Sciopero sì, selvaggio no
Ho questa impressione: in Italia, specie in Sicilia, si è passati dal pecorume del niente sciopero, per paura della dittatura fascista, alla sfrenata libertà dello sciopero selvaggio. Non alla protesta espressa mediante lo sciopero esercitato con la semplice astensione dal lavoro.
Come dovrebbe essere. Gli autotrasportatori non si limitano a fermare i loro automezzi, assolutamente no, devono impedire per forza la circolazione stradale all’intera popolazione. Lo stesso può dirsi per tutte le altre categorie, con qualche eccezione naturalmente. Io non discuto le ragioni della rivolta dei cosiddetti forconi in Sicilia.
Sono sacrosante. Sono la prova della inadeguatezza della classe politica che ci governa, dedita soltanto a raccattare consenso attraverso le più stridenti forme di clientelismo, a danno dei veri diritti dei cittadini. Ma la giustificazione dello sciopero non può sfociare nel blocco totale della vita economica e sociale di una città o di un territorio. Selvaggio è qualcosa di più che incivile. È violenza e sospensione dei naturali diritti di libertà dei cittadini.
Non è da prendere sottogamba la denuncia della Confindustria siciliana circa l’infiltrazione tra gli scioperanti di elementi della malavita organizzata. La violenza attira chi ci guazza nella violenza. Uno sciopero non può assumere le dimensioni di un cataclisma per una nazione. Gli autotrasportatori hanno in mano una forza formidabile: fermare i rifornimenti significa mettere in ginocchio una comunità, perché aggiungere azioni ancora più devastanti? Si parla da oltre sessant’anni di dare una disciplina al diritto di sciopero. Sotto i permanenti governi democristiani non se ne poteva parlare, pena un’insurrezione. Adesso siamo in un contesto politico radicalmente diverso. Non è una democrazia perfetta, ma neanche incompiuta o bloccata come quella dell’era precedente a tangentopoli. Ormai tutte le forze politiche sono legittimate a governare, l’alternanza è una realtà. La paura della sopraffazione di una parte sull’altra non ha più ragion d’essere. Perchè le forze politiche, il legislatore, non hanno il coraggio di mettere sul tavolo delle decisioni questo diritto così importante per la vita democratica ed economico-sociale di una nazione? Non per limitarne la portata, ma per assicurare il suo esercizio in piena libertà, nel rispetto delle libertà dei cittadini?
È questo il discorso di un bieco reazionario? No, è il ragionamento di un cittadino profondamente democratico, che conosce il disagio, il travaglio, la sofferenza che sta dietro alla decisione di uno sciopero e che vorrebbe vivere in una comunità dove i diritti di tutti fossero rispettati.
dalla parte dei FORCONI!
dalla parte dei Forconi anche io!
Questa protesta sembra incivile solo perchè non le si dà l’attenzione che merita.
Anche a me ha dato fastidio perdere mezz’ora di tempo per il pieno di benzina (lavoro molto lontano, non ci arrivano i mezzi e uscire la mattina in bici con la bambina non è una passeggiata), ma sono solidale con chi alza la testa.
D’altronde lo stanno facendo anche per me, per mia figlia e per tutti noi. Quindi benissimo la protesta, anche in questo modo.
Personalmente amo protestare. Ma qui non mi sembra chiaro contro chi e per cosa. Troppo generiche le motivazioni e nessuna proposta concreta. Molto rumore per nulla.
D’accordo con zelig. Contro chi protestano? Lombardo vorrà o potrà mai fare qualcosa? Il movimento otterrà ciò che chiede? Io dico di no e intanto chi ci va di mezzo è la gente comune che non può andare a lavorare, che deve fare la fila per la benzina che dove si trova costa un’occhio, che deve sperare che prima o poi si stanchino perchè stanno inizando a scarsegggiare i beni di prima necessità ne supermercati. Se davvero faranno questo sciopero ad oltranza come si potrà ancora essere dalla loro parte?
