Palermo “Città educativa” per l’empowerment dei bambini
La Giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo che traccia le linee guida per elaborare un progetto esecutivo che coinvolga l’intera amministrazione comunale con le sue aree, i servizi e gli uffici ad esse collegati: Palermo Città educativa.
Lo scopo è quello di operare un’efficace ridefinizione dell’identità della città, funzionale a promuovere l’empowerment dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e a riconquistare la fiducia degli adulti nei confronti delle istituzioni.
Secondo quanto previsto dal provvedimento, saranno l’Assessorato e l’Area della Scuola e Realtà dell’Infanzia a curare il progetto della “Città Educativa” costituendo, al proprio interno, una struttura operativa con funzioni di segreteria.
Si darà il via, altresì, a un “Laboratorio Cittadino” per promuovere una progettazione comune basata sulla “Visione futura” della città, elaborare un Piano per l’Infanzia della Città di Palermo, raccogliere dati ed effettuare il monitoraggio del progetto esecutivo per la costruzione di un’apposita “Banca Dati” che consenta la mappatura dell’esistente nel territorio della città, con particolare attenzione alla fattibilità dei progetti e delle iniziative attuate.
Il Laboratorio avrà un regolamento interno e si articolerà in tavoli tematici. Del “Laboratorio” faranno parte i referenti di ciascuna Area dell’Amministrazione Comunale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza di Palermo, Ordini Professionali, Università degli Studi, ASP, Aziende Sanitarie, Centro Giustizia Minorile, Tribunale e Procura Minorile, Giudice Tutelare, Prefettura, Questura, Forze dell’Ordine, Associazione dei Pediatri, Terzo Settore (Promozione Sociale, Volontariato, Cooperazione) da scegliere attraverso assemblea del settore, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche in ragione di due unità per ogni ordine di scuola, ed 1 per le scuole paritarie designate dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Tutte le realtà che hanno già aderito al progetto o quelle che vi aderiranno saranno invitate dall’amministrazione comunale a stipulare un protocollo d’intesa per la condivisione delle finalità, degli obiettivi e dei contenuti del progetto.
Ma perché si deve per forza usare l’inglese, nel titolo?
“Città educativa per l’impoverimento dei bambini” non era lo stesso?
😉
È meno male che il termine indica un processo di crescita,di implementazione,
Altro che impoverimento! Mattacchione !