Congresso sul ficodindia e la cocciniglia all’Università
Dalle 9:00 di oggi e fino a giovedì 31 si svolgerà alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo (viale delle Scienze; edificio 4) un congresso internazionale sul ficodindia e sulla cocciniglia con docenti e ricercatori provenienti da Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Israele, Turchia, Iran, Oman, Etiopia, Sudafrica, Grecia, Portogallo, Spagna, Germania, Cile, Argentina e e Messico.
Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, insieme all’Università di Sassari, alla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI), e all’International Society for Horticultural Science. Durante il convegno saranno presentate sette relazioni a invito, una relazione plenaria e oltre 30 relazioni scientifiche orali e 85 poster. Sarà organizzata una mostra pomologica e di prodotti derivati da questa specie e pranzi di lavoro tematici con piatti, anche, a base di ficodindia. Ci saranno due escursioni nelle aree di produzione DOP, organizzate con sponsor privati a Roccapalumba, San Cono e Biancavilla.
Convegni come questi danno lustro alla nostra università, collegandola nel circuito internazionale dei convegni scientifici, e sicuramente se inseriti in un circuito e se, calendarizzati con una certa frequenza e costanza, possono creare opportunità fisse di crescita culturale ed economica per la nostra città.
Dovrebbero fare un convegno su come disinfestare Monte Pellegrino dai ficodindia, che hanno soppiantato buona parte delle piante che c’erano un tempo e che sono un vero flagello per la biodiversità della riserva…
Il commento di Isaia Panduri mi fa venire in mente come si potrebbe dedicare una rotatoria ed aiuole stradali annesse a questa pianta, la cui immagine è spesso associata alla nostra terra. Così come fatto per la recente intitolazione della rotonda tra villa Adriana e via Lanza di Scalea, adesso largo delle Pomelie. Analogamente, trattandosi di verde non fruibile, il ficodindia sarebbe ideale come pianta ornamentale.
Ma per piacere…non esiste pianta più antiestetica e associata ad un’immagine di arretratezza socio culturale…
Ultimamente nella remota ipotesi che si pensi al verde per Palermo si mettono a dimora solo palme, yucche, cactus…basta!
Una pianta favolosa,di facilissima propagazione anche su terreni poveri,sconnessi,
che da’ frutti prelibati tanto da essere serviti nei ristoranti di alto rango.
I f.i. migliori,quelli “scuzzulati”.
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