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  • Sto cominciando davvero ad essere libero

    Sto cominciando davvero ad essere libero

    Mi chiamo Giovanni Chiappisi, 58 anni vissuti tutti e dal mese di luglio sono in pensione dal Giornale di Sicilia. In pre-pensione, per l’esattezza, status che comporta il ritorno alla libertà, ma anche una fortissima sforbiciata al mio reddito. Quel che ho perso nel passaggio dallo stipendio alla pensione l’avrei potuto recuperare mettendomi a scrivere un po’ qua, un po’ là. Ma siccome non ho la minima voglia di prendere impegni, anche minimi, con qualcuno, ho preferito affidarmi ad una personalissima spending review: ho venduto la macchina e lasciato l’appartamento che avevo in affitto. A conti fatti, tanto guadagno in meno e tanto spendo in meno. Missione compiuta.

    Senza macchina e senza casa, direte voi, dove dormo? In una comodissima barca a vela, comprata con la liquidazione. In un guscio di dieci metri ho tutto quello che mi serve: due cuccette matrimoniali comodissime (potrei, se volessi, ospitare anche una coppia di amici), un soggiorno-cucina con un tavolo buono anche per sei persone, una cucina con tanto di forno, un piccolo frigo, un bagno con doccia calda e fredda e la garanzia che di notte ci si addormenta cullati dalla risacca. E poi, visto che vado a vela e che il motore consuma pochissimo, posso andarmene in giro per il Mediterraneo spendendo quattro soldi, mangiando quasi sempre pesce fresco e gratuito, respirando aria pura 24 al giorno e lasciando una volta e per tutte lo stress al suo destino. Insomma, da qualche mese sono un povero, ma felice vagabondo del mare. E senza fissa dimora.

    Mi sto abituando alla mia nuova vita: guardo l’ora, ma solo per curiosità, e mi meraviglio se qualcuno mi dice che oggi è martedì. Anche se fosse sabato, per me non cambierebbe nulla. Sto imparando di nuovo a dormire facendomi cullare dalla risacca e ho scoperto che, dopo tanti anni, ho sconfitto gli incubi che mi arroventavano i sogni e me li interrompevano nel bel mezzo della notte. Sto cercando, dopo tanti anni, di comprendere che cosa il mare e il vento vogliono dirmi.

    È bello, poi, soffrire di pigrizia. Restare in porto, per esempio, non perché le condizioni siano avverse, ma solo perché non si ha voglia di accendere il motore, staccarsi dalla banchina, issare le vele, spegnere il motore, mettersi in rotta. Se ne parlerà un altro giorno. Tanto, chi ci aspetta a casa? E se, come nel mio caso, la casa è la barca che si fa? Niente, ci si abbandona alla pigrizia. Ho riscoperto il piacere del pisolino pomeridiano. Sapete, quell’abbandonarsi in uno stato che non è di sonno, ma nemmeno di veglia. Si fanno sogni, ma quei sogni probabilmente sono anche dei progetti.

    E poi, volete mettere il piacere di rispondere con un candido “non so” a chi vi chiede cosa farete domani? Io, a voler essere sincero, avrei voglia di dire che “non so neppure se domani sarò vivo”, ma non sopporterei il solito dibattito sul “signore mio, nessuno sa se oggi si addormenta vivo e domani si sveglia morto”. E allora rispondo che non so cosa farò domani e che, con tutto il rispetto, non ho alcuna voglia di saperlo. Insomma, amici miei, sto imparando ad essere un uomo libero.

    “Sei solo”, mi dicono spesso. È vero, ma nello stesso tempo non lo è. È vero perché non saprei con chi condividere i miei sogni, la mia allegria, i miei dolori e le mie paure. Ma non è vero che sono solo: finalmente ho un po’ di tempo per conoscermi meglio. E poi, diciamocelo chiaro, chi sarebbe così stolto da voler dividere la propria vita con un vecchio che, dopo aver smesso di essere adulto, insegue il sogno di tornare bambino?

    Vivo anzi la mia solitudine come un privilegio. Non tutti possono vivere questa libertà. Non possono i politici, costretti come sono a circondarsi di persone delle quali non sapranno mai se e quanto fidarsi. Non possono farlo coloro che ancora lavorano: i colleghi sono come i parenti, non possono essere scelti. E allora via verso la mia nuova vita, fatta di mare, sole, pioggia, vento, mare calmo e tempeste. E fatta anche dalla voglia di sperimentare quali sono i miei limiti. E conoscere persone nuove, posti nuovi. E poi ho sempre i miei amici storici, quelli che da sempre hanno accettato il mio essere “contro” senza avere la pretesa di insegnarmi le regole della vita. Insomma, sto cominciando davvero ad essere libero.

    Sto cominciando davvero ad essere libero

    Ospiti
  • 20 commenti a “Sto cominciando davvero ad essere libero”

    1. Bello… Mi pare di capire che “uomo libero” lo sei sempre stato.
      Se ti va, ogni tanto raccontaci degli altri uomini liberi che incontrerai nelle tue rotte.

