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venerdì 20 dic
  • Manuale di sopravvivenza per le giornate palermitane di pioggia

    Confusi e sbigottiti, i palermitani vivono ormai con rassegnazione le continue giornate di pioggia. Non vogliono più neanche guardare le previsioni del tempo. Il numero di foto di arcobaleni pubblicate su Instagram è sceso del 95 percento, e gli aggiornamenti di stato relativi al meteo su Facebook sono calati del 60 percento (sono perlopiù lamentele), mentre sempre più individui sono preda del malumore*.

    Urge, a questo punto, un manuale di sopravvivenza con consigli pratici per affrontare tutto ciò.

    • Studiate con attenzione i percorsi – La regola numero uno è non farsi trovare impreparati. Certe strade si allagano, mentre altre diventano un lungo tappeto di auto, i tombini zampillano come fontane, i pedoni fanno più docce del solito e sull’asfalto spuntano buche come funghi. È come muoversi in un campo minato.
    • Utilizzate come immagine di copertina di Facebook una foto estiva di Mondello – Il mare, il sole, la sabbia dorata… Uno scatto che faccia pensare immediatamente al caldo esorcizza la paura che provate guardando l’ennesimo Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare mentre conferma che, sì, anche domani pioverà.
    • Pensate come una lucertola – Non fatevi scappare i pochi raggi di sole che ogni tanto fanno capolino dalle nuvole. Fosse anche per pochi minuti, godetene quando potete, giusto per rinfrancare un po’ lo spirito.
    • Interessatevi al mondo della nautica – Che questo sia il momento giusto per appassionarsi alle imbarcazioni e agli sport acquatici? In ogni caso, è un modo per affrontare la questione da un punto di vista un po’ più originale.
    • Ignorate quelli che vi prendono in giro – Ma come, lì a Palermo non c’era sempre il sole? Non ascoltateli. Avrete la vostra rivincita nei mesi estivi.
    • Entrate in letargo – Soluzione estrema, ma adatta a quelli che proprio non pensano di potercela fare. Fate provviste, costruitevi un fortino con i cuscini e cercate di dimenticare tutto quello che c’è lì fuori. Passerà (segue pacca di conforto sulla spalla).
    • Registrate il rumore della pioggia per incidere un cd di “suoni della natura” – Non so perché la gente compri questo genere di cd ma, dato che continuano a produrli, un motivo ci sarà.
    • Ripetete con convinzione la frase «Pioggia pioggia pussa via, non bagnar la terra mia» – Vorrei averla inventata io, ma in realtà è una citazione dei Peanuts, i fumetti di Charles Schulz. Se lo dice Linus Van Pelt, potete dirlo anche voi (lui è uno saggio, anche se non si direbbe).
    • Cercate conforto nelle fritture – Il cibo è probabilmente l’unica cosa che non deluderà mai un palermitano e il fritto mi fa pensare a un unto e confortante abbraccio (una versione nostrana del barattolino di gelato dei film). Tra l’altro, dopo un pasto a base di fritture, sarete talmente “provati” da non avere la forza di mettere piede fuori.
    • Approfittatene per comprare, o per tirare fuori dall’armadio, ombrelli particolari, k-way, stivali da pioggia e tutti quegli accessori che non potete usare mai – Li guardate con curiosità sulle riviste e nelle vetrine e ora è arrivato il momento di provarli: concedete loro qualche ora di popolarità.
    • Rassegnatevi – Le temperature e, in generale, le condizioni meteorologiche degli ultimi mesi ci hanno messi di fronte alla dura realtà: anche a Palermo esiste l’inverno. Bisogna accettarlo.

    *Statistiche prive di qualsiasi fondamento scientifico, frutto della creatività dell’autrice.

    Ospiti
  • 4 commenti a “Manuale di sopravvivenza per le giornate palermitane di pioggia”

    1. Tutti questi post/articolo,postati a notte inoltrata.Colpa della poca lucidità che incide sui freni inibitori?
      Mi sono mancati i riferimenti ad arancine/i,è da un po che non se ne scrive

    2. Ben venga la pioggia che riempie i bacini
      Pulisce le strade e lava i cassonetti
      Disseta le radici del verde pubblico che dovrà superare i mesi di siccita’
      e
      mette in evidenza le deformazioni e le buche di assi viari
      Malamente realizzati,

    3. Non sapevo che pure i palermitani si lamentassero della pioggia o del maltempo.
      Io vivendo ad Amburgo ne avrei proprio il diritto 😉

    4. ahahah è vero! chi non conosce e non è un palermitano potrebbe esclamare “Addirittura!”, considerando che poi il nostro cielo lascia sempre intravedere un pò di azzurro e di luce solare nell’arco di una giornata, sono quasi farsesche l’insofferenza, la desolazione, lo smarrimento che ci “pigliano” di fronte alla pioggia!!

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