Palermo: blog, siti e stime numeriche da settembre 2012 non più
Vi sarete certamente imbattuti nei mesi scorsi, qui o su Live Sicilia, nelle classifiche dei siti web palermitani e siciliani basate su DoubleClick Ad Planner di Google. L’ultima che abbiamo pubblicato era relativa al mese di giugno. Poi più nulla. I dati di luglio non sono mai stati resi noti e ad agosto Google ha annunciato dei cambiamenti al servizio a partire dal 5 settembre. La novità principale non è il cambio di nome (Google Display Network ad planner) ma è sostanziale: il sistema non fornisce più dati sui siti che non hanno dentro la pubblicità di Google. Non è una buona notizia.
Il perché è presto detto: questa novità ci riporta indietro al Medioevo dei dati inaffidabili o perlomeno inconfrontabili. I publisher spesso hanno comunicato e comunicano dati inverosimili, è il motivo per cui ho cominciato anni fa a diffondere queste classifiche che, malgrado le critiche arrivate a dire il vero da chi faceva il furbetto con gli agenti o aveva numeri insoddisfacenti, erano diventate un punto di riferimento per agenzie, centri media e clienti per le pianificazioni pubblicitarie. La pubblicità su Internet funziona ed è misurabile accuratamente come poche altre forme di advertising, malgrado i truffaldini.
Ho provato a utilizzare i dati attuali (viene aggiornata e pubblicata molto spesso una stima dei visitatori per cookie che non mi ha per niente convinto) e anche alcuni sistemi alternativi ma nessuno mi ha soddisfatto.
Non è possibile a mio avviso lavorare con dati comunicati direttamente dagli editori, mi spiace dirlo ma non mi fido. L’unica alternativa sarebbe avere accesso diretto ai dati di Google Analytics, quegli stessi dati che molti (per esempio quelli che avevano da ridire e che minacciavano reazioni muscolari e citazioni per danni – mai arrivate -) non hanno mai reso noti.
Noi continueremo a pubblicare le nostre statistiche di accesso per Rosalio e, qualora fosse possibile in futuro, torneranno anche classifiche per gli altri siti. Per il momento aprite bene gli occhi e chiedete ove possibile riscontri ai numeri che vi spareranno prima di buttare i vostri soldi o di farvi incantare da specchietti per le allodole.
Tony, la mia soluzione: un circuito di siti che vogliono comparire in una determinata classifica e che accettano d’inviare il pdf di Analytics. Chi accetta bene, chi non accetta pazienza. Così, aggiornando Rosalio, puoi aggiungere gli altri che hanno deciso di fare altrettanto. Why Not?
Soluzione scientifica: analisi statistica sulla generazione dei cookie di sessione.
Finalmente la notifica dei commenti via email! Sono anni che aspettavo questo momento.
Walter come scrivo nel pezzo non mi fido dei PDF inviati. 😀
Emanuele ti invito a rimanere in tema. Grazie.
Si, sapevo della modifica: poco male, tanto “Bar Giomba” supporta gli AdSense.
Personalmente, in quanto gestore di un Blog che fa 200.000 Pagine Viste al mese, non ho proprio nessuna paura a rendere pubbliche le mie statistiche di Analytics: pur nondimento, giustamente, tu dici “io come faccio a fare una classifica con i dati barbatruccati?” e non hai torto…
…Per il momento, direi che fermare il tutto è la cosa migliore: qualsiasi dato che ti verrebbe inviato potrebbe essere truccato, dagli stessi PDF, che non ci vuole molto a modificare, fino agli screenshot! 😀
Non sono così addentro ai meccanismi però di Google non ho un concetto elevato, di sicuro non ha un ruolo imparziale nella diffusione del web tra la gente, e ciò nonostante gli indubbi meriti di Google stesso.
Loro agenti mi proposero meccanismi a pagamento per far si che le pagine di un sito istituzionale presso cui avevo un ruolo, fossero visibili nella prima pagina di Google, secondo una data stringa di ricerca. Queste pagine stranamente (visti dati di accesso che avevamo) si trovavano tra la decima e la quindicesima pagina di Google, soppiantati da decine di siti incongruenti rispetto ai contenuti che si ricercavano. Google è fantastico, si, ma secondo da che ottica lo si guarda. Di certo se cerco “panelle Palermo” al primo posto non trovo di certo il sito del panellaro più virtualmente frequentato di Palermo, ma certo trovo quello del panellaro che più ha pagato.
Orazio è possibile che ti abbiano proposto link sponsorizzati che comunque sono evidenziati da un fondino colorato o stanno lateralmente rispetto ai risultati delle ricerche.
Si quello si Tony, ma c’erano meccanismi di “galleggiamento” dei siti, credo adducendo traffico al sito mediante banners che garantivano accessi sicuri (sicuri come? Ci cliccavano loro?)
Mi pare strano…