Uno sciopero ha una sua ragione di esistere solo se con esso provoca un danno o un disagio avvertibile. Se io sciopero e nessuno se ne accorge, se tutto va avanti come se nulla fosse, va da se che lo sciopero provoca un danno solo a me, che non verrò pagato per quella giornata. Bella forza…
Viceversa se ad uno sciopero corrisponde un disagio per tutta la comunità si capisce la portata del lavoro di chi sciopera e la sua importanza relativa. Se scioperano i benzinai le città si fermano. Se scioperano i Tir, le città rimangono senza provviste. Se scioperano i pescatori, non si mangia più pesce (ecco, qui già è avvertibile una differenza relativa sull’importanza della figura professionale nel contesto complessivo. Il che è come dire che un benzinaio è più importante di un pescatore. So che suona strano, ma è così).
Se poi il tir si mette in mezzo alla strada e non mi fa passare, quello è un altro discorso. Non è sciopero. Su questo non credo vi sia alcun dubbio.
Mi piacerebbe sapere chi c’e’ dietro a questo stranissimo “sciopero”. Mi hanno detto che a Catania ci sono i forzanovisti insieme agli scioperanti, mentre a Palermo ci trovi quelli dei centri sociali. Situazione decisamente strana e anomala!
i sindacalisti ed i partiti della sinistra (SEL, RIFONDAZIONE) non sono riusciti a manipolare la protesta a fini politici, allora la attaccano e la denigrano dicendo che è fatta dai Mafiosi o dai naziskin, in realtà a questa protesta partecipano Lavoratori di tutte le ideologie, Disoccupati, Padri, Madri, Studenti, Agricoltori, Autotrasportatori, Artigiani, Operai, Braccianti Agricoli, Commercianti e Pescatori…
E’ una RIVOLTA DEL POPOLO!
sud Insorgi!
E’ solamente VERGOGNOSO. Questa non è una libera manifestazione per una problematica inerente la propria attività, ma un grosso problema di ordine pubblico e sicurezza, che viene a mancare, ad ogni cittadino che si adegua (a tutte le dittature partitiche) facendo grossi sacrifici, tutti i giorni per portare un pezzo di pane a casa. La beffa è che avendo quei pochi soldi, sempre più tassati, non trovo nè che di sfamare i miei familiari,nè il carburante per continuare a spostamrmi per svolgere la mia attività lavorativa. E’ una VERGOGNA che lo stato è sempre assente e mostra tanto debolezza per quattro facinorosi politicizati e mafiosi. Il governo dei Partiti era ladro! ma quello dei Professori non stà mostrando di essere molto debole.
Il ministro dell’interno sopranominata MINISTRO DI FERRO, di ferro cià solo forse i gancetti delle bretelline che sostengono la gonna e basta. VERGOGNA!! VERGOGNA!!! VERGOGNA!!!!
DERELITTO
I sindacalisti della sinistra erano con gli OPERAI FIAT quando termini stava chiudendo, senza che nessuno facesse neanche un referendum…
dove erano i forconi e il loro compari?
i sindacalisti avranno tante colpe, ma sostenevano una protesta di gente che lavorava e produceva!!!
PRODOTTO!!! capite, prodotto!!! non sconti sul carburante e assistenzialismo…
dalla fame si esce producendo, non tentando di scroccare benzina e regalando alibi alla lega!!!
i sindacalistinegli ultimi decenni si sono arricchiti alle spalle dello stato e di tutti noi, ed alle spalle degli operai che dicono dirappresentare.—
hai risposto ad un decimo del mio commento…
magari avrai ragione, ma quando chiudeva la più grande fabbrica siciliana, chi c’era li?e i tuoi dov’erano?
Cosimo, non vedo fra i “forconisti” gli operai della fiat. Ricambiano il favore ai “colleghi” o semplicemente non gliene viene nulla ?
i sindacalisti sono come i politici i veri parassiti della societa’.
