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lunedì 23 dic
  • Moda femminile: la top ten degli orrori palermitani

    La ragazza palermitana, per anni, ha dato sfogo alla sua creatività nell’ambito moda.
    La moda nei diversi anni è sicuramente cambiata, dalla vita alta, ai pantaloni a zampa, alla vita ultra bassa e pantaloni a sigaretta. Bisogna però precisare che la moda palermitana si è sempre distinta per uno stile un po’…“partenopeo”.
    Possiamo quindi stilare una top ten degli orrori palermitani al femminile, divisi in “Le Classiche” e “Le Nuove”.

    LE CLASSICHE
    La ragazza tascia
    La ragazza tascia è la mia preferita. Nonostante dagli anni ‘90 ad ora siano cambiate un bel po’ di cose, dal pantalone a zampa e vita alta, al pantalone a sigaretta e vita ultra bassa, costei riesce sempre a trovare il giusto abbinamento per esprimere il suo modo di essere.. Tascia! Ad oggi la ragazza tascia si più distinguere da vari fattori: in particolar modo dal jeans ultra skinny (se abbiamo la fortuna di non imbatterci in esemplari di pantaloni giallo/rosso/fucsia) abbinato ad una perfetta scarpa translucida con brillantini o strass, i colori possono variare dal semplice nero, al fucsia acceso, al dorato/argentato. Nei mesi primaverili a questi possono sostituirsi anche ballerine sempre translucide nella stessa variante di colori. La cintura, ovviamente sempre poco vistosa, con qualche strass qua e là e top/magliette altrettanto piene o in alternativa motivi zebrati o tigrati. Ovviamente l’acconciatura non è da meno. Deve infatti avere i capelli ultra piastrati, possibilmente con qualche cerchietto fosforescente o fiori e farfalle.
    Da anni la ragazza tascia si nega tascia, nella sua mente infatti è la copia della “ragazza fighettina”. Copiando tutto dalla sopracitata, ma avendo in genere pochi mezzi, pensa bene di acquistare al mercato più vicino tutto taroccato. Dalle Nogan, a Dolce e Cabbana ad Armadi.

    La ragazza fighettina
    La ragazza fighettina è in genere oggetto di copia da parte delle ragazze tasce. In genere appartenenti alla “Palermo Bene” (ma anche no!) riescono a stare lì lì al confine col tascio. La Ragazza Fighettina, firmata da testa a piedi non esce mai se non è perfettamente perfetta. Preferisce comprare una maglietta di marca di 80 euro piuttosto che otto magliette da 10 euro, per tale ragione spesso risulta indossare sempre le stesse cose per più giorni. Anche lei ama un po’ di strass e luccichio, ma si contiene di più rispetto alla ragazza tascia. Il genere di vestiario è più o meno come il sopra citato, solo più moderato, e di marca.

    La ragazza sfasciata
    La ragazza sfasciata è un classico come le precedenti e si riconosce molto facilmente. Dall’immancabile rasta tra i capelli ad un vestiario trasandato, che di trasandato non c’ha nulla. Per ricreare lo stile sfasciato infatti, bisogna stare bene attenti e rispettare certe regole come per le tasce e le fighettine. Dalla Converse bucata pure sotto il diluvio universale, ai jeans un po’ più larghi, alle magliette monocolore oppure con stampe, ma l’importante è che alla fine nell’insieme nulla di quello che indossa deve sembrare costoso o di valore. Tutto deve fare sembrare infatti che tu stia uscendo da un centro sociale, che sia comunista e che in nessun modo tu voglia alimentare il mercato capitalista che con le sue merci vuole stereotipare un mondo.
    Ovviamente immancabile sono iPhone e Mac nascosti tra le larghe tasche bucate dei pantaloni e delle felpe, oppure dentro la tracolla che ha visto la Seconda Guerra mondiale. Coerenza?!

    La ragazza nerd
    La ragazza nerd, con scarso interesse per la moda e il make up, professa dedizione a tutto ciò che non è reale. Quali libri, film, videogiochi, anime e manga. Essa nasce già con gli occhiali da vista e non si cura ne di come si veste, indossando capi obsoleti, ne del trucco (assente) e parrucco (meglio non parlarne). La ragazza nerd ha la fama di essere un po’ asociale, ma al contrario fa parte di una enorme comunità di Nerd con cui instaura profondi legami, un po’ come le confraternite americane, battendo di gran lunga ragazze tasce, fighettine e sfasciate in quanto a vita sociale.

    La ragazza punk
    La ragazza punk, esiste da tempi remoti, rispetto agli altri classici infatti è il più antico. Identificate come le “ribelli” sono anch’esse vittime delle regole del loro stile. Inutile a dirlo, il nero, il grigio e il rosso sono i colori dominanti, così come la pelle e il pizzo sono i tessuti, il tutto accompagnato da catene e borchie. Stivali e calze a rete per le più estroverse, e immancabili sono le ciocche di capelli colorati di rosso ma anche blu, viola e come non ricordare le creste!

