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giovedì 19 dic
  • Musikanten

    Ieri sera al Metropolitan Franco Battiato, Manlio Sgalambro ed Enrico Ghezzi, moderati da Mario Azzolini, hanno presentato “Musikanten”, il nuovo film del Nostro.

    Non so quanti hanno visto “Perduto Amor”, bene, “Musikanten” è una cosa completamente diversa. Ghezzi ha sottolineato come Battiato cineasta si sia tolto di mezzo subito “nascita e formazione” con il primo film e “morte” con questo che parla degli ultimi giorni di vita di Beethoven (interpretato dallo psicosciamano Alejandro Iodorowsky).

    In realtà il film non è tutto incentrato sugli ultimi giorni di vita di Beethoven, nel senso che questi rappresentano il nucleo centrale di una storia che non è storia, ma un racconto analogico. Devo confessare che, nonostante il mio famoso, eterno e incommensurabile amore per Battiato, ero uscita dalla visione di “Perduto Amor” un po’ sconquassata, nel senso che non avevo afferrato il messaggio, la narrazione era chiara, i riferimenti pure, mi sfuggiva il senso della cosa, alcune sgrammaticature filmiche, la prova di attore di Corrado Fortuna eccetera.
    Ieri sera sono uscita tranquilla e decisamente consapevole che il film non ha nessun senso (nel senso molto buono del termine), semplicemente vuole raccontare una storia secondo alcuni punti di vista che accompagnano il Nostro da tempo e che, grazie al linguaggio filmico, sono raccolti, incarnati dagli attori, dalle scene, dalla musica (bellissimi alcuni momenti di perfetta unione tra musica e immagini, due anime e un movimento) e declinati a suo piacimento.

    E Beethoven è solo un altro punto di vista, quello sull’autorialità, sull’importanza della coscienza del proprio destino, del proprio ruolo (perfetta quindi la scelta di Iodorowsky). Tutte le sgrammaticature che si potevano rintracciare nel primo film qui, ora, sono usate con padronanza assoluta, trionfano gli sguardi in macchina, il doppio registro di voce narrante (Sgalambro vestito da cicisbeo del ‘800 è imperdibile) e storia, il montaggio quasi scoordinato sottolinea i passaggi da macchine professionali a macchinette amatoriali che danno l’impressione di “interferire” con la storia ma in realtà (sottolineava giustamente Ghezzi) sono il trionfo della compenetrazione con il punto di vista che si vuole esporre: la sordità di Beethoven, l’estraniamento autoriale di fronte al brusio del quotidiano, la solitudine della coscienza.

    Vagano, galleggiando nel film, alcune citazioni del mondo “battiatesco” che, per chi come la sottoscritta è annullata nella compenetrazione del Maestro, sono momenti di “prio” fantastici e allora vai con: dervisci rotanti di memoria Mevlanesca, Danze Sacre di Gurdjieff, Jury Camisasca e Gabriele Mandel (artisti misticheggianti, intellettuali e “ricercatori” nel senso alto) a go go e ancora una certa aria musicale che gira come un vecchio 78: Chiara Muti (figlia d’arte e brava attrice) e – la chicca – il nostro Gioacchino Lanza Tomasi!

    Stavo per scrivere dell’incontro che ha tenuto domenica pomeriggio per Salvare Palermo (poi ho ripiegato per Battiato, ubi major, se no scrivevo troppo) e me lo trovo dentro Musikanten! Il figlio adottivo di Tomasi di Lampedusa, palermitanissimo noto musicologo, sovrintendente della Fondazione Teatro San Carlo di Napoli, intellettuale d’altri tempi con tanto di erre moscia e fascino aristocratico, nel film fa il direttore della televisione per cui lavorano i due protagonisti, e devo dire che è riuscito bene anche in questo, sorprendente.
    La Palermo d’esportazione, quella di gattopardiana memoria, colpisce ancora.

    MUSIKANTEN: (ITA, 2005) regia di Franco Battiato, sceneggiatura Battiato & Sgalambro, con Alejandro Iodorowsky, Sonia Bergamasco, Chiara Muti, presentato a Venezia, uscirà nelle sale il 17 febbraio.

    Palermo
  • 17 commenti a “Musikanten”

    1. Beh, sia Perduto Amor che Musikanten oltre a raccontare fatti studiano dei percorsi ben precisi e li conducono in modo diverso in chi usufruisce dell’opera. Devo dirti che entrambi i lavori sono brillanti creazioni del Beta di Milo. Musikanten rispetto al precedente è un’opera più asciuttta, matura e con qualche spunto in più relativo all’ambito esoterico. Forse di spunti ce ne sono troppi ma per fortuna restano sempre spunti.

      “Ieri sera sono uscita tranquilla e decisamente consapevole che il film non ha nessun senso (nel senso molto buono del termine), semplicemente vuole raccontare una storia secondo alcuni punti di vista”

      Che intenti per: il senso molto buono del nessun senso?

      Nella lista dei citati hai dimenticato il caro Rocchi:
      Due le illusioni importanti, fondamentali:
      la prima è che il tempo non ci definisce, la seconda che lo spazio non ci colloca.

      Un abbraccio da un Provinciale dell’Orsa Minore che nella vita professionale è lucido e geniale.

    2. Se sapevo della presentazione ci sarei venuto. Ce lo potevi dire! Iodoroskwi è un mito. Già da sola la sua partecipazione rende il film attraente.