Sono dalla parte dei forconi, però mi chiedo… perché non c’era tutta questa ” euforia ” quando governava il sig. Berlusconi? ( quattro anni non due mesi !!! ) Perché solo adesso? Sinceramente iniziano a venirmi dei dubbi…!
io non approvo questo sciopero, e ancora di più non approvo che coloro i quali non vogliono scioperare o aderire a questi a mio avviso dubbie motivazioni, (dubbie solo perché vaghe e senza uno scopo o un progetto preciso), siano costretti a sottostare alla volontà di questi forconi. questo non è scioperare è imporre la propria volontà sulle vite degli altri
W i forconi!
pero’ non ho visto da parte dell’autore una bozza d’indignazione,sulla censura mediatica,e l’assenza (come sempre) del governo itagliano
Io mi auguro che presto arrivino i manganelli!!!!!!! E una bella pedata nel culo a tutti i pecoroni dei Forconi… mandiamoli in Libia lì c’è terra da spalare… e liberiamo un po’ la Sicilia…
Sono d’accordissimo con Panduri. Ormai è un blocco terroristico della circolazione. E’ da vigliacchi! Forconi not in my name! Sono esterefatto anche dalla inazione delle forze dell’ordine.
ma che genere di protesta è? Contro chi si vuole protestare e per ottenere cosa? Fino adesso sta colpendo solo la gente comune. Molto strano che gli unici che dovrebbero essere attaccati come i veri responsabili di questa situazione, tutta la classe politica,non siano minimamente sfiorati dalla protesta. Sento parlare di rivolta, ma le rivoluzioni si fanno attacando i palazzi del potere non impedendo alla gente comune di andare a lavorare
Che emozione, vedere i protestanti stagliarsi contro il cielo azzurro pieno di scure nuvole grigie ma così scure da sembrare nere. S’è capito qual è il colore di fondo Se si trattasse di studenti li avrebbero caricati già nel primo giorno di blocco, c’è altro da capire?
Ma alla fine di che cosa vi state lamentando ?
Forse perchè non possiamo uscire con la macchina, forse perchè il Forum si trova lontano da casa ed alla Coop manca merce o forse perchè si tratta di rozzi individui venuti dalla campagna a disturbare la quiete dei capoluoghi siciliani.
TEMPI DURI CI ASPETTANO e questo è un piccolo antipasto.Purtroppo il nostro essere italiani non ci fà riflettere sulle rivolte dei paesi nord-africani e sul rischio default che presto ci toccherà. Per le giovani generazioni, questi non sembrano essere problemi che ci possano toccare ma provate a chiedere ai vostri nonni quale fosse la condizione del popolo alla fine della seconda guerra mondiale. Siamo sicuri che la situazione non si possa ripresentare ?
@ NUMRERO PRIMO
SACRE PAROLE !
Scusa NUMERORPIMO, che io sappia non si “esce con la macchina” solo per puro sollazzo. Fai intendere così. C’è gente che ha bisogno di muoversi con l’automobile per motivi differenti che al momento si trova sequestrata in casa. Anziani, bambini ed ammalati.
I tempi duri per chi? Se non te ne fossi accorto sono già iniziati da diversi anni per una gran parte della popolazione. Evidentemente tu sei uno di quelli che ha voluto vedere solo i ristoranti pieni e negli aerei il tutto esaurito. Svegliati e scendi per strada, la realtà è ben diversa e…. ripeto da molti anni.
La grettezza non ha confini, neanche grammatiche e tantomeno ortografie.
Non voglio esprimermi pro o contro, anche perchè (ad essere onesto), non mi sono chiare ne le ragioni ne i destinatari di queste manifestazioni. Mi sono però accorto di un effetto collaterale degno di nota. Ieri mattina, e ancor più ieri sera, il centro ospitava un decimo delle solite auto ed il triplo delle solite bici. Percorrere corso vittorio in discesa, senza preoccuparmi di auto selvagge in doppia fila, senza spaccarmi i timpani causa clacson, è stata una piacevole esperienza. E poi, tornato a casa, un inedito SILENZIO, silenzio che sto gustando anche ora. Niente clacson, niente acceleratori, niente urla, niente motorini. La città è (o quantomeno sembra, molto più vivibile.
ma finiamola,i palermitani prendono la macchina pure per andare a comprare il pane…camminare un pò a piedi non ci farà male…in quanto al lavoro pazienza è ora di scioperare tutti, la macchina non ci serve.
Arriveranno tempi così duri che non ne avete idea, io lì vi voglio vedere, e credetemi mi auguro che i più indifferenti e disturbati oggi, siano i primi a crepare di fame!!! perchè lìindifferenza porta piano piano lì!!!
