY non si può sentire… l’inglesizzazione a tutti i costi è una cosa MOSTRUOSA!!!!!

    2. …e certo si stanno avvicinando le vacanze di natale e pur di scapuliarsi il periodo novembre-dicembre si inventano di tutto…

    3. tra un po quando l’italia sara’ in default saremmo davvero tutti bloccati…

    4. protesta per il vecchio governo,certo.
      Il nuovo governo,non si sa ancora che pesci prende.
      Forse era meglio aspettare.
      Intanto la borsa italiana anche stamattina e’ in rosso,nonostante il governo sia nato ieri pomeriggio.

    5. scusate ma in questa maniera si protesta solo contro i cittadini che hanno già le balle piene e non contro le istituzioni.

    6. andate a studiare che è meglio…

    7. ho visto il corteo terminare la manifestazione in viale delle scienze davanti la mensa universitaria,penso che a quest’ora sono tutti lì ad occupare i tavolini per un lauto pasto offerto con il contributo del governo!!

    8. vergognosi, hanno lanciato vernice indelebile e uova contro i palazzi di via emerico amari dove c’è il bar Bristol e la Camera di Commercio. Hanno anche colpito degli ignari passanti, erano circa 300 Compagni con tanto di striscioni rossi, alcuni di loro (i piu’ organizzati ) non erano nemmeno studenti (o se lo erano erano un tantino fuori corso visto che avevano oltre trentacinque, quaranta anni…)

    9. andate a zappare!!!!

    10. leggo ora sulla repubblica che era presente come portavoce anche Martinico un “non studente” un autonomo del centro sociale anomalia …

      vergogna!!

    11. sono dei vandali, sono scolaricchi asini che non vogliono studiare,sono incivili.

    12. I PROPRIETARI CHE NON REGISTRANO IL CONTRATTO DI AFFITTO O LO REGISTRANO PER UNA CIFRA INFERIORE ORA SONO CONDANNATI. CI FREGANO I SOLDI PERCHE’ABBIAMO BISOGNO DI ABITARE A PALERMO PER STUDIARE.

      Pagare 84 euro al mese anziché 450 per un appartamento di tre vani nel centro di Palermo. Utopia? Tutt’altro. Da ottobre Salvo, giovane capofamiglia che vive con la moglie e un figlio piccolo nella zona del porto, si ritrova con 366 euro in più al mese sul conto in banca, dopo aver denunciato all’Agenzia delle entrate il proprietario di casa che aveva registrato un contratto fittizio. Tutto grazie al decreto legge numero 23 del marzo 2011.

      “Pagavo 450 euro al mese – racconta Salvo – ed ero convinto di essere in regola. Ho scoperto per caso che la proprietaria aveva registrato un contratto di locazione da 2700 euro, cioè 225 euro al mese, esattamente la metà”. Salvo prova a chiedere spiegazioni, ma la risposta – “Le sembra giusto costringermi a pagare tutte queste tasse allo Stato?” – lo spinge a rivolgersi al sindacato degli inquilini Ania. “All’inizio avevo un po’ di paura – spiega – ma nel giro di un mese la questione si è risolta”.

      A Palermo la maggior parte degli universitari vive nel centro storico, spendendo tra i 170 e i 250 euro per una stanza singola. L’Ersu – l’Ente regionale per il diritto allo studio – ha appena pubblicato le nuove graduatorie per le borse di studio. Le domande per un posto letto sono state 2337, gli idonei 1348, solo 634 i vincitori. Circa 700 studenti, pur avendone il diritto, non avranno garantito il posto letto dall’Università, andando ad ingrossare il mercato degli affitti. “Ho cambiato tre case negli ultimi anni e sono sempre stato in nero – racconta Sergio, studente di Scienze Politiche – A fronte della richiesta di un contratto regolare sono stato invitato ad andarmene”.

      Pia, invece, studentessa di Scienze Politiche, due anni fa aveva trovato il coraggio di denunciare: “Non avevo contratto e il proprietario non faceva altro che chiedere soldi. Un giorno chiamai pure la polizia. Alla fine mi offrì uno sconto di cinque mesi sull’affitto e rinunciai alla denuncia. Se all’epoca ci fosse stata questa norma, l’avrei usata sicuramente”.

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