    LE NUOVE
    La ragazza leggins
    La ragazza leggins predilige questo abbigliamento, forse perché considerato comodo e sbrigativo o forse perché moda. Acquistati in tutti i colori esistenti, indossa i leggins sotto ogni tipo di vestiario.
    Ahimé l’ultima moda, non se ne riesce più a fare a meno! Chiariamo una volta e per tutti: I leggins non sono pantaloni! Se dovete indossare top e magliette, i leggins non vanno bene come non andrebbero bene i collant!
    E se non tutte hanno esattamente il fisico adatto per i leggins, a preferirli sembrano essere proprio le meno adatte.. Come si dice «Solo due cose non mentono mai: i leggins e gli ubriachi!».

    La ragazza Carla ed Enzo
    La ragazza Carla ed Enzo è colei che dopo essere stata sottoposta per mesi e mesi a Real Time, dopo 2/3 serie di “Ma come ti vesti?”, “Il guardaroba perfetto” e “Shopping Night” (peraltro replicate fino alla nausea), si sentono ormai più che colte sul campo moda, sfoggiando abbigliamenti e accoppiamenti che farebbero invidia alla Fashion Week NewYorkese. Dal tacco in tutti i modi e tutti i colori (ma soprattutto a tutte le ore), all’accessorio sempre giusto, alla borsa della giusta misura. Per cui se hai una Shopping Bag la sera sei una sfigata, mentre se hai una clutch sei apposto; anche se hai dovuto lasciare portafoglio, chiavi di casa, fazzoletti e ombrello a casa perché nella clutch ci stava solo il cellulare. Ma quello che adoro di più delle ragazze Carla ed Enzo, sono gli abbinamenti di colori. Sembra infatti che se prima andava di moda abbinare tone su tone, indossando borsa, cintura, scarpe e accessori per esempio tutti in blu.. adesso va di moda avere scarpe rosse, cintura gialla, borsa blu e accessori verdi. Sono un’esplosione di colore, un arcobaleno che cammina!

    La ragazza “internazionale”
    La ragazza “internazionale” è colei che ignorando che l’Italia sia la patria della moda, decide di prendere il peggio tra le altre culture europee e non, come Inghilterra, Svezia, Germania e ovviamente America. Sicuramente influenzata dall’arrivo in città, da solo pochi anni, di negozi quali H&M, Bersha, Tallj Wayl ecc.. Ha deciso di iniziare a vestirsi con motivi floreali, colori fluo ma anche con maglioni della nonna e fantasie e modelli che lasciano a desiderare…

    La ragazza meteo
    La ragazza meteo, forse non è così nuova, ma sicuramente ultimamente è diventata molto diffusa. Non curante minimamente delle temperature esterne, sentendosi forse sempre alla Fashion Week, o semplicemente uscita da Gossip Girl, ama indossare mini vestitini, scollature, e gonne corte pure quando fuori ci sono 5°C. Dimenticano, forse, che all’estero è abitudine vestirsi così anche perché all’interno delle case e dei locali pubblici, grazie ai riscaldamenti centralizzati, ci sono sempre più di 25° mentre nella nostra amata Palermo è già tanto se in un locale trovi una stufa. Alcune, in oltre, amano combinare capi di diverse stagioni, come il maglione di lana e i pantaloncini, minigonna e top e gli stivali in camoscio in piena estate.

    La ragazza confusa
    La ragazza confusa è quella che bombardata da numerosi stili, avendo passato l’età dei “classici”, decide che mischiare tutto la renda unica. Ceeeeerto. Sicuramente indossare pantaloni larghi con maglietta ultra aderente, borsa fluo, scarpe da tennis e cappello ti rende molto, ma molto unica… Per fortuna! C’è da dire che anche la moda non aiuta, o più probabilmente sfrutta l’indecisione della ragazza confusa proponendole ad esempio numerosi capi di abbigliamento neri con teschi di strass, che se una punk non l’indosserebbe mai, e la ragazza fighettina nemmeno, a chi tocca!? Meno male che c’è lei!
    Che dire, se non vi siete riconosciute in nessuno dei dieci stili è possibile che siate normali, semplici, abbiate buon gusto e siete veramente alla moda…oppure c’è solo una categoria tra queste che nega di essere ciò che è!!

    Ospiti
  • 28 commenti a “Moda femminile: la top ten degli orrori palermitani”

    1. l’orrore, il provincialismo e la banalità delle classificazioni. state sereni

    2. Simpatico, anche se un un po’ stereotipato, post.
      Attendo quello sugli uomini.
      Un consiglio però: dovresti migliorare la grammatica 😉

    3. Ahahh bella carrellata.. in attesa dei maschi.. complimenti.
      p.s. secondo me le peggiori sono la ragazza tascia e quella sfasciata!

