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lunedì 23 dic
  • Orlando contro i commissari Amia, continua lo scontro

    Leoluca Orlando

    I commissari straordinari dell’Amia, l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti a Palermo, hanno manifestato la disponibilità a dimettersi purche il sindaco Leoluca Orlando intervenga sul concordato.

    Il comunicato recita: «È arrivato il momento di essere chiari: Il fallimento Amia, che sarebbe devastante, può ancora essere evitato. Il sindaco di Palermo ha sempre detto di avere i soldi ma di non metterli a disposizione, causa la presenza dei commissari. I commissari pur di non far fallire Amia sono pronti, se il sindaco si impegna pubblicamente e con il Tribunale a garantire il concordato, a dimettersi immediatamente eliminando così il problema. È questione di ore aspettiamo notizie dal sindaco».

    Orlando ha incontrato ieri a Roma il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Nel corso dell’incontro, il sindaco ha illustrato la situazione determinatasi a Palermo a seguito dei noti problemi connessi alla gestione dell’Amia e ha ribadito che l’Amministrazione comunale è pronta a gestire tutti i servizi di igiene ambientale in atto svolti dall’Amia. Il Ministro ha manifestato il massimo impegno e la massima disponibilità a contribuire alla soluzione del problema, rinviando a un successivo momento di confronto tecnico da svolgere entro pochi giorni, l’individuazione di soluzioni adeguate a scongiurare l’aggravarsi della situazione, coinvolgendo tutte le istituzioni che possono svolgere un ruolo positivo.

    Orlando ha risposto ai commissari: «Il Comune di Palermo ed il suo sindaco hanno fatto tutto quanto richiesto dal Ministero dello Sviluppo Economico, adempiendo alle richieste di dare garanzie formali a sostegno del concordato presentato dal liquidatore Amia e approvato dallo stesso Ministero. Tale impegno è stato da ultimo assunto formalmente con la nota del 28 febbraio che è agli atti del procedimento fallimentare innanzi al Tribunale di Palermo. […] La verità è che nonostante il Comune abbia confermato la disponibilità del 49% delle azioni AMG, di un edificio storico del centro cittadino e dei crediti vantati verso gli ATO 1 e 4, l’affidabilità gestionale dell’azienda è ormai in crisi, dopo un decennio di gestione ordinaria, oggi al vaglio della Magistratura, e di gestione straordinaria che non ha prodotto un solo atto volto a ridurre il deficit e risanare i conti».

    Palermo
  • 8 commenti a “Orlando contro i commissari Amia, continua lo scontro”

    1. Forse, finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. Il Sindaco Orlando ci aveva fatto conoscere i suoi programmi, alcuni in procinto di essere realizzati, poi bloccati prima per i problemi causa incendio della discarica di Bellolampo, e poi per la crisi finaziaria e gestionale dell’Amia. Mi riferisco ad esempio all’importantissimo avvio della raccolta differenziata porta a porta in tutto il centro storico, giusto per citarne una sola.
      Adesso speriamo che l’Amia torni ad essere gestita bene e con profitto per la cittadinanza tutta.

    2. Intanto sono riusciti a trasferire Bellolampo in città,perché’ di questo si tratta.Intervenga la magistratura ed indaghi sulle responsabilità di quanto sta succedendo e dia un segnale forte ,mandando in galera chi deve stare in galera e non a gestire in questo modo un servizio di primaria importanza come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
      Si sono accumulate migliaia di tonnellate di rifiuti,strade e marciapiedi dissestati,
      aree verdi in abbandono,insomma uno schifiu simile a tutto campo non si era mai visto.
      Che bella primavera per i cittadini ed i turisti!
      Una nuova primavera.
      Così è la primavera palermitana ?

    3. Con Cammarata Palermo era piena di munnizza. Con Orlando invece … Palermo è piena di munnizza.

    4. Entrambi lo sanno fare

    5. Intanto mi sono stati recapitati i bollettini per pagare la Tarsu.
      Come al solito,sono di difficile lettura.
      Non riesco a capire perché’ scrivono tutte quelle cose di scarsissima rilevanza per l’Utente.In questo potrebbero almeno guardare cosa fanno Enel e Telecom.
      Importo da pagare a grandi caratteri.
      Data di scadenza.
      Anno di Riferimento.
      Tipo di Tributo
      E ,perché no,carico di arretrati da pagare.
      .
      Inoltre,poiché’ il documento e’ stato consegnato al portiere,e’ stata inviata successivamente una nota raccomandata che comunica la consegna della cartella numero xxxxxxxxxx.
      .
      Solo che oltre al numero non c’è niente.Niente che richiami il tributo Tarsu.
      Non è che si vergognano di chiedere soldi per la Tarsu con una città tappezzata
      di rifiuti?

    6. In questi giorni si è’ scritto che un commissario Amia viene retribuito con circa 700000,
      SETTECENTOMILA
      euro l’anno.
      Per lasciarci in mezzo la munnizza
      e per inviarci cartelle da pagare come descritte!
      E per avere i cortei in piazza.

    7. La cosa più sconcertante
      e’ il silenzio.
      Di fronte alle osservazioni fatte,
      non ci sarà nessun politico,ne ‘ nessun funzionario,
      a RISPONDERE

    8. Non ho più la forza di gridare tutta la mia indignazione verso colui il quale aveva illuso il suo popolo avendo trovato solo in campagna elettorale la panacea dei problemi, invece con tristezza e rammarico avverto ancora una volta il senso di rassegnazione e di incompetenza che ancora si ripropone nel sistema politico amministrativo di questa città. E pur vero che la città abbandonata a se stessa non reagisce, anzi collabora verso il disfacimento, proponendo con più veemenza il degrado ambientale, nessuno oggi più che mai si indigna , ma lascia all’indifferenza la il più triste momento culturale ed ambientale della nostra storia siciliana.Alziamo la nostra indignazione e denunziamo anche con la forza il diritto del rispetto di ognuno, nessuno è esentato , tutti dobbiamo partecipare alla rinascita , diversamente fuggiamo ed abbandoniamo la nostra ex felicissima città.

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