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martedì 24 dic
  • Che acqua bevi amico mio?

    Te lo sei mai chiesto?…domandava l’amico Nicola, un esuberante venditore di depuratori di acqua potabile, in uno spot di qualche anno fa.

    Mi è capitato in questi giorni di vedere sul quotidiano La Repubblica delle foto che mi hanno fatto tornare in mente un esercizio di complottismo di qualche tempo fa. Girovagando su Google Maps c’era una struttura all’ingresso della Favorita di cui non si capiva bene la natura, si trattava di una sorta di foro nel terreno.

    Foro Google Maps

    Trattandosi di area militare le congetture più strambe vennero fuori, tra cui una per cui li dentro ci stessero schifezze tossiche abbandonate li e che fossero potenziali veleni per i cittadini. Provai ad andare a vedere di persona ma si trattava appunto di area militare recintata con divieto di ingresso.

    In questi giorni leggo su Repubblica Palermo che si tratta di una reale bomba ecologica sotterrata nel Parco della Favorita e di cui nessuno finora si è occupato attivamente. Quella che si vede nelle foto è una cisterna usata per contenere il carburante, il cui tetto in cemento armato è franato col tempo. Sarebbe una delle dodici cisterne risalenti alla Seconda guerra mondiale, nascoste dentro la Riserva naturale orientata di Monte Pellegrino, in area militare. Hanno un diametro di 30 metri e una profondità che varia dai 10 ai 20 metri e contengono ancora parte di quel carburante vecchio di 70 anni. L’articolo spiega che la bonifica si è arenata in un gioco al rimpiattino tra Marina e Riserva. A quanto pare l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ha già avviato controlli per verificare i danni all’ecosistema. La Marina assicura, stando anche a delle verifiche fatte negli anni novanta, che non dovrebbero esserci dispersioni nelle falde acquifere.

    Ora, forse gasato dall’averci azzeccato con la congettura delle schifezze militari, forse che la storia di questo paese insegna che la salute dei cittadini troppo spesso, in passato, è sembrata essere secondaria ad altri interessi, ma mi è tornata in mente la famosa domanda dell’amico Nicola…ma che acqua bevi amico mio? Che acqua arriva a casa tua? Te lo sei mai chiesto?. Forse sarebbe il caso che noi cittadini tenessimo alta l’attenzione su tematiche come queste, con un controllo fatto da noi, puntuale, capillare e tenace; stiamo per eleggere il nuovo sindaco, assicuriamoci che i cittadini vengano prima di tutto questa volta.

    Ospiti
  • 14 commenti a “Che acqua bevi amico mio?”

    1. Esatto: cosa beviamo, cosa mangiamo, cosa respiriamo sono le domande alla base della qualità della vita urbana cui dovremmo consapevolmente tendere attraverso un’accurata selezione degli amministratori pubblici. Domande quantomai attuali.

    2. Quindi c’è ancora dell’ottimo carburante d’annata, nella cisterna…
      Organizziamo una bella scampagnata per pasquetta, coi bidoni e le taniche.
      Tutti alla Favorita a fare il pieno!!

    3. Vi ricordo che sono state trovate infiltrazioni di percolato proveniente da Bellolampo nelle falde acquifere di Palermo. Quella cisterna in confronto è niente.

    4. questa città è una FOGNA a tutti i livelli!!!

    5. E’ un continuo attentato alla salute del cittadino palermitano:immondizia per le strade spesso incendiata (diossina)-smog e sostanze cancerogene nell’aria-degrado dei parchi-giadini e dele fontane-lampioni delle strade spenti-buche in tutte le strade-striscie pedonali inesistenti perchè non dipinte-avvelenamento da cattiva amministrazione della città-etc….

    6. Date forza al mio discorso, serve monitoraggio continuo e segnalazione asfissiante di tutti noi attraverso tutti i media raggiungibili!

    7. in favorita ci sono i buchi. che novità è?

    8. “che acqua beviamo” “che acqua arriva a casa tua”.
      A casa tua come a quella mia e a quella sua arriva l’acqua dell’AMAP. L’acqua dell’AMAP arriva da Scillato e dal corleonese ed è più pura, in partenza e al rubinetto, di quella che mediamente si trova nelle bottiglie di plastica. Anche perchè i controlli di legge sono asfissianti, com’è giusto che sia.
      Poi certo il problema dell’inquinamento della falda è reale ed attuale. E fa parte del più ampio problema dell’inquinamento e della corruzione della catena alimentare.

    9. ma è un vero e proprio burrone!!!!!!!!!

    10. Orazio, conosco un po il sistema idrico e so che a nessuno arriva a casa acqua direttamente dalla falda di Mote Pellegrino, però ci sono vari pozzi..più o meno abbusivi e ci sono le acque utilizzate per irrigare i mandarini coltivati nei terreni li attorno. E comunque fosse, non credo sia banale avere 12 cisterne che sversano carburante nel terreno in mezzo alla città.

    11. per non parlare del fiume Oreto, siamo circondati! Propongo un esodo di massa!

    12. No Vincenzo, il problema è tutt’altro che banale, però il tuo articolo contiene un messaggio subliminale: comprate acqua minerale.

    13. No Orazio, nessun messaggio subbliminale. Puoi bere dal rubinetto o andare a riempire i recipienti in una “fontana di fiducia”. Il mio messaggio ESPLICITO è monitoriamo e diffondiamo, sempre e continuamente…perché in passato hanno già fatto carne da macello della gente (Amianto Docet..ma potrei parlare di discariche abusive, scarichi aziendali su fiumi e laghi, etc, etc..)

    14. Effe ti invito a essere rispettoso nei tuoi commenti. Grazie.

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