Giu, torto non ne hai. Vorresti dunque significare che la vita che quotidianamente scorre nelle nostre città, nella nostra città, è un cesso? Te ne sei accorto, se ne sono accorti (me n’ero accorto). Che non è vita questo affannarsi sovrapporsi etc? E’ vero. Ma ciò che chiedono i protestanti, la riduzione del costo del gasolio e dei costi è “riduzione dell’attrito” dunque più scambi, più traffico etc.
Avidya. a maggior parte delle persone è capace di vedere solo la punta del proprio naso.
Qualche accertamento fiscale sui manifestanti che bloccano gli scambi commerciali io lo farei.
I dubbi di Rita sono i miei dubbi.
infattti non mi sonbo sbilanciato con un giudizio sui contenuti, ma semplicemente su un effetto collaterale piuttosto eloquente
@ Martin ti ricordo che al peggio non c’è mai fine
La prossima manovra del governo Monti dovrebbe essere: “La settimana del carburante a 5 Euro”.
Da ripetersi magari ogni 2 mesi e durante gli esodi estivi ed invernali.
Mi sembra una buona idea così iniziamo seriamente ad usare i mezzi e la dove non ci fossero impariamo a pretenderli.
I mezzi pubblici si usano se si verificano contemporaneamente tre condizioni: coprono a sufficienza il territorio, sono sufficientemente frequenti, sono sufficientemente in orario. A Palermo io non posso usare i mezzi pubblici e neanche la bici e come me tantissime altre persone. Non vedo proprio cosa c’azzecca “sconti carburante per autotrazione” con “migliorare i trasporti pubblici”.
ortophon concordo. Le maestrine salveranno il modo! ops… il mondo!
quello che non riesco a capire è che ci lamentiamo sempre in sicilia che nessuno si fa avanti per protestare con una manifestazione incisiva. Adesso che qualcuno lo fa ci lamentiamo. Lo scopo è proprio questo, capite? Creare disagio (non violento, non mi sembra che i forconi abbiano incendiato qualcosa o pestato qualcuno) in modo che finalmente QUALCUNO si decida ad ascoltarli.
Bloccare un’intera regione così a lungo colpisce duramente i soggetti più deboli.
Naturalmente i mezzi pubblici si possono usare anche in assenza delle tre condizioni summenzionate. Una mia amica ricorda con emozione la mezza giornata trascorsa venti anni fa sulla Karakorum Highway in attesa dell’autocarro che effettua il servizio di pubblico trasporto per i turkmeni che dall’altopiano si recano a Kashgar 🙂
Eggià Martin, evidentemente se ne fottono dei più deboli. La situazione è grave ma non seria, se fosse seria questi protestanti, che poi sono poche centinaia di individui, dovremmo vederli davanti alle sedi istituzionali, ma se ne guardano bene! Dipendesse da me prenderei le generalità e avvierei accertamenti fiscali.
Tra breve ci sono le elezioni amministrative, c’è gente in cerca di visibilità, riciclibili della subpolitica, indovina un po’ i colori…
AI MANIFESTANTI: ANDATE AVANTI ANCHE E SOPRATTUTTO SENZA SINDACATI CHE COME SEMPRE SONO VENDUTI A QUALSIASI GOVERNO. ANDATE E ANDIAMO AVANTI NON VI FERMATE E AL PRESIDENTE LOMBARDO E AI POLITICI MAGNACCI DICIAMO TUTTI INSIEME CHE LE MINACCE LE VADANO A FARE A CASA LORO E NON A CHI LAVORA E SI GUADAGNA LA GIORNATA TRA MILLE DIFFICOLTA’ E TRA MILLE TASSE. LOMBARDO VERGOGNATEVI.
Questa è una desolante scena alla quale ho appena assistito:
http://img339.imageshack.us/img339/3166/imag0238hf.jpg
la fila di auto che vedete era per arrivare al distributore del Motel Agip!!! Ma neanche mancasse il pane!
Va bene quelli che per lavoro devono fare lunghi spostamenti, ma secondo voi quella gente aveva tutta davvero strettamente bisogno dell’auto? Vedevo tanti ragazzi giovani coi bidoni, probabilmente terrorizzati all’idea di non poter camminare col loro motore…
Usiamola un po’ meno l’automobile, se per andare in ufficio dobbiamo fare 4-5 km al massimo, andiamo in bici! Fa bene alla saluta, al portafoglio e al fegato!