    4. Voglio fare tantissimi complimenti all’autrice del post, davvero molto veritiero e soprattutto divertente. Mi sto sbarellando dalle risate!!! 🙂

    5. Tra tasciume e provinciàaaliismo (mandibola stretta bocca appena aperta… socchiusa), tranne rare eccezioni (vere femmine, palermitane, intendo!), passa u priu… meglio belle avventure esotiche, AL NATURALE (con naturalezza), in giro per il mondo, e non è esterofilia.
      O forse era meglio 35/40 anni fa, ma ero bambino e non esercitavo.
      Quella parlata tischi toschi fa ammosciare pure un gorilla in calore; altro che “attenti al gorilla” !

    6. È assolutamente irrilevante come si vestono le ragazze .
      È importante che si facciano la doccia,quotidianamente,
      e che siano profumate ed attraenti.
      Anche se di bassa statura,possono essere delle piccole veneri.
      Post acido ed invelenito verso il genere femminile.
      Mi viene da piangere!

    7. Il post vuole essere ironico, giocato proprio su classificazioni, stereotipi e pregiudizi, e mi dispiace che vedete acidità dove non ce n’è!:) Il mondo è bello perché è vario, e le ragazze palermitane per fortuna ce ne fanno vedere di tutti i colori! Io per prima rientro ahimè in una di queste categorie (anzi forse anche in più di una!)! 😛
      Credo che ci siano ragioni più importanti per piangere!!!

    8. Il fatto e’ che tu le ragazze le vedi in superficie,per quello che indossano.
      Io le vedo sotto i vestiti,ed
      anche per quello che sono capaci di esprimere attraverso lo sguardo
      ed il comportamento.
      Comunque vestire bene richiede molti soldi,
      e,con i tempi che corrono…
      Le grandi oscenità’ le puoi trovare nelle cerimonie tipo i matrimoni.
      Colori accesi,lustrini,taglie improbabili,spacchi,forme alla Botero in grande mostra,
      Nove su dieci,impresentabili.
      Il momento della verità’.

    9. Concordo pienamente con Stacoppolariminchia, inoltre aggiungo che il tono é impostato classista nei confronti delle ragazze che non possono permettersi di spendere migliaia di euro in abbigliamento e che anzi andrebbero incoraggiate a non farsi abbindolare dai consumi di massa e dalla follia delle marche. Provincialismo esplicito dell’autore. p.s. Imparate dalla ragazze intelligenti che riconoscono e valorizzano la femminilitá non il valore economico.

    10. Meglio evitare di essere conformisti, nei pensieri come nel vestire.
      Sarebbe meglio fare come gli inglesi che usano abiti di buon gusto (e ne hanno uno, due o li affittano) in rarissime occasioni e per il resto si vestono come gli pare e nessuno li giudica dal loro modo di vestire.
      L’essenziale è indossare abiti puliti, trucco leggerissimo o inesistente (con un trucco pesante si rischia l’effetto scimmia), doccia frequente, capelli puliti, profumo una sola goccia.

    11. ognuno veste come gli pare…purtroppo Palermo è come un grande paese, e la gente si sofferma su questi dettagli

    12. Scusate quand’è che avrei detto che vestirsi bene richiede tanti soldi?? o_o Proprio questo non me lo posso sentir dire perché non c’è nulla di più sbagliato!!! E vedo le ragazze superficialmente? Per un post ironico su come ci si veste? ma mi conosci? Qui sembra che sia tu che stai giudicando con molta superficialità una persona da un post ironico!
      Una persona può avere molti interessi, non è che se scrive di moda vuol dire che non ha altri pensieri e non faccia altro nella vita!

    13. @Rosalio propongo di istituire i “mi piace” per i commenti. Ce ne sono alcuni che ne otterrebbero di più di quanti ne abbia il post 😛

    14. Scritto con i piedi

    15. Se ti riferivi a me,non ho scritto che vedi le ragazze superficialmente,
      bensì ho scritto che le vedi in superficie,che vuol dire ben altra cosa.
      Guardi,cataloghi e classifichi.Ed esponi.
      Una bella fatica,per parlare sostanzialmente
      di niente,perche ‘ di questo trattasi.

    16. L’intenzione, che poteva anche essere carina, ironica e fondata si discosta molto dal risultato. Sono arrivata alla fine del post facendomi largo tra errori/orrori grammaticali, vocali prolungate ( perchè?!) e banali stereotipi che sarebbro potuti riusultare anche divertenti se non fossero stati trattati con un pò di superficialità e scarso senso dello humor.
      Niente di peggio dell’ironia che ha bisogno di essere spiegata , per essere compresa.
      Nb. I miei Jeans preferiti si sono strappati sulla coscia, è la mia occasione per sembrare alternativa o capiranno tutti che non posso comprarmene un paio nuovo almeno fino al giorno del mio compleanno?

