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giovedì 5 dic
  • Lavori antiallagamenti in via Giafar

    Sono ripresi i lavori dell’Amap per il Programma speciale antiallagamenti.

    In via Giafar, nello svincolo della bretella laterale di viale della Regione Siciliana, si stanno realizzando delle caditoie e i relativi rami di allacciamento alla fognatura principale. È questo uno dei tanti “punti nevralgici” a rischio allagamenti che durante i fenomeni alluvionali creano enormi problemi al traffico veicolare e non solo ad esso. Essi comportano la chiusura parziale al transito dalle ore 7:30 alle ore 16:00 fino a giorno 17 c.m. e comunque fino alla loro definitiva ultimazione.

    In particolare le squadre dell’Amap stanno mettendo mano in alcune caditoie, collocate “in illo tempore” senza un vero e proprio recapito nella fognatura pubblica, bensì in un canale drenante, posto all’interno di una proprietà privata, che gradualmente avrebbe dovuto consentire lo smaltimento delle acque meteoriche per dispersione sotterranea nelle campagne limitrofe, quando questa zona era poco urbanizzata, e purtroppo oggi insufficiente allorché la pioggia è eccessiva e tracima nelle corsie stradali.

    Si tratta, in pratica, di 20 nuove caditoie in sostituzione di quelle vecchie, da collocare nei dintorni dello svincolo, sia sulla bretella che su parte della stessa via Giafar, le quali attraverso un nuovo ramo fognario verranno collegate alla fognatura dinamica comunale. E nonostante le problematiche inerenti il sottostante terreno, che è alquanto accidentato e resistente, si sta comunque effettuando uno scavo, di circa 150 metri di lunghezza ad una profondità di mt. 1,90, in cui verranno collocate le relative caditoie. Tutto ciò, come per la bretella attigua al viale Regione Siciliana e Viale Michelangelo, servirà a smaltire le acque meteoriche alluvionali e ad evitare quanto più possibile gli allagamenti.

    Va fatto comunque un chiarimento circa la copertura degli scavi che verrà effettuata alla fine dei lavori, così come avvenuto dopo i lavori alle caditoie in viale Michelangelo: l’Azienda copre lo scavo con malta catramata provvisoria che, dopo una decina di giorni, verrà reintegrata con una ulteriore copertura definitiva. Questo perché, avendo smosso il terreno sottostante ed essendo esso destinato ad imminenti assestamenti, è preferibile non effettuare subito una copertura definitiva.

    Palermo
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