Ecco, Carlo, andate a bloccare l’a_r_s, così finalmente la forze dell’ordine intervengono. Non ci andate? Come mai?
Sono d’accordo, 5 km anche a piedi li farei, ma per raggiungere il posto di lavoro e per sbrigare le incombenze familiari devo farne 20 o 40 tutti i giorni, con tempi stretti. Non sono certo l’unico caso, e ci sono tantissimi perndolari che abitano fuori città e non possono contare sul sistema di trasporti, e infine … la bici va bene per chi non soffre di emorroidi 🙂
Di fronte alla gravissima crisi economica italiana e europea, e alle ricette lacrime e sangue proposte che non avranno l’effetto di rilanciare l’economia, ancora c’è qualcuno (tra la popolazione) che pensa a lamentarsi per i disagi dello sciopero selvaggio?
W il movimento dei FORCONI
Infatti ci troviamo nella melma proprio perché non ha fatto in tempo le manovre che andavano fatte, e ora i nodi sono venuti al pettine tutti assieme.
Forconi, liberate la Sicilia, andate in Libia e restateci! VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA !
I vostri comportamenti e discorsi fanno ribrezzo!
La gente comune non è con voi, si è stufata di brutto ed è inc..ta nera con questo blocco!
parla per te.
Movimento de Forconi, non rumpete li cogl*oni!
rispondo al commento di ortophon
“Infatti ci troviamo nella melma proprio perché non ha fatto in tempo le manovre che andavano fatte, e ora i nodi sono venuti al pettine tutti assieme.”
Sicuramente Berlusconi ha governato male, ma…
secondo te le manovre lacrime e sangue che indeboliscono il già ridicolo potere d’acquisto degli italiani fanno bene all’economia? è questa la strada da percorrere per una vita migliore dei cittadini? Ma perchè c’è la credenza comune tra i cittadini che per fa bene all’economia debbono rimetterci i lavoratori? Non è che forse andrebbe rivisto il sistema economico?
W I FORCONI SICILIANI
penso che occorre ricordare che tutte le
esagerazioni producono situazioni incontrollabili.
a queste proteste si aggregano sciacalli e avvoltoi
a caccia di speculazioni….attenzione……
@Lorenzo. Certo andrebbe rivisto il sistema economico! Radicalmente. Io eliminerei l’elettricità e le macchine 🙂 E’ impossibile o comunque molto molto difficile cambiare la gomma bucata a un’auto in corsa, no? Il primo obiettivo dei “Professori” è quello di evitare che crolli il sistema per mancanza di liquidità: le scadenze degli interessi sui debiti con l’estero si susseguono a ritmo incalzante e a tassi sempre più alti e perciò l’unico modo per sopperire, se per l’appunto non si vuole la crisi finanziaria e il conseguente default, fallimento, è quella di prendere subito il denaro da dove si può prendere, cioè dalle mie tasche 🙂 daalle tasche di tutti i reddito fisso e dalle imposte sugli scambi economici, IVA etc. Si spera che inizi davvero la seconda fase, quella in cui si tagliano gli sprechi (relativamente fattibile), i costi del sottobosco politico (difficilmente fattibile), si recuperi l’evasione fiscale generalizzata (quasi impossibile), e si riducano i prezzi della filiera commerciale (impossibile senza un fallimento generalizzato) perché ciò provocherebbe l’impoverimento delle categorie interessate che è per l’appunto ciò che sta accadendo (taxi, avvocati, famacisti, mediaset che non vuole pagare le licenze per l’uso delle frequenze etc) insomma è come cambiare la gomma bucata con la macchina in corsa. Mi sono spiegato? I forconi si possono permettere un mese di sciopero e io neanche UNO, data l’esiguità del mio stipendio, io sono sospettoso e mi chiedo: “cosa ci sta dietro?”. Se i forconi vogliono davvero cambiare qualcosa si riuniscono in cooperativa, creano uno staff di marketing della filiera agro-alimentare ed entrano nel mercato scavalcando gli intermediatori, così possono vendere il loro prodotti al triplo e presentarli al consumatore col 30% di sconto, oppure creano un loro movimento politico, dato che elezioni sono vicine, e cercano di farsi rappresentare … magari è questa la reale intenzione di qualcuno dei promotori, chissà.