    17. Mi sembra di essere l’unico ad avere usato le vocali ripetute, come scrive Marta, che forse non ha capito che corrispondono alla fonetica di quelli che parlano il tischi toschi a Palermo, quindi non io, che sono palermitano doc senza complessi in questo senso, perciò parlo ANCHE palermitano ncaiccatu, oltre ad alcune lingue straniere.
      Insomma, di presa per il cu,lo si tratta !
      P.S. in modo gentile e sorridente: Marta, chi usa accenti e virgole come te, in modo errato, non dovrebbe soffermarsi sugli errori grammaticali degli altri.

    18. Se la coscia e’ soda,vellutata,niente male lo strappo ai Jeans…

    19. Bhè caro/a stalker hai ragione la foto dice tutto eheheheheh

    20. Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti. Ne ho rimossi alcuni. Saluti.

    21. Chi classifica chi si erge, seppur a suo dire ironicamente, a classificare ? Che parametri oggettivi avrà usato, quali stereotipi letti e riletti avrà copiato ? Omologazione a tutti i costi e per dimostrare cosa ? che la ragazzina cianè si veste tascia e col tacco 16 pi gghiri accattari u pani ? Riporto :”La ragazza palermitana, per anni, ha dato sfogo alla sua creatività nell’ambito moda.” e mi chiedo ma la ragazza palermitana CHI ?? Ce ne saranno a occhiometro 150.000 in età “classificabile”, come si fa a catalogarle in otto o nove categorie ? Mi pare un post totalmente inutile e vuoto di significato…riprova con un altro argomento….

    22. top ten del tempo perso a leggere questo “articolo”
      .. ironia? .. ma dove

    23. C’è solo UN modo giusto di vestirsi: nessuno nota quello che indossi, notano TE.

    24. Ha ragione, “stacoppulariminchia”.
      Una doccia, un jeans ed una maglietta. Serve solo questo.
      E capelli puliti, come aggiunge “ice” ( chiare, fresche e dolci acque…). Che troppo spesso le donne palermitane se ne vanno in giro con le chiome maleodoranti, di fritto di panelle e di crocche’.

      “Nu jeans e na maglietta
      ‘na faccia acqua e sapone
      m’ha fatte nnammurà ”

      E per dormire, niente camicia da notte o, peggio, pigiama o pigiamone.
      Soltanto due o tre gocce di profumo. Ma non per forza Chanel n 5, che anzi trovo troppo persistente. Consiglio qualcosa di molto leggero, colonie inglesi, fraganze discrete, di borotalco, mughetto o lavanda.

    25. Ma siete impazziti? Il post vuole suddividere, ironicamente, la moda palermitana in 10 modelli.
      Non è mica dedicato ai problemi che oggi giorno ognuno ha!
      Tutte le ragazze che appartengano ad una di queste categorie potrebbero avere problemi economci/sociali/di famiglia!
      E’ dedicato alla generalità della moda palermitana indipendentemente dai propri problemi personali.

      “..il tono é impostato classista nei confronti delle ragazze che non possono permettersi di spendere migliaia di euro in abbigliamento e che anzi andrebbero incoraggiate a non farsi abbindolare dai consumi di massa e dalla follia delle marche”
      Se uno psicopatico? Il titolo non era CLASSIFICAZIONE DELLA MODA FEMMINILE PALERMITANO IN BASE ALLA FASCIA DI REDDITO.
      Se non l’aveste capito nel pezzo, “Da anni la ragazza tascia si nega tascia, nella sua mente infatti è la copia della “ragazza fighettina”. Copiando tutto dalla sopracitata, ma avendo in genere pochi mezzi, pensa bene di acquistare al mercato più vicino tutto taroccato. Dalle Nogan, a Dolce e Cabbana ad Armadi.”, non si vuole offendere nessuna persona con problemi di ordine economico, ma sostanzialmente l’autore vuole evidenziare quanto troppo spesso si ricorra al vestiario taroccato semplicemente perchè VESTIRSI DI MARCA E’ FIGO.
      Spendendo 10€ da H&M, Promod, Zara si è piu’ fighi sicuramente di chi si veste di marca e sicuramente è un’alternativa economica e di moda validissima!

    26. Guarda che più pezze ci metti,
      Cchiu’ arripizzatu ti veni…

    27. e la sportiva trash dove la mettiamo? scarpe da tennis ultrabianche con tanto di ammortizzatori, pantalone della tuta con polsino alla caviglia, maglia colore pugno nell’occhio, bomberino smanicato, trucco pesante, occhialone da sole, polso morto e orrendo bauletto (pseudo)vuitton in bella vista.

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