Ambulante abusivo e degrado in via De Saliba
Scrivo per segnalare una situazione con la quale conviviamo ormai da diversi anni, che sembrava superata con l’intervento della Polizia municipale e che è tornata, ahimé, a ripresentarsi, peggio di prima, da qualche mese a questa parte.
Mi riferisco allo stato di degrado in cui versa la via De Saliba nel tratto prospicente a piazzale John Lennon, angolo con via Regione siciliana.
Qui, ormai da diversi anni, un venditore di pezzi di ricambi per auto torna giornalmente ad esporre la sua merce noncurante del fatto che, in quanto ambulante, non avrebbe diritto a stazionare l’intera giornata su un marciapiedi che lui ritiene ormai essere di sua proprietà, su cui parcheggia il furgone bianco in cui ripone la merce e che si arroga persino il diritto di occupare con grossi sassi o vecchi copertoni in modo da tenere alla larga eventuali altri venditori (o automobili che a ridosso del marciapiede potrebbero parcheggiare) nei brevi periodi in cui lui è assente;
Come se non bastasse, il signore in questione utilizza la villetta attigua, proprietà privata e adiacente a una scuola per l’infanzia, come latrina per espletare i propri bisogni e discarica in cui riversare tutto il materiale che smonta dalle auto dei clienti quando vende loro la merce (vedansi foto allegate).
Come accennavo prima, la Polizia è intervenuta qualche mese addietro per far sgomberare il suddetto venditore, che si era persino costruito una sorta di gabbiotto con pensilina annessa, riuscendo a riportare il tratto di marciapiede in questione in condizioni normali. Purtroppo, dopo neanche un mese, il venditore è tornato a riappropriarsi di quello stesso tratto di marciapiede, non solo parcheggiandovi il proprio furgone, ma anche incatenando una scala di ferro e un carrello, quest’ultimo probabilmente sottratto a uno dei vicini supermercati, al cancello della villetta attigua mediante una catena con lucchetto (vedansi foto allegate).
Infine, sul lato opposto della strada, ha anche posizionato una poltrona girevole che gli consente di avere una vista privilegiata sul viavai di auto e potenziali clienti di quest’ultimo tratto di via De Saliba, che sbocca poi in via Regione siciliana, di fatto utilizzando l’aiuola alle spalle di tale poltrona come ulteriore discarica in cui gettare tutto ciò che ritiene non essergli più utile (sarà un caso, ma è l’unica aiuola in piazzale Lennon ad essere in condizioni pietose – vedansi foto allegate).
Nonostante le numerose segnalazioni che vengono regolarmente inoltrate alla Polizia municipale, il suddetto venditore prosegue indisturbato la sua attività (di vendita e di sfregio degli spazi comuni). È per questa ragione che mi rivolgo a voi, sperando che possiate e vogliate dare eco a questa situazione di vero e proprio disagio, divenuta ormai insostenibile e che, per quanto ci si sforzi di collaborare come cittadini e contribuenti, pare non essere rilevante o comunque non prioritaria per chi dovrebbe vigilare e sanzionare. E lo dico con dispiacere, data la fiducia che ripongo nelle donne e negli uomini della Polizia municipale che lottano quotidianamente contro l’illegalità diffusa della nostra città.
Città allo sbando totale e senza controllo, fate crescere i figli altrove.
A dir la verita’, cio’ che mi colpisce maggiormente delle foto e’ la spazzatura sparsa per strada, che sembra vintage, vale a dire che sta li’ da un bel pezzo.
Cio’ significa che il venditore abusivo non e’ l’unico responsabile del degrado, ma anche la mancanza di una regolare pulizia della strada da parte di chi di dovere e’ responsabile allo stesso modo, se non di piu’.
Ogni sera molte strade del centro di Londra sono ridotte in uno stato pietoso, con sacchetti sparsi ovunque, residui di sandwich, qualche vomito e tracce di urina che fuoriescono da qualche angolo buio. Ma l’indomani mattina tutto sembra appena uscito dalla lavabiancheria, perche’ gli spazzini, a piedi e/o con macchinari vari, puliscono il tutto.
Qualunque citta’, se non curata, diventa il ricettacolo di schifezze varie. L’ineducazione degli abitanti e/o la maleducazione degli ambulanti e’ solo la ciliegia finale.
A mio parere.
Il problema non è il venditore abusivo ma chi non fa il proprio dovere. La polizia municipale che non controlla e la RAP che non pulisce. Poi possiamo discutere se la colpa è dei singoli operatori o dei loro responsabili che non controllano se i loro sottoposti lavorino. Poi dobbiamo accennare ai vari presidenti, direttori , capi uffici ecc. ecc. che dalle loro poltrone non si smuovono nemmeno a cannonate. Per finire arriviamo a chi ha nominato tali signori a quei posti di comando. Come vedete alla fine arriviamo sempre al solito discorso: Il pesce puzza sempre dalla testa.
Signor David, Belfagor, permettetemi di fare alcune precisazioni, partendo dal presupposto che avete assolutamente ragione quando dite che il venditore ambulante non è l’unico responsabile del degrado.