    2. …grande scelta… che in fondo all’animo coltivo da sempre anch’io…
      Conosco un’altra persona – Simone Perotti – che da tempo – e quando ancora in piena attività – ha fatto questa scelta… e che teorizza appunto il “downshifting” rispetto a questo genere di vita carica di tante costose sovrastrutture…

    3. Hai la mia stima. Ecco un esempio di decrescita felice. Dovremmo tutti “fly down” per essere soddisfatti di questa vita.

    4. Bella esperienza. Anche se c’e’ il rischio che la solitudine faccia troppa compagnia.

    5. Finalmente qualcuno che ha capito che il vero lusso è essere padroni del proprio tempo e non farsi imporre i tempi degli altri. Finalmente qualcuno che capisce che non per forza bisogna essere nella “corrente” per poter vivere. Intrisi di consumismo e carichi di bisogni eterodiretti non riusciamo a liberarci di disgustose sovrastrutture.

    6. Ottimo esempio di “rallentamento”. E poi Giovanni, se qualche giorno hai voglia di compagnia, fai un fischio! Un giretto in barca lo faccio volentieri, la birra la porto io!

    7. Quanto ti capisco.
      Delle volte è il mio problema perchè cerco di vivere questo tuo momento senza avere una vita di esperienze, lavoro alle spalle.

      Ma perchè riappropiarsi del proprio tempo solo dopo una vita?

      Se tu stai bene sono molto contento per te.

      Un caro saluto
      Gaetano

    8. Sì, anche a me piacerebbe che continuassi a scrivere qui, Ti seguirei molto volentieri. La solitudine in libertà o la libertà della solitudine la sto vivendo anche io… Mi sei piaciuto.

    9. Signore e Signori, a 35 anni ho finalmente trovato il mio eroe. si chiama Giovanni Chiappisi e ha deciso di vivere il resto della sua vita esattamente come io vorrei vivere la mia.
      Ciao Giovanni, saluta il Mare da parte mia che, un tempo, osservavo ogni giorno dalla mia finestra affacciata sulla Vergine Maria e che adesso, qui da Roma, purtroppo, non vedo più.

    10. Ciao Giovanni! tutto ok ma bada anche alla salute. Ancora ci devi regalare almeno un migliaio di raccontini…..

    11. La barca é un indice di capacità contributiva: al redditometro c’ha pensato?

    12. beato te che hai la pensione!

    13. Mi sembra un post scritto per far morire d’invidia i suoi ex colleghi che andranno in pensione magari tra 5 anni,come togliersi i sassolini dalle scarpe altrimenti non capisco la sua necessità di far sapere pubblicamente la sua vita privata descrivendo addirittura dei dettagli…mahhh…?E come se avesse bisogno di far sapere al mondo intero che lui esiste!!

    14. Bel post! Come autore ti seguirei volentieri!

    15. guardo ogni mattina dal terrazzo di casa la Cala con le sue barche..se ti va di condividere un pò del tuo tempo…

    16. Bene ho invidia della tua serenità sei riuscito a trovare un giusto equilibrio una buona ricetta per vivere bene la solitudine quella di vedere altri luoghi come tu fai .
      Certo ci vuole anche coraggio.
      Comunque Buona fortuna

    17. Sicuramente è il più sereno, se non avessi marito è figli, andrei ben volentieri a trovarlo.

    18. Ciao Giovvani. vreau sa te cunosc. te rog. grazzie pt raspuns.

    19. Ciao Giovanni, è un bel po’ che seguo i tuoi consigli di viaggio su YouTube, hai fatto nella pratica ciò che ogni velista sogna per tutta la vita ma che spesso non ha il coraggio di attuare.
      Mi chiamo Giorgio ho 47anni ed è ormai dall’ età dei 20 anni che vado a vela.
      Ovviamente è dalla stessa età che rimugino, progetto e fantsstico sul come poter inseguire il sogno, ma finalmente il momento è giunto.
      ho comprato “la barca della vita”, quella ideale per me, anzi per noi visto che intraprenderò l’avventura con la mia compagna “Paola”.
      ….e nel mezzo del cammino di nostra vita, alla soglia dei 50, abbiamo deciso di trasferirmi anche noi a vivere e lavorare in barca “un vecchio Morgan 41 Out Island del 1973”.
      Un ultima cosa, visto che inizialmente, avremmo intenzione di venire in Tunisia, vorremmo contattarti per chiederti qualche consiglio, come possiamo contattarti in privato? Sul web non abbiamo trovato il modo.
      Grazie Giovanni, b.v.
      A presto.

    20. Complimenti! Soltanto rispetto per qualcuno che non ha fatto altro, appena gli è stato possibile, di vivere la SUA vita. Lo seguo da quando con mia moglie abbiamo deciso di trasferirci in Tunisia….tanti consigli utili e precisi …. poi il suo eloquio…lo ascolterai per ore. Mai banale. Grazie sig. Giovanni

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