Decretato lo stato di emergenza per i rifiuti a Palermo
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legge con il quale vengono prorogate le disposizioni dell’ordinanza di Protezione civile del luglio 2010 sui rifiuti in Sicilia, limitatamente agli interventi relativi a Palermo. Il decreto formalizza lo stato di emergenza per i rifiuti dopo il fallimento dell’Amia.
Sarà necessario potenziare la discarica di Bellolampo e realizzare gli impianti di trattamento e separazione dei rifiuti. Toccherà al presidente della Regione la nomina del commissario per l’emergenza.
E, secondo Crocetta, il commissario non sarà Orlando.
Il quale ovviamente ne è strafelice, visto che se la cava con uno “scusate” e può tornare ad occuparsi dei veri problemi della città.
Ah già, era quello il problema più grave, al momento.
Vabbè… non importa.
Le multe a chi butta la spazzatura al mattino.
Le multe a chi fa cagare i cani sul marciapiede e non raccoglie
Le multe a chi parla al telefonino in macchina o manda sms e non usa cinture e auricolari
Le multe a chi abbandona animali ovunque
Il licenziamento a chi non adempie al proprio dovere.
Ma nell’ultimo decennio e’ mai possibile che non si sia realizzato niente in
merito ai rifiuti?
Pagato solo stipendi d’oro?
Certo,ormai si sono mangiati i soldi e ci hanno lasciato la spazzatura.
Questa è sempre stata una terra bistrattata,piena di cialtroni e parassiti con mentalità retrograda.
Questo è quello che rimane.E questo è il frutto delle scelte delle persone che stanno sempre dove non dovrebbero.
Cosa vuol dire realizzare gli impianti di separazione e trattamento dei rifiuti?
Ma dieci anni fa,non erano in programma?
Chi può relazionare su quello che si è fatto e su quello che è rimasto
nel libro dei sogni?
e perché?
se ne sono fregati,altamente….Si sono fregati tutto,e questi sono i risultati.Cosa ci rifletti a fare.
Finchè non si farà il Termovalorizzatore, il problema non sarà risolto.
I rifiuti in paesi civili sono una risorsa energetica alternativa- Qui passeranno anni luce perché sia compreso.
Luigi purtroppo prima di parlare si dovrebbe sapere di cosa si sta parlando, altrimenti si fanno solo brutte figure. Nei paesi civili, come dici tu, c’è una raccolta differenziata collaudata ed efficiente, che può consentire addirittura la realizzazione di termovalorizzatori anche in capitali europee di primo livello, come Vienna. In questo caso, la termovalorizzazione non è la risposta allo smaltimento, ma una minima soluzione per i rifiuti non differenziabili.
Qui da noi i termovalorizzatori (inceneritori) di fatto diverrebbero la versione industriale dei roghi dei cassonetti.
Solo che, essendo a livello industriale, qualcuno ci guadagnerà, a bruciare la monnezza.