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giovedì 19 dic
  • Facciamo squadra? È tempo di discontinuità per Palermo

    Parte con una gaffe da brividi sullo slogan la nuova campagna di Orlando, «Facciamo squadra» è infatti, come notato da più parti, lo slogan della campagna abbonamenti del Palermo e pure di un’annata particolarmente sfortunata. Ce n’è abbastanza per toccarsi, pensa se la campagna elettorale andasse come il campionato del Palermo lanciato verso il baratro… 😀

    Ma non c’è soltanto quello. Orlando, solista da sempre uno con un atteggiamento da caudillo senza esserlo, dice di volere fare squadra ammettendo implicitamente che finora non si è fatto…ma lo sa fare?

    Inoltre in comunicazione i messaggi devono essere concordanti: serve a poco mettersi accanto 50 persone e terminare con un «Facciamo squadra!» quando nel discorso c’è tanto io, io e io, senza alcuna squadra.

    Chi ha gestito la comunicazione ha però colto un aspetto importante: Orlando primus inter impares in Giunta e con un approccio di superiorità antropologica verso i palermitani come quello che ha tenuto in questo mandato rischia il rigetto per antipatia e su questo punto si doveva intervenire.

    Questo è il mio ultimo post politico in questa campagna elettorale su Rosalio, nei prossimi giorni formalizzerò una consulenza con uno dei candidati e come di consueto per potenziale conflitto di interessi mi asterrò dallo scrivere di questi argomenti, anche se il blog come sempre non lavora né lavorerà per nessun candidato e non farà sconti a nessuno (né al prossimo sindaco, chiunque sia).

    Mi fa impressione cogliere una sorta di tendenza alla rassegnazione anche tra i tanti cittadini scontenti dell’amministrazione uscente. In una specie di sindrome di Stoccolma crediamo di non potere sfuggire all’eterno sindaco di Palermo. Non è a maggior ragione ammissibile tra i trentenni e i quarantenni che lo avevano già nel loro presepe di politici da bambini e ragazzini e che non possono pretendere che le cose cambino se continuiamo a votare le stesse persone. Le alternative non sembrano essere di grande livello? Non importa. La discontinuità, anche se portasse a un momentaneo peggioramento, potrebbe comunque aprire a una stagione di uomini e donne competenti e onesti che finora non sentono di doversi avvicinare alla politica.

    Palermo
  • 16 commenti a “Facciamo squadra? È tempo di discontinuità per Palermo”

    1. Questo è il male della “comunicazione” di oggi. Permettere a certi giornalisti, che già da mesi lavorano per Ferrandelli, di usare un blog come Rosalio per fare campagna denigratoria nei confronti degli altri candidati. E con quali contenuti poi? Paolo Fox sarebbe più credibile, visto che ci si affida alla cabala ed alla sorte di uno slogan …

    2. A chi ti riferisci? Tu per chi lavori?

    3. Caro Tony, allora, per correttezza Non avresti dovuto nemmeno scrivere questo post, visto che hai già chiuso un accordo anche se lo renderai pubblico fra qualche giorno. Così, per dire…

    4. Claudia saprai che non sono mai stato tenero con il sindaco in carica e, se non ti dispiace, visto che nulla mi obbligherebbe a smettere di scrivere (potrei ad esempio mettere un disclaimer come in altri casi di potenziale conflitto), decido io se, quando e come fare. 🙂

    5. C’é un passaggio nell’articolo che mi fa arrizzare le carni:
      Quando scrivi “Le alternative non sembrano essere di grande livello? Non importa. La discontinuità, anche se portasse a un momentaneo peggioramento, potrebbe comunque aprire a una stagione di uomini e donne competenti e onesti che finora non sentono di doversi avvicinare alla politica.”
      NON IMPORTA che manchino alternative di livello?
      La DISCONTINUITA’ ANCHE SE PORTASSE A UN PEGGIORAMENTO aprirebbe a uomini e donne competenti?
      Sono frasi agghiaccianti. Siamo dalle parti dei cinque stalle quando dicono “meglio un salto nel vuoto”.

    6. Quindi questo è il tuo ultimo post politico in campagna elettorale, avendo tu accettato un incarico con altro candidato. Bravo buona scelta, anche se avresti potuto far meglio almeno due volte:
      1) Non pubblicando affatto questo inutile post
      2) Lavorare con un altro candidato che tu stesso hai definito una alternativa di non grande livello, come tutti gli altri.
      Davvero una mossa azzeccata. Farete, tu ed il tuo candidato di basso livello, molta strada!!

    7. Joseffis prova a fartene una ragione. 🙂
      Giorgione vale la risposta data a Claudia, mi spiace invece essere stato frainteso sul discorso dei candidati, mi spiego male purtroppo. 😉

    8. Secondo me, il candidato migliore, se parliamo di competenza e serietá, é Nadia Spallitta. Ciao.

    9. Daro’ 50 EUR in beneficenza se la consulenza non fosse con Ferrandelli

    10. …e questo sarebbe un professionista della comunicazione? Mi sa che è lui che non lo sa fare….brrr

    11. “Le alternative non sembrano essere di grande livello? Non importa. La discontinuità, anche se portasse a un momentaneo peggioramento, potrebbe comunque aprire a una stagione di uomini e donne competenti e onesti”

    12. Che grande successo e apprezzamento per questo post 😀

    13. Qui si parla di politica?
      …o di puippu?
      Una bella perla quella sulle alternative di non grande livello 😀

    14. Sarebbe interessante conoscere chi commenta e se lo fa dal quartier generale orlandiano. 🙂

    15. ma cosa c’è di sbagliato? che gaffe e gaffe!
      A mio modestissimo parere non è un caso se lo slogan della campagna elettorale del Sinnaco Ollando sia uguale a quella degli abbonamenti della squadra della città.
      Squadra della Città per l’appunto trattasi e non penso che nessuno osi negarlo.
      La squadra di calcio appartiene ai palermitani ed il sindacone essendone rappresentante ne è legato.
      La sua storia poi parla chiaro, fin dal 94 Ollando si è preso cura della squadra e chi conosce la storia dell’Unione Sportiva Città di Palermo lo sa bene.
      E tralasciando il fatto che lo Stadio sia ancora di proprietà del Comune e che quindi dal punto di vista amministrativo il Sindaco Ollando e l’amministrazione tutta collaborano con il Palermo Calcio, ma che tifoso è, sia della città che della squadra, colui che non la segue anche quando le cose non vanno bene?
      Ollando è sempre stato u sinnaco di tutti sia nei momenti rosa che in quelli neri.

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