“si sta meglio quando si sta peggio”…non entro nel merito dello sciopero ma questo mi ha portato a fare una riflessione alla domanda nel film di benigni che il problema di palermo è il ttraffico la risposta c’è stata niente benzina niente ttraffico…la settimana scorso ho riscoperto la bici per andare a lavoro era bellissima palermo con meno macchine senza traffico tutte quelle persone che usano la macchina per andare a comprare “u pitrusinu”non c’erano…quindi amministratori riflettete,o forse sto chiedendo troppo. cordialmente spat.
Salvo hai ragione, ma la mancanza di carburante affligge non solo chi va a comprare u pitrusinu ma anche quelli che devono spostarsi da un punto all’altro della città tutti i giorni da 20 a 40km e a causa degli impegni e orari non possono dipendere dagli inaffidabili trasporti pubblici.
@Salvo
Leggere il tuo commento mi ha fatto molto piacere, io vado a lavoro ogni giorno in bici da più di un anno e mezzo, ho iniziato questo esperimento e oggi non tornerei più indietro e anche io ho goduto degli effetti benefici di questo sciopero sulla vivibilità della città. Evidentemente molti sono davvero rimasti a piedi e si sono riorganizzati, non è morto nessuno, solo qualche furbetto si è messo in malattia per non andare in ufficio pur di non rinunciare all’automobile.
Ma ci vuole uno stato di emergenza per fare capire alla gente che ormai per fare 4 o 5 km in città prendere l’auto o la moto è pure follia?
per Ortophon:
è vero che si sta prendendo da dove si può, dai lavoratori! anche se in realtà ti ricordo che Montezemolo e De Benedetti prima dell’insediamento del governo Monti affermavano “darà chi non ha dato”.
l’Italia ha un enorme debito con le banche private, la situazione è critica e questo è vero, e questa situazione giustificherebbe tasse più alte e meno garanzie sul lavoro? ma io ti rivolto la frittata, se esisteva una Banca di Stato (veramente di Stato) l’Italia avrebbe pagato questi interessi e il debito sarebbe stato cosi alto? Non ti sfiora il dubbio che la situazione è creata?
Mario Monti uomo di Goldman Sachs
Mario Draghi vicepresidente di Goldman Sachs per l’Europa
Lucas Papademos, sostituito a Papandreou (che aveva avuto uno scatto d’orgoglio democratico)consigliere di Goldman Sachs dal 2005 ad oggi
ribadisco…W I FORCONI SICILIANI
E’ bello la mattina alzarsi, non molto presto, fare colazione(magari con una bella spremuta d’arancia), prendere una bella macchina, andare in ufficio(a Palermo quasi sempre pubblico, o nella sfera) sedersi in una scrivania e non ammazzarsi di lavoro, a fine mese prendere uno stipendio decente, magari senza avere sudato molto, avere diritto alle ferie… etc. etc. etc. Sono certo che i primi a lamentarsi sono questi, e sinceramente il forcone glielo infilei in quel posto…
Ma come non capire che c’è gente che lavora si alza prima dell’alba per produrre (produrre seriamente, anche l’arancia che si spreme il famoso impiegato, non scaldare una sedia) si fà un culo grosso come una casa, si indebita per comprare strumenti di lavoro ed è poi costretto a svendere i suoi prodotti e non riesce a dare da mangiare ai propri cari.
Prima di scrivere commenti come quello che ho letto di mandare questi poveri lavoratori in Africa, collegate il cervello.
Facciamo una proposta…. chiudiamo tutti gli uffici pubblici che ci sono a Palermo e licenziamo tutti, vedrete che anche se i distributori di benzina saranno pieni di carburante e gli scaffali dei supermercati pieni di merce nessuno o quasi li potra più comprare.
Devo dire che il movimento dei trasportatori ha messo il dito su alcuni significativi aspetti: 1. Siamo dipendenti da moltissime cose al Nord (faccio un esempio banale avevo ordinato una libreria alla rescaff, mi dicono che ritardano la consegna perché i montanti in acciaio li ritirano da su – non avrei mai creduto che qui non ci fosse nessuna azienda che si occupa di laminazioni di profilati in acciaio, pare sia così, e la cosa mi sembra molto grave).