    3. L’ultima volta che ho visto Sgalambro a Palermo era per una conferenza stampa di non so bene cosa poiché si è messo a parlare in greco antico.
      E io non lo ricordavo. E se anche lo avessi ricordato, il greco antico, non lo avrei capito bene lo stesso.

    4. Non penso che il post possa esprimere le sensazioni provate nella sala del cinema.
      Mi unisco a Nicola Pizzolato lamentando il mancato tempismo nell’avvisare l’evento. Non vorrei essere maligno ma penso che sempre pochi eletti possano visionare tali esclusive. Se vuoi essere davvero utile ti pregherei se ve ne sono di comunicare altre date nel territorio siciliano.
      Scusandomi per lo sfogo ritengo che le critiche possano migliorarci un po tutti.

    5. i soliti qualunquisti che piangono perchè non sono stati avvertiti!
      invece di lamentarvi ringraziate Rosalio che vi avverte sui sensi unici di Palermo!
      I. B. W. T.

    6. carissimi tutti,
      la notizia della presentazione è stata sui quotidiani locali per una settimana, e ieri “repubblica – palermo” è uscita con le pagine centrali dedicate all’evento che si sarebbe tenuto la sera. Detto questo mi dispiace che non siate stati avvertiti anche da me, d’ora in poi userò lo spazio “sensi unici” di rosalio per passarvi le informazioni culturali di cui ho notizie.
      caro michelangelo quindi non ti fare scrupoli! non sei affatto maligno, i “pochi eletti” sono stati quelli che hanno letto il giornale e comprato il biglietto.
      p.s. e comunque il film esce il 17.
      pp.s. il senso buono di non avere per forza un senso è (secondo me) uno degli stati di grazia dell’arte.

    7. Ciao cristina!!
      Non volevo essere scortese!! Anzi ammiromo molto lo sforzo che fa rosalio e i suoi autori nel rendere vivace una città cosi bella come palermo!!
      Grazie, per avermi comunicato che il film esce nelle sale il 17, ma mi sorge una curiosità!! A Palermo verrà proiettato!! Perchè da quello che ho letto Giorno 7 è l’unica data in Sicilia!
      Spero che possa sorridere alle mie lamentele e possa comunicarmi quanto da me chiesto sopra!!
      Forza ragazzi state facendo un bel lavoro !!

    8. Il tuo pp.s recita “il senso buono di non avere per forza un senso è (secondo me) uno degli stati di grazia dell’arte”

      Come ti ho scritto sono un provinciale dell’orsa minore e in quanto tale ho un livello di cultura ed erudizione molto al di sotto della media internazionale. Nel commento fatto precedentemente in qualche modo volevo dissentire da alcune tue posizioni e dire la mia. Sarà l’età e l’immaturità.
      Detto questo vorrei se ti è possibile capire meglio cosa intendi per “stato di grazia dell’arte”.

      Con affetto
      Giovanni che auspica una risposta senza ps che se no poi scappa in bagno per fare pipì

    9. caro giovanni, intanto complimenti per il tuo blog che smentisce le tue posizioni da “provinciale” con un livello di cultura basso. senz’altro avevo inteso il tuo commento come un arricchimento al post anche per le cose diverse che sottolineavi e ti ringrazio. per quanto riguarda me, scendiamo ancora una volta nel soggettivo ma credo che a volte quando un prodotto artistico riesca a sganciarsi dalle contingenze e diventare “immotivato” alla vista di noi poveri spettatori calati nei drammi del quotidiano, riesca ad acquistare una forza diversa (l’art pour l’art). ecco quel che volevo dire, spero di essere stata più comprensibile.
      caro michelangelo, sei molto carino e ti ringrazio per i commenti e le note che sono sempre interessanti, ho visto il tuo blog complimenti anche a te, la data del 17 l’hanno dichiarata Battiato e Azzolini, spero che sia esatta, per ora di più non so.

    10. Beh, è tanto male la mia prova d’attore?
      Corrado Fortuna.

    11. in my name is tanino sei bravissimo, in perduto amor…diciamo che non ti hanno saputo valorizzare. ma poi che fine hai fatto?

    12. Grande! Corrado Fortuna che commenta su un blog. Three days of Catania…Decisiva.
      Commento consapevole del fatto che l’interessato non ne potrà più di gente che gli cita battute dei suoi film passati e non ha più visto nient’altro che lo riguardi. Pardòn

    13. Corrado Fortuna che commenta sun blog?!? E’ strano?
      Grazie per la citazione albs.
      Cristina fai un salto qui.
      Baci.

    14. il progetto “isola femmina” sembra interessante, è recente? come lo distribuirete? festival o farete anche qualche proiezione in giro? mi piacerebbe saperne qualcosa in più…

    15. Ciao a tutti vorrei e complimenti per il sito,vorrie sapere se esiste la possibilità di avere in dvd “Musikanten”.
      Grazie

    16. cesss, ma è veramente coso, tanino ke ha scritto la??
      waa!
      ditegli ke secondo me se esistesse uno cm qlo del film, io lo inseguirei a vita, xfino in bagno.
      putroppo, è solo1film.
      :'(

      ciau a tutti.
      Lena, l’altaLena. (buahahah)

    17. psss. giovanni villino?? il mio ex preside dell’iti si kiamava giovannivillano. kazzo, 1grande. pekkato l abbian mandato in pensione. sempre le xsone sbajate mandan in pensione. scusate x sti commenti balordi k nn centran nulla kon sto forum. ma babè, di helene ce ne è1sola! almeno credo. O.o

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