Spero che qualche residente della zona possa leggere e confermare (o eventualmente smentire) ciò che scrivo: premesso che, rispetto a un paio d’anni fa, quando si viveva in una condizione di degrado permanente ed era praticamente impossibile fare due passi a piedi senza inciampare su un sacchetto abbandonato, la situazione è sensibilmente migliorata in termini di pulizia del quartiere (mi riferisco, nello specifico, alla via De Saliba, piazzale Chinnici, via Galilei, piazzale Lennon e zone limitrofe), oggi la pulizia viene quanto meno fatta con regolarità, salvo quest’ultimo mese in cui non si è vista nemmeno l’ombra di uno spazzino. Siamo ben lontani dai livelli di normalità a cui è giusto aspirare, ma un miglioramento obiettivo c’è stato. Ciò premesso, c’è da dire che tutta l’area di piazzale Lennon, dopo numerose segnalazioni, è stata bonificata. Restano nelle condizioni che vedete in foto il tratto segnalato di via De Saliba, sede ormai permanente del venditore ambulante, e le aiuole intorno alle pensiline del capolinea di piazzale Lennon, dove la gente in attesa getta di tutto e di più, creando di fatto piccole discariche. Il mio non è un accanimento nei confronti di un venditore ambulante, avrebbe poco senso ancor di più se il signore in questione fosse provvisto di regolare licenza (cosa che ignoro, ma andrebbe verificata), né ritengo sia l’unico a sporcare o distruggere (i mercatari del sabato, ad esempio, hanno la cattiva abitudine di parcheggiare i loro furgoni sui marciapiedi della via De Saliba, dissestati anche per questo motivo). Fatto sta che l’area che lui regolarmente occupa è sempre nelle stesse condizioni, anzi peggiora di giorno in giorno, e, in particolare, le foto che mostrano i tappi coprimozzo sono state scattate all’interno di un’area privata, in cui il signore in questione getta tutto ciò che non gli serve più per la sua attività. Ad aggravare il giudizio negativo nei suoi confronti è il fatto che si arroga pure il diritto di occupare (questo sì, abusivamente) il marciapiedi col furgone e/o con oggetti di grosse dimensioni che impediscono ad altri di usufruire di uno spazio comune (il transito ai pedoni, il parcheggio a ridosso del marciapiedi alle auto), ma che lui intende ormai essere di sua proprietà. E qui entra in gioco la Polizia municipale, che viene costantemente avvisata dai residenti e che, tuttavia, sembra fare orecchie da mercante. Spero di aver chiarito meglio il senso delle foto, che forse da sole non bastano a testimoniare le condizioni a cui è soggetta la zona.
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma volevo apportare la mia idea perché mi sembra che ci siano delle cose poco chiare riguardo questo signore:prima di tutto si é giá detto che l’attivitá gli é stata sospesa dalla Polizia tempo fá e che dopo un mese si é ripresentato puntuale al “suo” posto di lavoro quindi questo vuol dire che é abusivo.Secondo, purtroppo la Polizia non ha le risorse per poter evitare che torni al suo posto perché la legge per l’abusivismo non prevede limitazione della libertá (se non credo l’obbligo di firma per alcuni casi piú gravi e anche se fosse, questo non gli impedirebbe di tornare sul suo suolo abusivo).Il suddetto quindi avrá sicuramente dei conti con la giustizia (civile) aperti ma ripeto, rimane lá.Purtroppo a Palermo non c’é modo di fare capire a chi ci omaggia della sua sporcizia che la cosa é sbagliata ancor di piú se il comportamento dei suddetti é prolungato negli anni perché ció li convince che ne abbiano diritto per qualche strana forma di usucapione del suolo pubblico.
Alessandro, ma quale intromissione? Ci mancherebbe altro: hai apportato un elemento che, se confermato, renderebbe la situazione ancor più grave. Cerco di fare chiarezza proprio su questo punto: non sono sicuro che la Polizia gli abbia sospeso l’attività. Si tratta di un’attività storica, nel senso che prima di lui, anni fa, c’era il padre, il quale aveva costruito un gabbiotto che la sera chiudeva con un telo con la merce dentro. Poi è venuto il figlio, che ha continuato a usufruire del manufatto costruito dal padre. La Polizia, se non ricordo male nei primi mesi di quest’anno, dopo numerose segnalazioni fatte dai residenti, gli ha smontato tutto, e lui è tornato poco dopo rinunciando sì al gabbiotto, ma posizionandosi esattamente nello stesso tratto e “appendendo” la merce alla ringhiera della villetta adiacente. Ripeto, tutti nella zona conoscono il tizio in questione. Si parla di un’attività che ha almeno vent’anni (e non esagero, credimi). Ti dirò di più: la Polizia municipale, più volte sollecitata a intervenire nei mesi scorsi, ha sempre sostenuto che il venditore è provvisto di regolare licenza di ambulante. Ultima nota: rispetto alle foto inviate alla redazione di Rosalio, scattate il 29 dicembre, a due giorni di distanza la situazione è anche peggiorata, a conferma che il signore in questione non fa nulla per mantenere pulito lo spazio di cui si è impossessato e la RAP, dal canto suo, latita ormai da un mese nella zona.