2. Siamo anche molto dipendenti dalle auto per fare anche le cose più banali, concordo con i commenti di alcuni. Il motivo per cui qui in Sicilia non si son fatte mai battaglie per i servizi di pubblico trasporto (ferrovie comprese), e perché tutti usano i mezzi privati, e capiscono quanto possa essere importante un servizio di trasporto pubblico a tutti i ilivelli, solo quando quello privato diventa non praticabile.
3. La questione del prezzo della benzina che paghiamo in Sicilia, a parità di Regione a Statuto speciale é vergognoso! Hanno ragione loro! Pagare meno la benzina significa moltissimo! Sul prezzo del Carburante incide tutto! Nelle regioni a Statuto speciale del Nord pagano prezzi irrisori, perché se no vanno oltre confine, in Croazia, Slovenia, od in Svizzera, ed in Italia smettono di lavorare. Noi invece é vero, siamo produttori, ma paghiamo il prezzo più alto in Italia per il carburante. Condivido anche questo aspetto di questa protesta.
L’Italia ha un enorme debito cone le banche private?
Perché c’é stata una politica che ha concesso alle banche di avere certi ruoli. Ma il denaro di cui dispongono le banche é dei risparmiatori. Smettiamola di essere schizofrenici, suvvia.
per Uma
ma perchè devi offendere? non sono schizofrenico
Anzi Uma ti dirò di più…non solo non sono schizofrenico ma la mia vita è armoniosa 🙂
Carlo ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare). Grazie.
L’Italia ha un enorme debito con le banche private (ne esistono ancora di pubbliche?) perché gli italiani, dal bracciante a ore fino al capitano d’industria, si sono indebitati per farsi finanziare l’acquisto di bene, dal tv 46 pollici al suv al 18 metri due alberi alla fabbrica in Corea o in Cina, insomma è mancata quella “sobrietà” che hanno avuto i tedeschi. E’ vero che i ristoranti sono sempre pieni, come diceva quel c******e, ma a che prezzo? E i siciliani che cosa ne ha fatto dei miliardi su miliardi di Lire e poi di Euro che hanno ricevuto dalla comunità europea? Certamente la marginalità geografica gioca un ruolo, ma può mai essere l’unica causa del disagio? Chissà cosa accadrà quando la UE chiuderà definitivamente i rubinetti.
Dimenticavo. Per finanziare i debiti (la globalizzazione) le banche hanno inventato prodotti finanziari a rischio (i derivati) e dunque da una parte è vero che i governi hanno lasciato alle banche la libertà di rovinare l’economia e quindi la società, ma questo è il prodotto del capitalismo liberale, siori e siore!!!
@Uma. Per spiegarmi meglio: mi hanno raccontato che tramite delle banche che operavano con i derivati, non banche italiane, finanziavano pure la costruzione di opere pubbliche all’estero, forse anche in Italia … project financing cioè finanzia il crack 😀 Non s’è capito, forse, che l’occidente è arrivato al suo limite di crescita e tra breve anche la Cina e subito dopo l’India, poi resta da far sviluppare la Papuasia Nuova Guinea.
adesso spunta sul giornale di sicilia che non andranno più a roma a manifestare, ma bloccheranno palermo. la decisione deriva probabilmente dal fatto che a roma li prenderebbero a manganellate, mentre a palermo, grazie all’inerzia delle nostre for’s’e politiche e di polizia possono fare il cavolo che vogliono, tanto noi palermitani ci abitueremo presto anche a questo.
secondo me c’è un accordo sottobanco tra lombardo e gli scioperanti, diciamo che fino ad ora hanno fatto un bel teatrino. tutto è finalizzato, ora è chiaro, a far fare bella figura al presidente,che se dovesse tornare da roma con l’accoglimento di almeno una parte delle richieste avanzate dei forconi ed altri manifestanti, tornerebbe da vincitore; diversamente potrà dire io lo avevo detto e darà fuco alla polveri.
Proprio ieri, mentre sorvolavo Palermo, ho udito questo dialogo fra due scioperanti di “Forza d’Urto”:
– Amu a fari ‘a moneta siciliana!
– E comu si fa ‘a moneta siciliana?
