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    #PalermoWelcome, il contest all’acqua di rose del Comune

    Tramite un comunicato stampa diffuso ieri il Comune di Palermo ha annunciato il successo del concorso #PalermoWelcome. Cinquantadue, infatti, i video partecipanti per accaparrarsi due premi da 5mila euro.

    Il primo sarà assegnato da una giuria appositamente nominata e il secondo in base al maggior numero di visualizzazioni totalizzate sulla pagina Facebook del Comune.

    Nulla da ridire sul giudizio degli esperti mentre qualcosa non quadra sul secondo aspetto.

    Alessandro Lombardi, esperto del sindaco per la comunicazione online, ha spiegato che «sta ai creatori saper diffondere sui social network i loro video che saranno pubblicati sulla pagina Facebook del Comune di Palermo per poter vincere premio social di 5000 euro. I video saranno pubblicati non appena espletati i controlli di rito sulle domande di partecipazione. Vincerà il video che totalizzerà il maggior numero di visualizzazioni pubblicato dalla Pagina ufficiale del Comune di Palermo. I video saranno pubblicati nei prossimi giorni, in ordine di arrivo, e ci sarà tempo sino al 31 marzo per diffonderli. Che vinca il migliore e il più virale!».

    Innanzitutto, per il principio dell’imparzialità, sarà necessario pubblicare i filmati su Facebook uno dopo l’altro. È chiaro, infatti, che un video, caricato ad un orario x, potrebbe avere un vantaggio temporale rispetto ad un altro, condiviso ad un orario y. Quindi, sarebbe necessario chiarire il concetto di “in ordine di arrivo”.

    Poi, considerato che otterrà il premio di cinquemila euro il video che avrà ottenuto più visualizzazioni, come farà il Comune di Palermo a comprendere quali visualizzazioni sono genuine e quali no?

    Infatti, per ottenere più visualizzazioni possibili, occorre che il videomaker inviti i propri “amici” a guardare il video. E le azioni da effettuare si possono riassumere in due:

    • Più click sul simbolo del play per avviare il filmato.
    • Più condivisioni.

    Analizzando il primo aspetto, il conteggio pubblico delle visualizzazioni su Facebook non segue il criterio dell’unicità del profilo. In poche parole, un video può essere visto dieci, cento, mille volte dallo stesso utente.

    Sì, ci sarebbe la possibilità – ma solo per chi amministra la pagina – di conteggiare le visite uniche dei video caricati attraverso le statistiche interne offerte dal social network (cliccate qui).

    E occorre accedere alle statistiche di un video pubblicato sulla pagina, visitare l’area “post” e selezionare il contenuto sull’elenco dei post recenti così da scoprire, ad esempio, il rapporto tra utenti individuali e visualizzazioni ripetute.

    Per di più, dando un’occhiata al bando del “concorso di idee per la pubblicazione di n.1 video spot dal titolo ‘Palermo Welcome'”, spulciando precisamente il terzo allegato, si scopre che, mentre i criteri di selezione del miglior filmato sono ben definiti in relazione alla giuria, si è vaghi nel dire che “un ‘premio social’ del valore in denaro di € 5.000,00 (cinquemila)” andrà al “video che totalizzerà il maggior numero di visualizzazioni sul post pubblicato sulla pagina facebook ufficiale del Comune di Palermo, per un periodo di osservazione pari a giorni 30 (dal 02/03/2015 al 31/03/2015)”.

    Sì, ok.

    Ma prima di dare il via al contest è doveroso che il Comune stabilisca che il premio andrà al video che avrà ottenuto più visualizzazioni da utenti individuali (con la pubblicazione delle metriche di tutti e 52 i video in gara, visto e considerato che sono private); e che i video debbano avere la stessa presenza temporale (tot giorni e ore dal momento dell’upload).

    Pignoleria? No. Ci sono di mezzo dei soldi. E la creatività dei candidati.

    Palermo
  • 5 commenti a “#PalermoWelcome, il contest all’acqua di rose del Comune”

    1. Contest ridicolo !!!

    2. Beh, le visualizzazioni, sia individuali che multiple dello stesso utente, secondo me lasciano il tempo che trovano come strumento per decretare il vincitore. Un utente potrebbe avere dei problemi di visualizzazione (pur cliccando play) o potrebbe essere interrotto da una chiamata mentre si stava godendo il video, trovandosi costretto a cliccare nuovamente play. Sarebbe stato meglio, secondo me, premiare il video con più mi piace (un dato che comunque si può drogare, ma almeno ad ogni mi piace coincide un utente univoco di facebook).

    3. senza senso proprio! io devo guardarli per decidere se mi piacciono o no

    4. Forse non sanno dell’esistenza di strumenti di automazione dei pattern di navigazione… O forse lo sanno benissimo e sperano che altri non lo sappiano.
      La solita cosa raffazzonata e approssimativa.
      Palermo, in due parole (e senza bisogno di video).

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