– Ci voli ‘a zecca!
– ‘A zecca? Vaiu ‘a pigghiari ‘u me cani chi una zecca l’avi sicuru!
Federico II l’attualità ti contraddice, la protesta si é estesa anche alla Campania ed al Piemonte.
L’aumento del prezzo della benzina é la cosa che altro che riavvio dell’economia, la affossa in tutti i settori!
Quindi continuo a dire, condivido la protesta dei forconi.
Che si taglino le giunte provinciali (c’era questa proposta all’inizio della manovra Monti, mi sembrava intelligente, non se ne é saputo più niente).
Possibile che in Italia non si riesca a fare una vera politica di tagli ai veri sprechi?
Capisco che non é facile liberarsi di organismi burocratico-clientelari, che alla fine sono persone e famiglie, ok.
Ma si faccia nel pubblico impiego, come il Governo Berlusconi aveva fatto nella scuola il blocco delle assunzioni, ed insieme, l’agevolazione al pre-opensionamento.
Che si taglino gli stipendi d’oro dei supermanager di Stato, che sono incomprensibili.
Che si privatizzino tutti i servizi delle partecipate, con lo stesso criterio, per l’esubero di personale detto prima per la PA.
Facciamo queste cose, direi.
Ortophon ora il debito delle banche é dovuto a quattro idioti che comprano ipertecnologia ad Ufo e non a casi come la Parmalat, suvvia.
Quanti sono ogni anno i crack stile Parmalat, da 18 miliardi di Euro? 18 milioni di famiglie con 2mila Euro ciascuna di debiti x auto-hitech-etc sono TRENTASEI miliardi di Euro. E non ho considerato i mutui x la casa! Suvvia?
Facciamo che assieme ai tagli agli sprechi ci sia la tassazione “patrimoniale” e per tutti quelli che hanno rubato “evasione fiscale” la confisca del patrimonio e la revoca della cittadinanza italiana?
Vediamo un po’ … per esempio, chi è che non pagava le licenze per l’uso dell’etere, vecchia storia già ai tempi di Craxi Bettino? Buffo! il bue che da del cornuto all’asino. 😀
Vedo di spiegarmi meglio. La crisi in cui ci troviamo è la conseguenza di 30 anni di finanza allegra e creativa che è stata inventata per fare lievitare i mercati globalizzati. Nel 1971 mi chiedevo quali conseguenze avrebbe avuto la sospensione della convertibilità del dollaro in oro e cosa significasse “fine degli accordi di Bretton Woods” … ora lo so. Friedman è stato il teorico dello stravolgimento, con i compari della scuola di Chicago. A metà anni ’90 inizia l’era dei mutui subprime, delle cartolarizzazioni e dei derivati, da un muto incerto ricavano 10 obbligazioni, in questo modo finanziano traslochi di imprese in Cina, consumo, opere pubbliche etc. Ora è più chiaro? Ultimo ma non per ultimo, sarà fuori tema ma ci tengo a precisarlo perché c’è chi ha prosperato sui debiti: Finivest nel 1993 aveva circa 4000 milardi di lire di debiti su 12mila di fatturato, gli interessi superavano gli utili, era sull’orlo del fallimento, un nuovo AD riuscì a contenere le perdite, nel frattempo avvenne la “discesa in campo” e nel 1996 l’impresa era virtualmente risanata, uno dei tanti miracoli del soggetto … e c’è ancora chi non crede nei miracoli! Mettiamoci in testa che con la Francia e la Germania questo gioco non possiamo farlo questo miracolo, non ce lo permettono.
@Uma: mi sfugge il motivo per cui l’attualita mi contraddice. Tu stesso scrivi che la protesta si è estesa, ma no che i siciliani si sono spostati a roma. Stanno mandando a roma il politichello di turno che tornerà soddisfatto col sorriso per non aver concluso un bel nulla. Alle volte mi domando come possano essere scoppiati in sicilia i vespri siciliani. Il carburante dovrebbe costare 2 euro al litro, e permettere di scaricarne soltanto 50 centesimi, l’unico sistema per far contribuire alla spesa nazionale tutti quelli con i macchinoni barconi ed elicotteri che non dichiarano un centesimo al fisco.
Vi invito a rimanere in tema. Grazie.